Il silenzio della musica – “Nottetempo” di Luca Russo
Il dolore per la perdita della donna amata inaridisce la vena compositiva di un pianista in Nottetempo di Luca Russo, un fumetto dominato da atmosfere malinconiche e suggestioni pittoriche.
«Poiché il mondo è così infido/mi vesto a lutto».
Così recita la scritta in fiammingo posta sotto al quadro di Bruegel Il Misantropo (1568), in cui un vecchio vestito di nero, che dà il titolo all’opera, viene derubato da un uomo deforme posto all’interno di una sfera trasparente, simbolo del Mondo, in atto di sottrarre all’anziano una borsa significativamente a forma di cuore.
Proprio questo quadro “parla” al protagonista di Nottetempo, fumetto realizzato da Luca Russo per la collana Prospero’s Book Extra della casa editrice Tunué, sviluppato sotto forma di lungo soliloquio del personaggio principale, alla ricerca di una via di salvezza e di fuga dal dolore per la perdita dell’amata moglie, un’esperienza traumatica che lo ha svuotato di ogni gioia, privandolo anche dell’ispirazione per la sua attività di musicista e trasformandolo in un essere grottesco simile al vecchio di Bruegel, un misantropo a cui la vita ha strappato il cuore e ogni ragione di esistere.
La storia è un viaggio nella psiche del protagonista, diviso in quattro parti (Giulia e l’arte, L’ispirazione, La paura, I dubbi) nelle quali l’uomo parla a se stesso e alla donna scomparsa in un fluttuare tra presente e passato che riproduce il corso ondeggiante dei pensieri e delle memorie e le molteplici sfumature dei sentimenti legati allo sconvolgente dramma della perdita, dalla tristezza paralizzante al senso di vuoto e inutilità, dal timore di impazzire al desiderio di uccidersi, dalla paura del futuro all’angoscia di dimenticare per sempre i tratti del volto della persona cara, il suono delle sue parole, le movenze del suo corpo. A tutto ciò si aggiungono l’inaridimento della vena compositiva, il silenzio della musica nella mente del pianista, lo smarrimento della chiave per aprire la porta di una melodia in attesa di essere scoperta.
Ma più che attraverso i pensieri dell’uomo, disseminati in modo rarefatto ed essenziale nel corso delle pagine, la sofferenza viene espressa e concretamente incarnata da immagini che raffigurano per lunga tradizione questo stato di ineluttabile malessere: la notte agghiacciante, la tetra foresta di alberi spogli, il vortice che risucchia il musicista e i suoi spartiti, il pozzo in cui sprofonda, le foglie secche sull’acqua, le sagome di corvi spettrali.
L’incubo del lutto che getta l’anima nel buio della disperazione è raffigurato potentemente nell’atmosfera onirica e surreale di tutta la narrazione e nell’ampio indugio del disegnatore sui luoghi e sui paesaggi, sui quali l’occhio del lettore è invitato a soffermarsi e riflettere; infatti le tavole sono organizzate per lo più in due o tre vignette scontornate e sviluppate in forma orizzontale, con frequenti passaggi da momento a momento o da aspetto ad aspetto nello stesso posto e con ambientazioni che evocano la malinconia e la nostalgia del passato, come gli edifici, le calli e i canali di Venezia.
La notte avvolge questi ambienti reali o immaginari con netta prevalenza di tonalità cupe e fredde, che si spengono nel nero assoluto di alcune vignette o si riscaldano appena dove viene evocata la figura femminile della Musica o trascolorano nella forza del rosso di un sipario teatrale, irrimediabilmente destinato a chiudersi.
Nella tecnica compositiva del fumetto, basata sulla riproduzione in digitale della pittura a olio con una tavolozza creata appositamente da Russo, si rispecchia la vocazione pittorica dell’autore e si condensa la bellezza delle pagine, sulle quali i pennelli dell’artista, seppur virtuali, tratteggiano con tocchi intensi o sfumati tante piccole tele dai contorni indefiniti. Ne deriva un’esperienza visiva molto suggestiva e appagante, sapientemente combinata con il piacere tattile e anche olfattivo delle pagine di un volume curato e prezioso.
Si avverte per contrasto la struggente assenza delle note musicali, ormai soffocate nei recessi dell’animo del personaggio, ma quasi per ridare magicamente voce alla musica, che pervade tacitamente le scene del fumetto, si terrà un concerto in occasione del Lucca Comics iniziato oggi, in cui le melodie suonate dal giovane pianista Francesco Taskayali e le tavole di Luca Russo si uniranno in una combinazione che si preannuncia spettacolare ed emozionante.