Fantasia ed Eterno: Uomini in mare di Riff Reb’s
I flutti del caso mi hanno portato l’ultimo volume della trilogia del mare dell’autore francese Riff Reb’s, edito dalla Kleiner Flug che adatta in fumetto racconti di avventura legati dal filo conduttore del mare…
Il mare prende, il mare rende. Il mare è una sfida. Enorme, profondo, disorientante. Palcoscenico di drammi, scenografia di vita. Il mare è tutto, è l’eterno, è un enigma. È suono, colore, odore, sapore.
Il mare è il protagonista di capolavori della letteratura e dell’arte. Passeggiando sulle sue spiagge, i suoi confini, puoi trovare di tutto, da oggetti trascinati via e restituiti ormai indelebilmente modificati e malleati, a pensieri, che come un pezzo di vetro, o un frammento di ceramica, nel momento in cui il mare te li fa ritrovare, non sono più gli stessi. Sono la stessa cosa, eppure diversa. Paradossalmente, da detriti, scarti, pattume, si sono trasformati in gioielli.
Credo che la stessa cosa possa succedere anche alle fantasie, ai pensieri che prendono forma seguendo il flusso e riflusso delle onde, che si allontanano, sprofondano e quando li ritrovi sono l’Odissea, Moby Dick, 2000 leghe sotto i mari, L’isola del tesoro, Il vecchio e il mare… E credo anche che quel processo che il mare produce sulle cose che prende, e che considera sue, possa paragonarsi a questo volume, alle storie che racconta e che illustra, per mano di uno dei grandi artisti che vive oltralpe.
Riff Reb’s, al secolo Dominique Duprez, che a dicembre compie cinquantasei anni, ha il volto ruvido e asciutto dei lupi di mare, e lo sguardo limpido come certe mattine di sole. Negli anni ha saputo costruire e lavorare per il fumetto francese e per l’arte in generale, insieme a una generazione di artisti di talento, che forse hanno avuto meno di altri gli onori che meritano. In questo caso, ha iniziato una trilogia sul mare che si conclude con questo volume, edito in Italia da Kleiner Flug, intitolato Uomini in mare e che segue A bordo della Stella del mattino e Il lupo dei mari, adattamenti dei racconti di Pierre Mac Orlan e Jack London.
Questo terzo volume presenta gli adattamenti di racconti di diversi autori, storie che sono state interiorizzate e poi di nuovo ricreate, così come sa fare solo l’acqua salmastra, o i grandi maestri. Tra un racconto e l’altro estratti di brani, illustrazioni a doppia pagina di genuina bellezza e, alla fine, una chiacchierata con l’autore che parla un po’ di come tutto questo sia avvenuto.
Le brevi narrazioni sono scabre, ruvide, tanto a volte da far sanguinare, e poi sono incisive, commoventi o feroci, e sanno raccontare come può essere vivere e morire su un legno che galleggia sulla distesa infinita di liquido salato. Come può essere desolante, o straniante, o avvincente vivere su e per il mare.
I disegni di Riff Reb’s hanno un’impronta unica e facilmente riconoscibile, molto personale e accattivante, per quanto profondamente segnata dalla volontà caricaturale. I fondali e le scenografie sono accuratissimi, realistici, documentari: l’ambientazione, le imbarcazioni, gli equipaggiamenti, tutto è perfettamente descritto e definito, dinamico, avvolgente per lo sguardo che si sofferma a lungo su ogni pagina, su ogni vignetta.
Ogni racconto ha poi, accoppiato al nero inchiostro, un suo colore, o al limite due, che sottolinea le emozioni della storia: il rosso per uno spietato omicidio o per un amore impossibile, il gelido verde per il terrore del Maelström, e così via.
Impossibile riuscire a descrivere le sensazioni che trasmettono le pagine, l’affabulazione che si mescola tra immagini e parole, a parte che tanto richiamano, come dicevamo all’inizio, una passeggiata sulla spiaggia e tutte le sorprese, belle o spiacevoli, che sa riservare. Questo volume è stato per me quasi un ritrovamento, come tale l’ho considerato, e si è rivelato un gioiello inaspettato, con tanto da dire.
Uomini in mare di Riff Reb’s
Kleiner Flug, 15 euro