Blu tramonto: la terza tappa spaziale di Leo Ortolani

Blu Tramonto coverDopo la ISS con Paolo Nespoli e la Luna con Luca Parmitano, Ortolani porta il suo Rat-astronauta su Marte con il nuovo volume Blu tramonto, nel cui titolo curiosamente il riferimento al quarto pianeta non è nel celeberrimo colore rosso delle sue rocce, ma al blu del suo tramonto.

Anche la trasferta marziana è caratterizzata dalla solita serie di battute a raffica e ironia fulminante dell’autore, che spesso richiedono una cultura e una conoscenza dell’attualità, del cinema, degli argomenti che fanno da sfondo alla storia non del tutto comuni, da Star Wars in giù.

E sono sempre un po’ velate di amarezza.

In fondo la solitudine è sempre stata una compagna dei protagonisti dei fumetti di Ortolani. Quando non sono soli fisicamente, lo sono perché comunque vivono in un universo tutto loro. Anche chi è fisicamente vicino ai personaggi non riesce comunque a entrare nella loro sfera, sembrano viaggiare su una lunghezza d’onda diversa, quasi, appunto, un universo parallelo (chissà che non sia la prossima destinazione dei fumetti spaziali ortolaniani?)

E anche se per il nostro Rat-astronauta è ancora più semplice essere soli fisicamente su un pianeta dove non c’e anima viva, lì si costruisce la propria compagnia.

Una compagnia immaginaria che vive di vita propria e che, se possibile, rende ancora più frustrante la solitudine del protagonista. Infatti le sue stesse illusioni e pareidolie gli fanno pesare la solitudine. Vivono di vita propria, al punto di volerlo lasciare da solo. Tutti, tranne un improbabile Nicholas Cage.

Blu tramonto e nicolas cage

Il sorriso amaro della solitudine, per scelta o per necessità, non viene mai addolcito. Nemmeno dai rover con nomi e caratteristiche improbabili, tanto abbondanti in questo periodo sul suolo marziano (e ridondanti nel volume). Tantomeno dagli amici immaginari o dai commessi della base spaziale che forniscono i pezzi di ricambio (ma solo se glielo chiedono per favore).

E poi perché proprio Nicholas Cage?

D’altra parte

nello spazio nessuno può sentirti sospirare.

Ma la solitudine, anche se dura da tanto tempo, può essere mitigata dalla poesia di un tramonto blu. Ma solo se gustato in compagnia.

E dall’innocenza di un essere alieno tanto ingenuo quanto potente, che si manifesta dopo 533 giorni marziani (o sol) dall’inizio della missione del nostro astronauta solitario, di cui, al solito, non sapremo mai il nome. Ma si farà chiamare Amore dall’essere marziano, come la cosa più bella del nostro pianeta.

E impara subito a relazionarsi con la solitudine, dissolvendola con poche semplici frasi. Frasi che nessuno si aspetterebbe da un essere che è «una collettività di batteri metanogeni», parla al plurale e declama poesie.

Il fumetto ci parla comunque di Marte e delle leggende che da sempre sono legate al pianeta rosso. Racconta la storia delle conoscenze e della sua esplorazione. Ci parla, più o meno esplicitamente, dei suoi parametri orbitali, dei suoi satelliti, e anche di quanto Marte abbia fatto per l’immaginario collettivo.

Ortolani è sintetico e immediato. Inserisce le informazioni scientifiche, come anche nelle altre opere, all’interno di momenti talvolta inattesi, o sulla bocca di personaggi che non dovrebbero sapere quelle cose, oppure utilizzando la nuova versione di Misterius, che qui prende il nome di Solar. Oppure ancora con degli spiegoni anche più lunghi di una vignetta, ma sempre intrisi di ironia. O persino con proposte improbabili, come il tappo che ha fatto sparire l’acqua dalla superficie marziana (ma magari è rimasta nel sottosuolo?).

L’ironia è rivolta anche nei confronti degli scienziati stessi. Ortolani è geologo, e gioca in primis con quelli della sua categoria:

Marte! È un enorme sasso! E a nessuno interessa un enorme sasso! A meno che tu non sia uno di quelli strani, un geologo. A loro piace leccare le rocce! Per questo le donne li evitano!

Non solo i geologi, ma anche con i fisici che passano il tempo a controllare i dati su uno schermo oltre, ovviamente, a scherzare sulle pseudoscienze e sui nomi e le caratteristiche dei rover.

La cosa che colpisce di più di Blu tramonto è però quanto una storia su un pianeta lontano, per ora mai toccato da piede umano (ma per la nostra storia, nel 2035 ci saremo), su cui si è scoperta una vita del tutto inattesa, sappia parlare in primis con i sentimenti, che sono del tutto terrestri, o riscoprendo cose che magari sulla Terra ci stiamo perdendo, come la gentilezza (per favore…), il saper chiedere, il saper cercare e apprezzare le cose belle. E dare nomi alle cose. Perché questo ce le rende intime.

È una storia di scienza e di fantascienza, con cose reali e sogni scientifici (come l’astronave a motore a ioni per viaggiare fra le stelle), ma soprattutto è una storia di vita. Perché non è «il metano che trionfa sempre», come ci dice Nicolas Cage (che respira su Marte senza tuta), ma «È la vita!».

BLU tramonto conclusione

Blu tramonto è pubblicato in collaborazione con ASI, come i due precedenti. L’Agenzia Spaziale Italiana ha fornito il materiale redazionale dal titolo L’esplorazione di Marte in pillole nelle dieci pagine a colori con la storia dell’esplorazione marziana, che ha avuto dei precursori negli italiani Schiaparelli e Cerulli, soprattutto per le ipotesi di vita sul pianeta rosso.


Leo Ortolani
Blu tramonto
Feltrinelli Comics, 2021
224 pagg, b/n, brossura, 21×29 cm, €22.00
ISBN: 9788807550881

Andrea Cittadini Bellini

Scienziato mancato, appassionato divoratore di fumetti, collezionista di fatto, provo a capirci qualcosa di matematica, di scienza e della Nona Arte...

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