Il mondo in un punto fisso: raccontare l’autismo in un graphic novel

Copertina di "Il mondo in un punto fisso" di Formola e Forconi (Saldapress, 2024)

Come spiegare il punto di vista di un adolescente nello spettro autistico? Come raccontare l’incomunicabilità che circonda i ragazzi che hanno questa condizione? Luigi Formola (sceneggiatore e insegnante di sostegno) e Valerio Forconi (illustratore) scelgono il fumetto per provare a spiegarlo, nella graphic novel Il mondo in un punto fisso, edito da Saldapress.

Arturo è un adolescente diverso dagli altri: è un ragazzo autistico dal diverso potenziale. Come sappiamo, l’autismo non è una condizione univoca ma uno spettro in cui si manifestano varie capacità e limiti cognitivi di diversa intensità. Arturo è considerato dal diverso potenziale perché non parla, non si veste e non mangia da solo. I genitori sono scoraggiati dalle sue reazioni placide, se non respingenti, agli stimoli che riceve da loro e dai compagni di scuola.

Immagine da "Il mondo in un punto fisso" di Formola e Forconi (Saldapress, 2024)

Ne Il mondo in un punto fisso, questo contesto fatto di incomprensione e silenzio è reso con una colorazione monocromatica, un blu che richiama la tinta associata all’autismo. In questo scenario Arturo appare freddo e inafferrabile all’esterno, ma dentro di sé vive un’esplosione di colori e vitalità. Nel suo mondo interiore non solo parla e interagisce come gli altri ma è anche protagonista della sua vita, come tutte le persone neurotipiche. La narrazione di Formola e Forconi alterna queste due realtà di Arturo: pagina dopo pagina gli autori offrono una duplice istantanea sia dello sguardo di chi vive accanto a una persona autistica, sia delle percezioni, le stereotipie e i desideri di chi questa condizione la vive in prima persona.

Immagine da "Il mondo in un punto fisso" di Formola e Forconi (Saldapress, 2024)

Una lettura breve e su misura dei più giovani: lo si capisce da un ritmo semplice e lineare, dal tratto non troppo audace che delinea delle tavole scorrevoli, ma anche dal contesto scolastico e dai moniti sul cyberbullismo e il cambiamento climatico (che possono sembrare distanti dal focus del volume, eppure sono ben inseriti nel tessuto narrativo). Con questa forma, Il mondo in un punto fisso sembra inoltre pensato anche per venire incontro ai lettori che farebbero fatica a leggere delle immagini troppo dense e dettagliate, come una persona neurodivergente.

Arturo, i suoi amici, i suoi genitori e gli educatori ci impartiscono infine un’importante lezione: solo avvicinandosi ad una persona fragile, mettendosi non per forza a servizio ma già solo in prossimità fisica ed emotiva di chi vede il mondo in modo diverso, possiamo auspicare di creare una connessione e dare una possibilità in più di crescere. «Qui nessuno lascia indietro nessuno» dice Irene, l’amica di Arturo, mentre scorriamo le ultime pagine. Sarebbe bello se riuscissimo davvero a costruire un mondo così.


Luigi Formola e Valerio Forconi
Il mondo in un punto fisso
Saldapress, 5 aprile 2024
128 pagine, colori, 16,5x24cm, 19,90€
ISBN: 9791254612880

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