Cheese di Zuzu: un fumetto da tenere in tasca
Cheese di Zuzu, finalmente in una bella edizione tascabile.
Vuoi mettere la brossura? La flessibilità, la piacevolezza tattile, la praticità?
La brossura è un genere di legatura per libri e opuscoli, che consiste in una semplice copertina di carta o cartoncino, fissata al dorso dei fascicoli o segnature (ottavi, dodicesimi, sedicesimi, ventiquattresimi, trentaduesimi, a seconda di quante pagine contengono), rifilando poi sui tre lati. Detta anche legatura alla rustica, la parola “brossura” deriva dal verbo francese brocher (“legare” o “tessere”). Tale radice è comune al termine brochure, usato anche in italiano col significato di opuscolo, che prevede l’uso di colla per fissare la copertina alle pagine.
Non lavoro in una tipografia o in una legatoria, perciò quello che so dire sull’argomento è più o meno quanto sono leggo da Wikipedia. So però, che rispetto ad un libro cartonato, cioè un volume con una copertina di cartone rigido, i volumi brossurati sono più economici, proprio grazie alle caratteristiche di cui sopra. In gergo editoriale i libri brossurati di piccolo formato vengono chiamati “tascabili” perché adatti ad essere portati sempre con sé, ad entrare in una tasca. Non so chi oggi come oggi vada in giro con un libro in tasca, temo che in tasca ormai ci si tenga solo il cellulare, ma sono sicuro che acquistare un libro tascabile è molto conveniente. Come spiega bene A proposito di libri uno dei volumi del POST della serie Cose spiegate bene, un libro tascabile per l’editore è più vantaggioso rispetto ad una prima edizione, perché affronta meno costi e può essere venduto ad un prezzo più basso e con esso ci si può guadagnare intorno al 40-45 per cento, rispetto invece al 20-25 di una prima edizione.
Nel fumetto la diatriba tra brossurato e cartonato è una questione delicata e annosa. I collezionisti sbavano per volumi cartonati, magari di grande formato, magari con contenuti aggiuntivi e sono pronti a sborsare svariate decine di euro pur di possederle. I fan della brossura invece badano al sodo, a leggere in maniera agile e a risparmiare, perché si sa, i libri, soprattutto in Italia, costano tanto e trovano scorretto dover spendere il doppio per leggere la stessa storia. Una graphic novel è più preziosa se venduta in un bel formato, con copertina rigida e carta di qualità? E una serie a fumetti? La risposta è: non lo so. Credo sia una questione di gusti, di volontà editoriali, a volte di calcoli economici, altre di strategie di marketing.
Tutto questo preambolo per dire che Coconino Press ha deciso di lanciare la sua linea di tascabili (a quanto pare lo sta facendo anche Bao Publishing), ma di sicuro lo sapete già (è uscita il 23 agosto), volumi brossurati, formato 15×21 cm, numerati e venduti a 12,90 eur. I primi due sono La terra dei figli di Gipi e Cheese di Zuzu. Due dei più importanti autori, seppur diversi tra loro, della scuderia Coconino.
Se di Gipi è forse più facile scrivere, è un fumettista noto al grande pubblico, grazie anche alle sue incursioni al cinema e in televisione, ha pubblicato molto, è stato vincitore di premi nazionali e internazionali, per Zuzu le cose sono diverse. Al suo attivo, Giulia Spagnulo, molte collaborazioni ma solo due romanzi lunghi, Cheese e Giorni Felici (ne avevo parlato qui). Perché allora Coconino ha voluto affiancare questi due autori inserendoli nella stessa collana?
Io mi sono dato una risposta che forse non collimerà con quella di Coconino, dovremmo chiederlo a loro. Il motivo è semplice, perché Zuzu è una delle migliori fumettiste italiane. Perché in poco tempo è riuscita a lasciare una traccia nel mondo del fumetto contemporaneo, innovando con uno stile originale e personalissimo, in cui sono rintracciabili influenze di altri autori, tra cui lo stesso Gipi, ma che non scimmiotta mai nessuno. Con i suoi racconti riesce ad essere feroce, vera, cruda e tenera allo stesso tempo. A scavare nella verità dell’animo umano, a mostrarne il di dentro, le viscere, rimanendo leggera, ironica e godibile.
In questo Cheese, suo primo libro, ci racconta un’amicizia. Tre ragazzi di provincia alle prese con la noia, con il futuro, con le insicurezze, con la voglia di vivere. E per capire questa vita scassata che è toccata loro, cosa c’è di meglio di afferrare al volo una forma di formaggio che rotola a 110 chliometri orari giù per una collina?
Da domani devo, devo, devo saltare e non sentire l’urto. Saltare e non sentire che cado. Come un uccello. Pulita leggere naturalissima
Che cos’è che divora Zuzu, la protagonista omonima del libro? Cosa tormenta Dario? Quale segreto custodisce Riccardo? Con molti ruzzoloni, la vita di questi tre ragazzi di provincia succede, si complica, si dipana, si risolve (!?). Il disegno irregolare, espressionista, mai casuale, dell’autrice ci porta dentro le storie e letteralmente dentro i corpi di questi giovani che del mondo non sanno tanto ma forse sanno già troppo. Il ritratto perfetto e potente di una generazione che si è abituata a sotterrare i propri sogni così da non doverli mai vedere svanire.
Cheese di Zuzu è dunque un fumetto da leggere e da recuperare per comprendere la poetica dell’autrice e capire il fumetto contemporaneo italiano. Ora è in edizione tascabile, per cui perché non farlo?
Zuzu
Cheese
Tascabili Coconino, Coconino Press, 2024
272 pagg., bn, brossura, €12.90
ISBN: 9788876187391