The Beyond EPICA Issue, ghiaccio dal passato… o dal futuro?
Un numero speciale (e molto internazionale) di Comics&Science che ci guida attraverso lo studio del ghiaccio antartico per capire meglio il passato e prepararsi al futuro.
Beyond EPICA è un progetto europeo che segue il programma EPICA e che ha scavato ghiaccio formatosi fino a circa ottocentomila anni fa.
Non è il primo numero di Comics&Science realizzato in collaborazione con enti di ricerca esteri (abbiamo già parlato dell’HPC Issue e del Coding Women Issue, entrambi realizzati in collaborazione con il CECAM).
Ma questo ha la particolarità di basarsi su un progetto internazionale (BeyondEpica, appunto) a guida italiana, il cui coordinatore, anzi, è dell’Istituto di Scienze Polari del CNR.
Così anche il team degli scienziati che hanno elaborato i redazionali e hanno collaborato con gli autori del fumetto provengono da diversi paesi europei, dalla Danimarca alla Francia, dalla Germania alla Svizzera.
In effetti, il problema di studiare la storia climatica del nostro pianeta riguarda tutti, e si può fare soltanto in luoghi dove la collaborazione internazionale funziona, come le basi antartiche. Perché solo lì il ghiaccio (diciamo, per ora e per fortuna) ha uno spessore tale da mantenere informazioni sull’atmosfera in cui si è formato.
In periodi in cui la scienza e la comunità internazionale sembrano sotto attacco, anche un fumetto aiuta, e un numero che allarga lo sguardo su un tema complesso e controverso, ma solo a livello “popolare”, come la climatologia ricostruita attraverso i campioni di ghiaccio profondo, e che richiede una vasta collaborazione scientifica, serve a far breccia.
Per far capire, da una parte, che gli scienziati portano avanti in modo autonomo e scevro da preconcetti ricerche non banali e dall’altra che senza una vera collaborazione e una attenzione alla casa comune, prima dei propri interessi particolari, non si arriva alla conoscenza più profonda e questo mette in pericolo tutti.
Entrambi questi aspetti vengono molto ben approfonditi nei redazionali. Partendo dai problemi attuali del riscaldamento del nostro pianeta e mostrando come lo studio dei ghiacci preistorici permetta di esplorare tempi altrimenti inaccessibili, e ci porti a capire meglio quello che sta succedendo adesso e cosa succederà nel futuro, anche se forse non in modo così immediato.
C’è anche tutta una parte logistica e tecnica a cui spesso non si pensa: come individuare i punti da cui estrarre i campioni, come ottenerli e processarli, ma anche tutta la parte logistica di arrivare nel mezzo dell’Antartide, trasportando attrezzature complesse, e usarle a temperature in cui anche l’olio lubrificante tende a solidificare.
Giovanni Eccher e Sergio Ponchione, autori del fumetto, costituiscono un team ormai rodato, ma ogni volta il contenuto è una novità, e quindi anche l’approccio all’aspetto scientifico da divulgare richiede un reset che porta ad approcci narrativi nuovi e interessanti.
In passato, come ricordano loro stessi nell’intervista, hanno trattato insieme moltissimi temi: chimica, supercomputer, alchimia e le macchine progettate da Leonardo. E ogni volta hanno avuto modo di imparare qualcosa, che li arricchisce, ma dà anche degli spunti per regalare a noi lettori delle interpretazioni narrative indirette e per questo ancor più affascinanti.
In questa storia Eccher attinge a piene mani alla fantascienza tradizionale: viaggi nel tempo, dal presente, al passato, al futuro, prossimo e remoto.
L’alternarsi tra scienza e magia, tra tecnologia e rispetto per la natura (anche se viene da chiedersi, specie oggi, cosa sia naturale). Il reset della civiltà dovuto alla capacità autodistruttiva dell’uomo che tanto cinema e letteratura ha ispirato, stavolta viene esplicitamente attribuito all’influenza dell’uomo sull’ambiente, facendola addirittura risalire all’accensione del primo fuoco da parte dell’uomo primitivo.
Ma i profeti di sventura restano spesso inascoltati, così anche gli estremi sacrifici sono inutili davanti alla closedmindedness del pensiero dominante.
Una storia che ci parla anche della capacità che dovrebbe avere lo scienziato di non bollare le opinioni diverse come folli o prive di senso. E questo è uno dei problemi che stiamo affrontando per tentare di divulgare presso il grande pubblico dati scientifici che appaiono incontrovertibili, ma sono “fastidiosi”.
Il non “credere” alla scienza, per interesse, per ignoranza o perché indotti da altri, porta a lungo andare a ripetere un ciclo di distruzione che potrebbe essere spezzato solo attraverso un ascolto più attento degli studiosi.
La parte grafica è, al solito, molto efficace. Ponchione ha già dato prova di saper trattare la magia nell’HPC Issue, e qui mostra anche la sua nota cyberpunk, con qualche passaggio che ricorda i bonelliani Greystorm o alcune versioni dell’Agenzia Alfa.
Ma è attento anche alla realtà storica, quella di oggi, raccontata dal futuro, e quella del passato, citando anche il Bethlem, antico manicomio londinese.
Fa tutto questo con un tratto essenziale, pulito ed efficace. Usando anche i bordi delle vignette, che nel racconto del passato (o del futuro) assumono un contorno che ricorda la cornice della pagina di un libro antico.
La cecità dell’uomo spesso anche davanti all’evidenza, il mettere in dubbio cose che ci vengono dette dagli studiosi ma che ci sembrano inverosimili, le difficoltà teoriche e pratiche delle ricerche che esplorano passati sempre più antichi sono temi che non cambiano nelle diverse epoche. Come il fascino di arrivare a luoghi inaccessibili per scoprire conoscenze sempre più profonde, proprio come per i manufatti magici, che le storie vogliono tanto più potenti quanto più nascosti in luoghi remoti e protetti.
Il ghiaccio antartico, lo spazio, il fondo dell’oceano, sono in fondo proprio luoghi che, se interrogati, possono dirci qualcosa sul nostro passato e sul nostro futuro. Sta a noi ascoltarli per cambiare quello che possiamo.
Titolo: Comics&Science The Beyond EPICA Issue
Autori: Roberto Natalini, Andrea Plazzi in collaborazione con Beyond EPICA Oldest Ice core e CNR-ISP Istituto di Scienze Polari
Editore: CNR Edizioni
Volume: 16,8×24 cm, brossurate, colore
Pagine: 48
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo: Edizione cartacea fuori commercio
ISBN 978-88-8080-707-0