Il grande vuoto – L’esordio potente di Léa Murawiec

Un racconto distopico di una giovane autrice francese al suo esordio.

Il grande vuoto è un fumetto di Léa Murawiec edito da Comicon Edizioni.

Léa Murawiec è una giovanissima autrice francese alla sua opera prima. Le Grand Vie, titolo originale del fumetto, è stato subito un grande successo in patria e ha vinto alcuni premi molto importanti. La redazione del sito specializzato ActuaBD lo ha proclamato Miglior libro dell’anno 2021, è stato finalista al Grand Prix di Angoulême nel 2022. In Francia è stato pubblicato da Editions 2024 (bellissimo catalogo tra l’altro, buttateci un occhio), mentre in Italia ce lo propone in una bella e grande edizione cartonata Comicon Edizioni, casa editrice partenopea nata dal Salone Internazionale del fumetto di Napoli omonimo.

Il grande vuoto è una storia distopica ambientata in un futuro non meglio definito in cui una ragazza, Manel Naher, si ammala e rischia di scomparire a causa del suo nome. Infatti nella società in cui vive avere un nome e una riconoscibilità è di vitale importanza, se nessuno ricorda il tuo nome scompari. Il problema di Manel è che il suo nome è sulla bocca di tutti, ma solo perché è omonima di una pop star in ascesa, adorata dalle folle. Tutti sono preoccupati per Manel, gli amici (pochi, pochissimi) e la sua famiglia. Che fare dunque? Cercare ottenere notorietà e scalzare la sua omonima? Uscire, farsi degli amici, avere una vita pubblica? O adottare una soluzione estrema, cioè scappare dalla città e affrontare il grande vuoto, l’ignoto, che si trova dove i palazzi lasciano il posto alla natura e allo sconosciuto.

Manel affronterà il suo destino e in definitiva si farà fautrice del suo futuro con coraggio e spregiudicatezza. Il finale è bello ed è bene leggerlo senza spoiler.

Murawiec sceglie per questo esordio una tematica complessa e attualissima, molto spinosa da trattare, soprattutto per un’autrice così giovane. Come sempre accade quando si lavora con la distopia, pare che la scintilla per scrivere questo libro si sia accesa a Murawiec a partire da un’altra opera, in questo caso dopo la visione di The Lobster di Yorgos Lanthimos in cui tutto diventa metafora.

La grande città che attanaglia e intrappola, la ricerca smodata dell’immortalità attraverso il riconoscimento dell’altro, la paura dell’ignoto, il rapporto tra uomo e natura, l’importanza del nome e le conseguenze della popolarità. Tutti ingredienti dosati con maestria in una commedia amara, che diventa azione adrenalinica surreale e a tratti straniante.

Lo stile della Murawiec, debitore delle letture giapponesi (pare che sia un’avida divoratrice di manga), è sintetico e pieno di ritmo e coniuga ottimamente lo stile europeo con quello nipponico. La tricromia scelta aiuta a non rendere le tavole leziose, ma molto grafiche e d’impatto. Le inquadrature iperboliche, le prospettive ardite, l’anatomia molle dei personaggi, rendono il fumetto di un dinamismo smisurato e confezionano scene slapstick degne dei maestri della tradizione del genere, quasi sembra di essere entrati per errore in un episodio dei Looney Toons.

Un libro solido, con una storia non banale, decisamente da leggere.


Léa Murawiec
Il grande vuoto
Comicon Edizioni, 2022
204 pagg., colore, cartonato, €29.00
EAN: 9791280107121

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