Paperino nel mondo della matemagica è tornato su carta
Ne I grandi classici Disney di novembre è tornata una storia ormai storica, che è diventata anche un cortometraggio. La accompagnano altre storie con la matematica sullo sfondo.
Una decina di anni fa Panini Comics ha riproposto la collana de I Grandi Classici Disney con la raccolta ragionata di storie provenienti dalla sconfinata produzione nazionale e internazionale. Una decina di storie per volume, come ricordiamo anche noi lettori di una certa età, prese da numeri quasi epici, per lo più degli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, con puntate agli anni ’70.
Grandi storie realizzate da Maestri internazionali si alternano ad avventure rare, preziose o semplicemente curiose, frutto di autori meno noti.
Nella seconda parte dei volumi è presente una raccolta, oserei dire, lievemente tematica, intitolata Storie Superstar e qualche piccolo redazionale che si collega all’argomento affrontato nei fumetti.
Nel numero 107, in edicola a novembre, il titolo della parte dedicata a questa collana è stato Balla coi… numeri! perché le storie proposte erano a tema più o meno matematico. A introdurle c’è un redazionale dal titolo Disney educational, una vocazione di antica data, in cui si sottolinea il carattere divulgativo di tante opere disneyane (ricordando i tanti cartoni animati dal titolo How to…, e le più recenti collaborazioni).
Trattandosi di storie piuttosto datate – parliamo del decennio 1955-1965 – notiamo una struttura divulgativa diversa da quella odierna, in cui il fumetto è entrato a pieno nella terza missione degli scienziati e degli istituti scientifici.
Oggi siamo abituati a essere esposti alla comunicazione di concetti scientifici e complessi attraverso il media fumetto, uno dei più usati per la divulgazione, sempre più spesso anche a opera degli scienziati stessi, che collaborano con progetti come Comics&Science, o con progetti di comunicazione all’interno delle Università, come sta accadendo ad esempio a Perugia (solo per citare l’ultimo caso).
In quegli anni, invece, la matematica e la scienza entravano nelle storie proposte dai “cervelloni” delle compagnie di Paperopoli e Topolinia: Pico de Paperis, Archimede Pitagorico, Enigm, Zapotec, ecc. ecc..
Così, anche queste storie vedono dei piccoli escamotage narrativi, che fanno perno sulla matematica e le altre scienze, per introdurre concetti complessi, a eccezione di Paperino nel regno della matematica, che è la versione a fumetti di un famoso cortometraggio del 1959 di Hamilton Luske.
Questa è infatti una storia didascalica, più che divulgativa, in cui Paperino percorre il regno della MateMagica (così si chiamava in realtà il film – Codice Inducks W OS 1051-01).
Anche la storia cartacea è dello stesso anno, pubblicata su One Shot n. 1051, per i testi di Don Christensen, le matite di Tony Strobl e le chine di Steve Steere, e viene qui riproposta per intero, con l’originale alternanza di pagine a colori e in bianco e nero.
Per un lungo approfondimento tecnico della matematica contenuta nella storia, si può leggere l’interessantissimo e completo articolo del 2015 di Gianluigi Filippelli sul suo blog (Gianluigi è anche nel consiglio direttivo de Lo Spazio Bianco). Rispetto alla storia portata sullo schermo si aggiunge una premessa, che riguarda la solita necessità di Paperino di pagare i suoi debiti con Paperone, e le varie situazioni che richiede l’attenzione dei paperi di non farsi turlupinare.
Tre delle altre quattro storie di questa seconda parte provengono dagli anni ’60 e sono di origine italiana, opera di grandi nomi del fumetto Disney italiano, come De Vita, Scarpa e Carpi.
Nella prima la matematica è solo nel titolo (Equazione Qui Quo Qua) e in una equazione mai mostrata, scritta su un foglietto adocchiato dalle solite spie. (Catalogo Inducks I TL 482-B (21-02-1965))
Nella seconda Macchia Nera prova a rapire un pappagallo dalla memoria prodigiosa, che impara formule e calcoli dal suo padrone. (Catalogo Inducks I TL 347-B (22-07-1962))
Nella terza Paperino deve risolvere un problema matematico per vincere una vacanza da sogno, che ovviamente gli porterà solo guai. (Catalogo Inducks I TL 410-C (06-10-1963))
L’ultima storia, statunitense, sempre degli anni ’50 (Codice Inducks W DD 38-04), ha come protagonista un robot che sa rispondere a domande matematiche che Qui, Quo e Qua si fanno costruire da Archimede. Ovviamente Paperino se ne approprierà a suo discapito, almeno fino al lieto fine.
Una raccolta di storie interessanti e divertenti, che mostrano come in realtà la matematica e la scienza in generale fossero considerate qualcosa di misterioso, allora come oggi, e di quanto ci sia bisogno, tuttora, di renderle comprensibili e appetibili al pubblico, non solo di bambini.
Un volume ricco di interesse, che dimostra come, al di là delle possibili “difficoltà” di presentazione, i fumettisti Disney da sempre sono interessati a inserire nelle loro storie dettagli più o meno fantastici nella quotidianità, e di come, a volte, hanno anticipato o previsto la realtà.
Titolo: I grandi classici Disney 107
Autori: Don Christensen, Giorgio Cavazzano, Romano Scarpa, Guido Martina
Editore:Panini Comics
Colore o B/N: Colore
Data di pubblicazione: 11/2024
Formato e rilegatura: 14,5×19,5 cm, brossura
Pagine: 240
Prezzo: €5.50