Il lago dei cigni – Francesco Micheli, Marino Neri e la Filarmonica della Scala in un progetto editoriale ibrido

Dimensione Fumetto presenta uno speciale in tre parti dedicato a Il lago dei cigni, il capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij che dal 1877 non smette di affascinare le platee di tutto il mondo e gli artisti di tutte le discipline, fumetto e animazione incluse.

In questo secondo articolo: dal lavoro a sei mani di un regista teatrale, un fumettista e un direttore d’orchestra nasce l’insolito e interessante volume Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala pubblicato da Edizioni Curci.


Durante l’ultima edizione della fiera romana della piccola e media editoria Più libri più liberi, si è svolta il 5 dicembre la conferenza Chi è il lettore di fumetti in Italia? in cui sono stati presentati i dati della prima indagine sul mercato del fumetto in Italia svolta dall’Osservatorio AIE (Associazione Italiana Editori). Fra i vari dati estremamente positivi a livello sia qualitativo sia quantitativo emersi dall’indagine, il più importante di tutti è che, contrariamente a quanto si pensi, il lettore di fumetti ha una dieta letteraria molto più varia rispetto al lettore di sola prosa. Ovvero, in poche parole, spesso chi legge romanzi legge solo romanzi, ma chi legge fumetti legge anche romanzi. Nelle parole dell’AIE:

La lettura di fumetti [è] diffusa in tutte le fasce d’età, soprattutto quelle giovanili, e […] i lettori di fumetti [sono] anche forti lettori di altri generi, smentendo così il luogo comune che vede il fumetto come un mondo separato dal resto del panorama editoriale, la cultura considerata “alta”.

Una dichiarazione lapidaria ed esplosiva che chiude e corona questo 2021 importantissimo per il mercato del fumetto, segnato dal loro ingresso nelle classifiche di vendita dei libri e dal successo finalmente riconosciuto in maniera popolare (benché in realtà mai venuto meno, da almeno 40 anni nel caso dei manga), e che mette a tacere definitivamente quelle voci che ancora oggi lo relegano semplicisticamente, in buona o malafede che sia, a intrattenimento per bambini o a fenomeno modaiolo, invertendo la tradizionale concezione su chi è che indossa i paraocchi.

Copertina di "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.All’interno di questo panorama fumettistico di rinnovato successo e considerazione critica si inserisce un volume recentemente pubblicato dalle prestigiose Edizioni Curci, storica casa editrice musicale, intitolato molto didascalicamente Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala, ma con un sottotitolo tutt’altro che didascalico come Giovani eroi che hanno paura di crescere.

Si tratta di un lavoro multimediale molto ricco, molto affascinante e certamente molto interessante sia per i suoi contenuti sia per la sua non ovvia collocazione editoriale. Il volume mette insieme una parte in prosa che unisce le caratteristiche del racconto fantastico, dell’autobiografia, del saggio di divulgazione musicale, del Bildungsroman e di altri generi ancora, a cui si somma una parte visiva a metà fra il libro illustrato e il fumetto in cui ha un ruolo importante anche l’impaginazione grafica, e infine una parte musicale con l’audiolibro digitale recitato sulle musiche de Il lago dei cigni di Čajkovskij.

I tre responsabili di questi tre aspetti del volume sono rispettivamente Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.

Collage fotografico di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.
I tre autori.

Francesco Micheli è uno dei più importanti registi teatrali italiani, con un curriculum invidiabile, bergamasco di nascita e per un po’ anche marchigiano d’adozione, avendo assunto dal 2012 al 2017 la direzione artistica del Macerata Opera Festival e riportando agli antichi fasti una manifestazione che in quel periodo stava attraversando una fase critica.

Marino Neri invece è un illustratore e fumettista emiliano che ha pubblicato per alcuni dei più blasonati editori italiani di fumetti, da Coconino a Oblomov, che ha il destino grafico nel cognome dato l’uso generoso del nero nelle sue tavole, e che da quest’anno può vantarsi di avere una sua opera esposta alle Gallerie degli Uffizi avendo partecipato al progetto ministeriale Fumetti nei musei.

Infine, il maestro Alessandro Ferrari è un violinista, compositore e direttore d’orchestra milanese con un percorso professionale ricchissimo, impegnatissimo nella divulgazione e della cultura musicale, salito sul podio di teatri e sale da concerto in tutt’Italia e in tre continenti e attualmente detentore della bacchetta dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala dov’era entrato anni fa come violinista.

