Nathan Never: …la Terra si frantuma! – …o forse no! Luca Parmitano torna ancora con Nathan Never
Torna ancora una volta la collaborazione tra Nathan e il suo “amico” Luca Parmitano, in una storia ideata dall’astronauta dell’ESA per Sergio Bonelli Editore.
Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA, da tempo collabora con Sergio Bonelli Editore come protagonista dei volumi scritti da Antonio Serra e disegnati da Sergio Giardo che la casa editrice ha realizzato con ASI ed ESA; inoltre da sempre si dice appassionato di fantascienza e fumetti, e quindi non poteva che esserlo in particolare dell’Agente Alfa.
Questa volta, come è già successo in passato ad altri scienziati, ad esempio Alberto Saracco su Topolino, Parmitano viene coinvolto nel progetto specifico, ovvero nella stesura del soggetto del bel volume cartonato Nathan Never: …la Terra si frantuma!.
Rispetto ai precedenti lavori di Parmitano per Bonelli, in …la Terra si frantuma! manca la collaborazione “ufficiale” con l’ESA, il cui logo è riportato solo all’interno e non in copertina, e la colorazione integralmente a colori a favore del bianco e nero.
La storia vede da una parte Nathan e dall’altra gli astronauti ESA e NASA (oltre a Luca Parmitano, anche Chris Cassidy) alle prese con una possibile distruzione della Terra, o comunque con la Grande Catastrofe, che è avvenuta, nel mondo di Nathan, proprio nel 2024 della vecchia datazione. Pertanto in qualche modo occorreva sistemare questa incongruenza.
Non che sia la prima volta che una storia di fiction deve vedersela con la realtà: ad esempio, tanti film di fantascienza si sono svolti in anni già passati o in arrivo; uno per tutti, per quelli della mia generazione il più famoso e sensazionale fu forse 1997: Fuga da New York.
Ma questa è la prima volta che una continuity, almeno per un fumetto italiano, supera questo incrocio: quindi non basta dire “beh, ovviamente è un’opera di fantasia”, o meglio, gli sceneggiaotri avrebbero anche potuto dirlo, ma la sovrapposizione delle date ha creato per loro una ghiotta occasione.
Così gli autori nathanneveriani, alla ricerca di una soluzione, hanno chiesto una mano a Parmitano che, insieme a Serra, ha messo insieme un po’ di Christopher Nolan, un po’ di Octavia Estelle Butler, un po’ di Asimov, e un po’ di verosimiglianza scientifica, e ha tirato fuori una storia che serve a “fermare il tempo”, o meglio, a dare una “realtà alternativa” a Nathan, che quindi non si trova nella nostra continuity temporale.
L’utilizzo dell’entropia inversa, infatti, consentirebbe l’inversione del tempo, e quindi anche la modifica delle linee temporali, ma senza far esplodere tutto in paradossi. Non serve parlare qui delle implicazioni fisiche, anche perché lo spiega bene e brevemente Nathan a pagina 42 (ops…). Ma, per dirla con il secondo principio della termodinamica, rende possibile una trasformazione il cui unico risultato sia il passaggio di calore da un corpo più freddo a uno più caldo.
Qualche forzatura c’è, se è vero che Parmitano nel 2022 non è stato sulla Luna, dove nella storia si trova il messaggio dal futuro, ma il tentativo di mettere d’accordo quanto scritto nel passato del fumetto (che però finora potevamo pensare come il nostro futuro) con il fatto che siamo arrivati alla data fatidica, è interessante.
Al di là del viaggio sulla Luna, tutto il resto cerca di rispecchiare la nostra realtà, quindi tutto quello che è incoerente lo imputiamo al futuro, dalla tecnologia per la costruzione dell’androide Nathan, all’idea dell’entropia inversa. C’è anche un po’ di Ritorno al futuro e di Terminator, infatti senza la comunicazione con il passato non ci sarebbe mai stata la costruzione del manufatto, che è poi stato decisivo anche negli scambi a distanza tra passato e futuro.
Interessante quindi come il cambiamento nel passato, che evita nel NOSTRO mondo la Grande Catastrofe, generi un altro futuro, in cui Nathan è felicemente sposato, ma non impedirà certo agli autori di continuare a creare le storie dell’Agenzia Alfa.
Nell’albo si alternano scienza e fantascienza, mescolate in modo verosimile: un mini-megalite che in realtà è una banca dati resa leggibile agli uomini del nostro tempo, un androide che sarà costruito (ma solo con le tecnologie già presenti), la sonda a entropia inversa, ma anche la prossima realtà della missione Artemis e soprattutto del Lunar Gateway. Il tutto condito anche da tanta umanità nel rapporto, ad esempio, tra Parmitano e il Nathan androide, che comunque sembra avere i sentimenti del suo originale umano del futuro, e nei rapporti tra i personaggi che si incrociano nella storia: Parmitano e Cassidy, le addette delle librerie, tutti i tecnici che appaiono nelle 96 pagine del fumetto.
La grafica di Giardo, che stavolta rinuncia al colore in favore dei toni di grigio, è sempre efficace e dinamica, come abbiamo imparato nelle altre storie già viste e dedicate alla fantascienza possibile. La griglia non è quasi mai in stile Bonelli, ma forse ci si è permessi di alterarla così perché la storia è stata pensata per la pubblicazione in volume, e quindi con più libertà (ma funzionerà certamente anche nel classico formato da edicola).
Il volume contiene anche una bella presentazione e una lunga intervista di Luca Del Savio a Parmitano in cui si parla della genesi del fumetto e del rapporto fra l’astronauta e i fumetti, la fantascienza e i libri in generale.
La storia uscirà anche nella serie regolare di Nathan Never (ed ecco perché l’interno è in bianco e nero), ma senza parte redazionale, con il numero 391 di dicembre 2023.
Luca Parmitano, Antonio Serra, Sergio Giardo
Nathan Never: …la Terra si frantuma!
Sergio Bonelli Editore, novembre 2023
112 pagg., b/n e colore, cartonato, 22×29,7 cm, €19.00
ISBN: 978-88-6961-863-5