La storia impossibile del mondo del Buon Vecchio Zio Martin

Dalla creazione dell’universo alla nascita di Agarthi, dalla genesi dell’uomo alla fine di Atlantide… così comincia la quarta di copertina de La storia impossibile del mondo, un volume di Martin Mystère al confine fra scienza e pseudoscienza.

La storia impossibile cover

Che nei 372 numeri della serie del Buon Vecchio Zio Martin si parli di storia e di enigmi, lo sappiamo tutti.

Alfredo Castelli, nella serie regolare, negli speciali, negli almanacchi, come pure nelle serie satellite, dalle Storie da Altrove a Zona X, si è divertito (e continua a farlo) a rendere verosimili storie e leggende, mescolandole con la realtà.

Alex Dante, illustratore, grafico, scrittore, o, come si definisce nel sito, un «professionista della comunicazione visiva», si avventura con questo La storia impossibile del mondo nella terza opera dedicata al personaggio più Mysterioso tra i bonelliani.

Che è anche il personaggio più legato alla realtà. Infatti, come recita la quarta di copertina, è uno studioso laureato in antropologia alla Harvard University, specializzato in Archeologia alla Sorbona di Parigi, in Storia dell’Arte all’Istituto di Belle Arti di Firenze e in cibernetica applicata al linguaggio al Massachussets Institute of Technology.

Il libro ripercorre i circa tredici miliardi di anni che dividono l’origine dell’universo nel Big Bang dal momento in cui la storia diventa positiva (in senso matematica). Che è sostanzialmente la stessa storia che serve per arrivare ad oggi.

Un paio di migliaia di anni su circa 13 miliardi sono del tutto trascurabili.

Come dice anche la prima citazione a fumetti del volume.

I diversi capitoli sono l’occasione per portare avanti parallelamente la storia reale e come è stata raccontata negli albi di Mystère. E anche per fare riferimento alle tante teorie pseudoscientifiche, che neanche nei fumetti sono state prese in considerazione.

Allo stesso modo ci sono riferimenti alle più importanti leggende e storie di fantasia, come quelle sui grandi antichi.

Ogni capitolo ha circa la stessa struttura, o comunque mescola due o più di questi elementi:

  • Una pagina introduttiva
  • Alcune pagine di fumetto
  • Una parte scientifica
  • Schede tecniche di approfondimento scientifico o storico
  • Excursus sulle pseudoscienze che si collegano all’argomento

La suddivisione, chiara anche graficamente, consente di non confondere i diversi livelli. Il pericolo è sempre di mescolare la scienza con la pseudoscienza, come vediamo fare quotidianamente su mezzi di comunicazione ben più diffusi del fumetto, e che si spacciano su canali televisivi come “trasmissioni scientifiche”.

Infatti, come ogni lavoro scientificamente serio, La storia impossibile del mondo cita le fonti iconografiche, ma non solo. Cita testi e opere con precisione anche nei testi dedicati alle pseudoscienze. Riporta cartine e grafici.

Il libro fa riferimento a numeri storici della serie bonelliana. O a Speciali, Almanacchi e Giganti per lo più pubblicati fino ai primi anni 2000, quando il Buon Vecchio Zio Martin ha iniziato a scandagliare tutti i grandi misteri cosmologici: da Lovecraft, a Fairie, ad Atlantide, all’origine aliena della vita intelligente (?) sulla terra.

Gli argomenti trattati ne La storia impossibile del mondo vanno dall’origine dell’universo, alla scomparsa dei dinosauri, ai neanderthaliani.

E anche se Java è per tutti i fan del Buon Vecchio Zio Maertin reale a tutti gli effetti, probabilmente la scienza ci dice che somiglierebbe più a un guerriero norreno. Ed è scritto chiaramente.

Alex Dante non lascia spazi a libere interpretazioni e, anzi, fa un ottimo lavoro di divulgazione. Anche se parte dai tanti episodi borderline riportati (e poi ripresi in tanti albi successivi) fin da subito nella serie.

Così, accanto alla storia (Martin Mystère volume 40) del fauno che è uno dei superstiti, scampati al disastro ecologico di Marte, Dante riporta tutta la storia di Schiaparelli e della cattiva traduzione della parola canali. E subito dopo raccoglie nella sezione pseudoscientifica tutte le leggende, comprese quelle citate nel fumetto. Senza lasciarsi sfuggire il messaggio ecologista che Mystère porta con sé.

Ed usa lo stesso metodo con tanti altri episodi, arricchendo il testo con parti come la storia della coltivazione del grano o dell’addomesticazione degli animali.

La storia impossibile del mondo è un lavoro che incuriosisce, e riesce a tenere su piani ben separati, anche se fluttuanti e tangenti, le diverse componenti. Consente, a chi parte dal fumetto, di apprezzarne i retroscena culturali e scientifici. Chi, come me, conosce poco della serie e del suo sviluppo, apprezza le citazioni riportate e l’analisi riportata nei testi. Chi, e mi auguro non siano molti, vuole pensare a Martin Mystère come a un alfiere della pseudoscienza e delle teorie alternative, è fortunatamente costretto a ricredersi.


A cura di Alex Dante
Martyn Mystère presenta: La storia impossibile del mondo
Sergio Bonelli Editore, Novembre 2020
pagg. 272, colore, €28.00

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