Dall’unione fra un capolavoro della musica da balletto e queste tre importanti firme nasce Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della ScalaÈ un libro più facile da fruire che da analizzare: si potrebbe cadere nell’errore di raccontare di cosa parla e di come ne parla, ma sarebbe riduttivo perché il cosa e il come si scambiano spesso di posto e a volte coincidono in un unicum inestricabile.

L’inizio del volume è fulminante e rappresenta in modo eloquente questa sua natura “ibrida”. Prima enormi scritte con caratteri tipografici diversi campeggiano sulla pagina come fosse composta da Bruno Munari, poi inizia una sorta di confessione/flusso di coscienza/racconto sul lettino dello psicanalista scritto fitto fitto e intervallato da emoticon e frammenti di ricordi accavallati, ma all’improvviso come d’incanto il sogno irrompe nelle pagine, scioglie l’inchiostro nero delle parole e lo trasforma in un lago nero in una notte nera, conquistando una dimensione grafica che prima sostituisce, poi integra e infine accompagna la prosa in un mix unico.

Tavole da "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.
L’irruzione del sogno sulle pagine del libro: un momento di intenso lirismo grafico.

Contemporaneamente, un processo parallelo di fusione fra parole e immagini si svolge a livello uditivo con l’audiolibro, in cui la voce dell’autore Francesco Micheli legge le parole, mentre la Filarmonica della Scala dà alle immagini un suono.

Bastano poche pagine per capire che Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala vuole essere un’esperienza artistica totale come un balletto, che si guarda, si ascolta, si sente nel cuore e poi resta nei ricordi e nell’immaginazione.

Il sottotitolo Giovani eroi che hanno paura di crescere acquista un suo senso dall’interpretazione molto convincente che Micheli dà de Il lago dei cigni. Il regista ha già abituato il suo pubblico a letture molto personali di opere del passato, calate dal loro periodo storico originale in un contesto contemporaneo che, lungi dallo snaturarle, le esalta e le rinnova facendone emergere gli aspetti salienti. Questo succede anche con Il lago dei cigni e con le vicende personali di Čajkovskij, da cui Micheli estrae tre temi forti che ha in comune col compositore e con molti dei giovani lettori a cui è indirizzato il libro, ovvero la vita in provincia, le pesanti aspettative della società e la scoperta della propria omosessualità.

Quest’ultimo tema, benché solo accennato en passant, riveste un’importanza particolare nell’economia del libro. Come scrive a proposito di Čajkovskij il pianista e musicologo Luca Ciammarughi nel suo volume Non tocchiamo questo tasto. Musica classica e mondo queer, pure delle Edizioni Curci:

Per tutta la vita [Čajkovskij] avvertì questa tendenza a desiderare individui del proprio sesso come una stortura: la percezione di essere “sbagliato”, e di venir giudicato per questo dalle persone “normali”, lo portò per lungo tempo a una patologica insicurezza, che si attutì un poco soltanto quando [raggiunse] un’indiscussa fama internazionale.

Nonostante il volume di Micheli non ambisca a raggiungere questo livello di dramma, la cognizione della propria diversità dalla famiglia, dal paesino e dalle tradizioni viene paragonata da Micheli alla diversità del principe Siegfried e infine alla diversità che sentono tutti gli adolescenti nei confronti del resto del mondo, utilizzando quindi un discorso personale e specifico per rappresentare una condizione umana generale e in cui il giovane lettore può facilmente rivedersi, anche solo metaforicamente.

In antitesi con il contenuto profondo, Micheli connota i suoi testi (coadiuvati da Erika Natati) con uno stile molto giovanile e di facile lettura. In sintesi, fondendo insieme la trama del balletto e le vicende del regista, e dando a queste un significato metaforico espresso in maniera semplice, Micheli ottiene un curioso ibrido che, sul lettore giusto, può certamente far “suonare un campanello” interiore.

Tavole da "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.
La pricipessa Odette e il mago Rothbart. Il formato stretto e lungo del volume rende le illustrazioni a doppia pagina quasi quadrate.

Capitolo a parte lo merita la splendida interpretazione grafica di Marino Neri coadiuvata ed esaltata dal progetto grafico editoriale curato dal bergamasco Studio Temp. Attraverso l’uso esclusivo del bianco & nero (Odette & Odile?) con il grigio (l’adolescenza?) e infine l’arancione (il becco dei cigni?) come unica nota di colore, Neri riesce ancora una volta a mettere su carta grosse, solenni, potenti pennellate di non-colore nero che, nelle eloquenti parole dell’autore, «può creare un ritmo, aiuta a far uscire di più le luci, a descrivere la profondità e dare atmosfera». Precisamente quello che accade in questo libro.

