Nathan Never: Uniti per il pianeta – Bonelli e il MiTE in un fumetto sui cambiamenti climatici

Sergio Bonelli Editore e il Ministero per la Transizione Ecologica insieme su Uniti per il pianeta, un fumetto che parla di cambiamenti climatici e dei pericoli che essi provocano.

uniti coverSergio Bonelli Editore e il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) presentano il volume Nathan Never: Uniti per il pianeta. Uniti come sono stati uniti per la scienza, qualche tempo fa, la stessa casa editrice e l’ASI.

Stavolta la casa editrice milanese unisce tre dei suoi pezzi da 90, tra passato, presente e futuro: Mister No, il BVZM e Nathan Never, in rigoroso ordine cronologico.

Non si tratta del primo fumetto scientifico sul climate change, e neanche il primo fumetto italiano sul tema, se è vero che il compianto Tuono Pettinato ne ha parlato nel suo Non è mica la fine del mondo.

Però, anche se una frangia di antiscientisti continua a negare, ormai tutte le evidenze vanno in quella direzione, per cui diventa importante non spaventare ma divulgare; non urlare alla catastrofe ma chiedersi, al solito, cosa posso fare io per dare una mano? E anche se quello che posso fare è poco, o quasi nulla…

Sappiamo bene che ciò che facciamo non è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse, all’oceano mancherebbe. Importate non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore.

Come dichiarava Madre Teresa di Calcutta.

Non è certo poco tradurre la crisi climatica e necessità di affrontarla a livello globale in 64 tavole a colori. Ci ha pensato il solito Bepi Vigna, per i testi, con i disegni di Germano Bonazzi, uno degli storici disegnatori di Nathan Never, Marco Foderà, e Fabio Grimaldi, da tempo interprete di Martin Mystére. I colori di Daria Cerchi rendono il tutto ancora più appetibile.

Ormai il fumetto è del tutto accettato come linguaggio adatto a veicolare messaggi scientifici più o meno divulgativi. Molti enti e autori lo stanno facendo da tempo a livello internazionale, e ormai da diversi anni anche in Italia il CNR con il progetto Comics&Science porta avanti questa tradizione.

Sergio Bonelli Editore, principale casa editrice del fumetto popolare italiano, ha da qualche tempo legato i suoi personaggi a campagne prima sociali poi di divulgazione. E stavolta si mette in gioco con un tema complesso e attuale come quello dei cambiamenti climatici, supportando il Ministero della Transizione Ecologica, e coinvolgendo tre dei suoi personaggi, per muoversi tra presente (Martin Mystére), passato (Mister No) e futuro (Nathan Never).

Una recrudescenza di fenomeni climatici estremi nel futuro spinge Nathan Never e Legs Weaver a prendere contatti con il passato, prima e durante la crisi climatica in cui siamo immersi noi oggi. Oltre alla parte scientifica, viene evidenziata anche la questione socioeconomica di chi, per potere o per un profitto a breve o brevissimo termine, gioca su risorse comuni e un aggravamento delle condizioni a lungo termine. O addirittura spera in un peggioramento delle condizioni di vita di tutti. Nel caso della nostra storia, la Burroughs Enterprise è una multinazionale che nasconde (attenzione, spoiler!) la volontà dei mutati marziani di rendere la vita impossibile ai terrestri.

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Come avviene spesso in questo tipo di fumetti, dati scientifici e spiegazioni sono nascoste nelle pieghe della sceneggiatura. Insieme a tante citazioni, anche legate alla cronaca: la scienziata che si affianca ai nostri beniamini si chiama Greta Suzuki ed è un compendio, come ci spiegano i redazionali che seguono la storia, di Greta Thunberg e Severn Cullis-Suzuki. È lei a spiegare cos’è l’anidride carbonica, come agisce sulla temperatura dell’atmosfera, e come le attività antropiche ne influenzano concentrazione ed evoluzione.

La storia è ricca di ritrovati fra scienza e fantascienza, come spesso avviene nelle storie dell’Agenzia Alfa. Per mettere in comunicazioni le diverse epoche non si ricorre agli scientificamente impossibili viaggi nel tempo, ma al trasferimento di dati, che possono andare più veloci della luce. Diventa così possibile la presenza di multiversi.

Un altro tema interessante proposto tra le righe è che lo studio del passato può darci informazioni sul futuro. Un argomento che oggi spesso si perde in un modernismo che dimentica gli insegnamenti antichi. Invece occorre sempre mettere insieme persone, tecnologie e idee da tutte le epoche. Essere uniti appunto.

Nel nostro fumetto si mettono insieme anche le armi, quelle antichissime che usa il BVZM, la pistola di Jerry Drake, e le tecnologie dell’Agente Alfa. Ma sempre e solo per il bene comune. Martin, di cui Nathan ha conosciuto il clone robotico, ma che è giustamente scettico sui viaggi nel tempo e sulle reali intenzioni dei suoi visitatori, cita il vulcano Tambora e le conseguenze della sua eruzione del 1815. Anche noi troppo spesso dimentichiamo come la natura ci richiami all’ordine, facendoci capire come è lei a decidere.

Per tornare in real life, proprio in questi giorni, come il Tambora nel fumetto, il vulcano Hunga nelle isole Tonga sta davvero eruttando e modificherà il clima, anche a livello globale, consentendoci di comprendere ancora meglio i meccanismi dell’atmosfera.

Alla fine, la storia di Uniti per il pianeta si conclude come quasi tutte le investigazioni dei nostri eroi: con la scoperta del colpevole e la sua assicurazione alla giustizia del tempo. Ma il messaggio è più profondo. Essere uniti e consapevoli. Perché, come recita un proverbio dei nativi del continente americano, attribuito anche a Robert Baden Powell:

Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato.

Il volume, oltre alla storia, contiene degli interessanti redazionali sui fumetti a tema ambientale e sulla cosiddetta climate fiction. E anche un bell’articolo sulle origini della scienza dell’atmosfera, e da Halley ad Arrhenius, fino ai giorni nostri.

Nessuna presa di posizione sopra le righe, ma una attenta e accurata divulgazione. L’attenzione ai dati scientifici e alla situazione attuale ci porta a dire che solo vincendo, con la scienza e la comunicazione, le resistenze di chi per qualsiasi motivo è ancora scettico, come gli stessi Mister No e Martin Mystére, si può affrontare in modo deciso ed efficace il problema. Ebbene si, come i tre eroi a fumetti, solo uniti si vince.


Bepi Vigna, Germano Bonazzi, Marco Foderà, Fabio Grimaldi, Daria Cerchi
Nathan Never – Uniti per il pianeta
Sergio Bonelli Editore, 2022
80 pagg., colore, cartonato, 22×29,7 cm
ISBN 978-88-6961-641-9

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