Nathan Never e Martin Mystére. Ancora insieme per l’ASI
Un nuovo volume della coppia fanta-misteriosa composta da Nathan Never e dal BVZM (stavolta la V è vera come non mai…) sempre per divulgare alcune novità astronomiche e spaziali promosse dall’Agenzia Spaziale Italiana. Dopo Luca Parmitano, un più fantasioso ricercatore dell’ASI del prossimo futuro arriva a collaborare con gli eroi Bonelli.
Chi ci segue sa che cerchiamo di non farci sfuggire nulla delle pubblicazioni che Sergio Bonelli Editore dedica alla sua collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.
In passato su queste pagine sono passati tutti i volumi con le storie di Nathan Never che ha cercato nel suo passato (e nostro presente) le radici anche per alcune scoperte che potranno essere utili nel (nostro) futuro.
Da qualche tempo ha coinvolto anche il Buon Vecchio zio Martin, che più volte si è incontrato con l’Agente Alfa; stavolta non per motivi climatici, come in Uniti per il pianeta, ma per presentare una tecnologia che è in fase di ricerca e che potrebbe risultare fondamentale per la futura esplorazione della Luna.
Nella storia scritta da Bepi Vigna e disegnata sempre da Sergio Giardo, con i colori di Andrea Meloni e Francesca Carotenuto, il problema da risolvere è l’energia da utilizzare nelle colonie lunari.
Guarda caso, la soluzione può venire proprio dal nostro tempo, anzi, da un quasi presente distopico, in cui si è verificata la Grande Catastrofe.
Nella timeline di Nathan, infatti, ancora una volta, un po’ come nel nostro mondo, “imprenditori” senza scrupoli, con tanti soldi e con grandi mire, provano a usare vantaggi tecnologici con azioni poco pulite per aumentare il loro fatturato e il loro potere.
In questo caso si tratta di Jason Rockford, magnate dell’energia nucleare, che vuole egemonizzare la produzione di energia sul satellite per conquistarlo anche dal punto di vista amministrativo. Ovviamente il nostro Agente Alfa, con l’aiuto di Legs e della dottoressa Sue Keaton, prova a fermarlo.
Per farlo, occorre trovare una fonte di energia alternativa, e gli scienziati del futuro pensano alla Wireless Power Transmission, un’idea proveniente dai giorni nostri, ma le cui origini sembrano essere andate perdute. Per fortuna non è così.
È infatti proprio un progetto attualmente in capo al Politecnico di Torino, ma fortemente voluto dall’ASI e dall’Istituto Italiano di Tecnologia, che si sta occupando di studiare un metodo alternativo per produrre energia sulla Luna.
Torino è proprio la città protagonista dell’albo, fin dalla copertina, con la riconoscibilissima Mole, ma nel volume si riconoscono e vengono citati gli Studi Lumiq, il DAP, l’Allianz (o Juventus) Stadium e la Questura.
È da Torino che Milo Danesi, fantomatico ricercatore dell’ASI contatta il BVZM, ed è lì che si incontra con Nathan, dove vivono la gran parte della loro avventura e sempre partendo da Torino finirà poi nel tempo di Nathan.
Anche se il progetto DESIGN (clouD systEmS for wIrEless enerGy traNsfer) è più che attuale, i fondi e gli sviluppi sono infatti reali.
A Martin, logorroico com’è, tocca lo spiegone del progetto, quando Milo lo contatta proprio per divulgare. Le parole sono le stesse del lungo ma interessantissimo redazionale finale a cura dell’ASI in cui si parla proprio di Energia del futuro. Infatti sulla Luna ci sono notevolissime difficoltà con i pannelli solari tradizionali, per un problema di tempi e di geometrie, quindi una ricetta possibile è quella dei satelliti dotati di pannelli che poi trasmetterebbero l’energia usando dei meccanismi wireless (laser o altri tipi di onde). In questo modo si vuole rendere le basi lunari indipendenti da altre fonti di energia, ma anche trovare soluzioni applicabili, eventualmente, sulla Terra.
L’idea non è campata in aria. Anche la sorella maggiore ESA ha un progetto analogo, che entro il 2025 dovrebbe dare almeno un risultato circa la fattibilità. E come al solito le imprese italiane sono al centro del progetto con Thales Alenia.
Le 64 pagine di fumetto sono al solito sceneggiate da un lucidissimo e competente Bepi Vigna, con l’ormai consueto apporto grafico di Sergio Giardo, che stavolta non colora tutto da sé.
Non ci sono grandi necessità grafiche: la grafica è da supporto alla storia, che viene resa avvincente dalle traversie poliziesche di Nathan. La sceneggiatura di Vigna è attenta ai dettagli, come la nave di Nathan nascosta nello stadio torinese, o il bel rimpallo di focus tra presente e futuro, con i giornali che si modificano mano a mano che Nathan, Martin, Sue e Milo affrontano le loro peripezie.
Addirittura Vigna rompe un tabù, peraltro altre volte visto sulle pagine di Nathan, anche nei suoi speciali (si pensi ad esempio ad Asteroide ARGO): un essere umano viene spostato nel tempo e vive la sua vita in un periodo della storia diverso da quello in cui è nato. Stavolta tocca al ricercatore dell’ASI, altrimenti destinato a finire vittima di un attentato. Il tabù è quello di far vivere questa esperienza a un uomo del nostro tempo.
Graficamente, la gabbia sfrutta il grande formato, ricorrendo talvolta a quattro righe per pagina, invece delle tradizionali tre bonelliane, specie quando il ritmo lo richiede, ma non disdegnando né lo schema classico, né strutture diverse. Come quando, dovendo reintrodurre una scena che si svolge nella Alfa Tower, ricorre a una vignetta verticale che viene affiancata da tre vignette orizzontali. Oppure usando addirittura una doppia splash page per dare tutta la visibilità possibile al rapimento alieno davanti alla questura di Torino.
I disegni di Giardo sono equilibrati, chiari, dinamici quanto basta. Come dicevamo, un supporto efficace e di grandissima qualità per sostenere un contenuto non solo narrativo, ma anche tecnico e scientifico importante.
Ancora una volta una collaborazione efficace dell’industria culturale/artistica italiana con il mondo della ricerca scientifica e tecnologica, facendo vedere come sia possibile veicolare contenuti interessanti usandoli come comprimari in storie che, per sceneggiatura e qualità dei disegni, non hanno nulla da invidiare al resto della produzione fumettistica.
Titolo: Nathan Never e Martin Mystére. L’energia del cosmo
Autori: Bepi Vigna, Sergio Giardo, Andrea Meloni, Francesca Carotenuto
Editore: Sergio Bonelli Editore
Formato: 22.8×30.7 cm, cartonato, colore
Pagine: 72
Pubblicazione: novembre 2024
Prezzo: € 19,00
ISBN 979125629028