Neri imposta il suo lago dei cigni in un mondo onirico misterioso, insieme antico e contemporaneo, in cui Flashdance, le mirrorball e l’immondizia nel torrente Morla coesistono con la magia, la balestra e il fiabesco Castello di Neuschwanstein. Interessanti anche le scelte di character design: mentre Siegfried ha un aspetto quanto più “generico” possibile per aiutare l’immedesimazione del lettore, e Rothbart è un corvo descritto con precisione ornitologica, Odette e Odile sfoggiano invece un look impressionante, a prima vista persino disturbante, inumano, bestiale, con le chiome sollevate come fossero ali di cigno. Certamente una scelta grafica d’impatto che Neri riesce a far funzionare al meglio.

Tavole da "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.
Siegfried si allontana dal castello per andare a caccia di cigni. Forse è una citazione volontaria o forse no, ma è curioso notare come il protagonista disegnato da Marino Neri indossi una felpa con cappuccio, lo stesso capo d’abbigliamento citato da Madonna in Dark Ballet, un brano ispirato da Lo schiaccianoci di Čajkovskij e in cui compare un monologo in qualche modo comparabile con i testi di Francesco Micheli: «The storm isn’t in the air, it’s inside of us».

E quanto a grafica d’impatto, merita un plauso lo Studio Temp col suo minuzioso lavoro sulle emoticon customizzate, sull’impaginazione molto articolata (certamente debitrice della stagione d’oro della grafica editoriale italiana durante gli anni ’50-’70) e sulla composizione tipografica variegata che, nei grandi assemblage di lettere, si dimostra debitrice verso il seminale lavoro di Fabien Baron.

Tavole da "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.
Una grossa pecca del libro: si usa sempre il termine “favola” invece di quello corretto “fiaba”. La bellissima composizione grafica fa chiudere un occhio su questo errore purtroppo molto comune.

Nelle ultime pagine, il mix di prosa e illustrazione si fonde definitivamente in un fumetto vero e proprio, con tavole ariose e un po’ nostalgiche che chiudono il volume come un assolo al pianoforte.

Doveroso infine citare anche l’audiolibro, parte integrante di Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala fin dal titolo. Micheli più che raccontare recita i suoi testi dandogli un valore effettivamente superiore a quello che avevano sulla carta e coinvolgendo il lettore/ascoltatore in maniera molto maggiore. La musica de Il lago dei cigni, splendidamente eseguita dalla Filarmonica della Scala diretta dal maestro Alessandro Ferrari (che ha diretto molte volte musica da balletto), svolge ottimamente il suo ruolo narrativo in tandem con la storia di Micheli. Le due esperienze di lettura e di ascolto del libro diventano complementari, influenzate l’una dalla “musica grafica” di Neri e l’altra da quella di Čajkovskij.

Dettaglio di una tavola da "Francesco Micheli racconta 'Il lago dei cigni' di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala" di Francesco Micheli, Marino Neri e Alessandro Ferrari.

Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala – Giovani eroi che hanno paura di crescere è certamente un lavoro di grande interesse sia per i suoi contenuti sia per il modo, anzi i modi (visivo e uditivo) in cui sono presentati. Per il target young adult a cui è rivolto svolge una importante funzione di divulgazione culturale e al contempo di testimonianza in cui è possibile rispecchiarsi, per gli appassionati de Il lago dei cigni è una rivisitazione certamente originale e valida, e per tutti gli altri è comunque un volume di grande cura visiva ed editoriale, un po’ strenna natalizia e un po’ coffee table book bellissimo da vedere e da ascoltare.


Francesco Micheli, Marino Neri con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala diretta da Alessandro Ferrari
Francesco Micheli racconta “Il lago dei cigni” di Pyotr Ilyich Ciajkovskij con la Filarmonica della Scala – Giovani eroi che hanno paura di crescere
Edizioni Curci, Collana Curci Young, 20 ottobre 2021
76 pagg., colore, cartonato, 16,5×30,5 cm, €21.00
ISBN: 9788863953473


[ Il lago dei cigni in fumetto, illustrazione e animazioneFrancesco Micheli racconta Il lago dei cigniInterviste agli autori ]

Mario Pasqualini

Sono nato 500 anni dopo Raffaello, ma non sono morto 500 anni dopo di lui solo perché sto aspettando che torni la cometa di Halley.

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