Sky Doll – La ricerca dell’identità di una sintobambola
Noa è una sky doll difettosa, perché è una sintobambola di piacere che però riesce a ricordare e ha sviluppato una propria coscienza… è Sky Doll, la splendida saga magico-mistica-SF di Barbucci & Canepa.
Barbucci e Canepa, siano santificati i vostri nomi e benedette le vostre matite, noi vi preghiamo e adoriamo affinché l’opera vostra sia presto conclusa con gloria imperitura. Amen!
In attesa che venga pubblicato il quinto volume di Sky Doll, incrocio le dita e prego perché non passino dieci anni come è successo già nell’intervallo tra la pubblicazione del terzo e quarto volume. Mettiamoci comodi quindi perché ci vorrà del tempo prima che squillino di nuovo le trombe.
Realizzato da Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, entrambi fumettisti di formazione disneyana, Sky Doll è una graphic novel pubblicata per la prima volta nel 2000 dall’editrice francese Soleil Editions per l’Europa, mentre per l’Italia da Vittorio Pavesio Productions prima e riproposta dalla BAO Publishing poi. I titoli che la compongono sono per ora quattro: La città gialla (2000), Aqua (2002), La città bianca (2006) e Sudra (2016). La serie conta molti spin-off e artbook, molti dei quali sono stati pubblicati solo in Francia e USA.
In una galassia sconosciuta esiste un pianeta chiamato Papathea, dove regna, in quanto autorità suprema, la capricciosa, spietata e laida Papessa Lodovica, riconosciuta come “Dea dell’Amore carnale”. La sua dimora è il Palazzo papale, sito a Joanna, la città benedetta dove i fedeli si recano nel giorno delle apparizioni per poter ricevere la beatitudine di Lodovica, assistendo ai suoi miracoli spettacolari.
Immortalati dalle telecamere, i prodigi di Lodovica sono messi in onda, con tanto di regia ed effetti speciali, come in un normale palinsesto televisivo.
Ma la popolarità e l’ autorità della Papessa sono minacciate dai proseliti della nuova chiesa dell’immacolata Papessa Agape, sua sorella, riconosciuta come “Dea dell’ Amore spirituale”. Un tempo le due papesse regnavano insieme ma, in seguito a un complotto, Agape è stata sconsacrata ed esiliata.
Gli abitanti di Papathea, per non commettere peccato e poter sfogare gli istinti carnali, si servono delle sky doll, sintobambole, munite di un inibitore di ricordi che impedisce loro di sviluppare una personalità. Noa è una sky doll difettosa per il suo genere, perché riesce a ricordare e ha sviluppato una propria coscienza. Insieme ad altre bambole, Noa è sfruttata dal suo proprietario Dio e costretta a lavorare nell’astrolavaggio Heaven. Stanca della sua condizione, fugge nascondendosi a bordo dell’astronave Sarvagata di Roy e Tahu, due emissari papali in missione. Ha inizio così l’ avventura della nostra protagonista.
Come suggerisce il suo nome, Noa è coraggiosa, determinata e dotata di grande forza di volontà. Il suo amore è fedele e dolce. È una creatura sintetica, ma prova sentimenti veri. Barbucci e Canepa ce la presentano così.
Sensuale, innocente, fragile, delicata ma con un sorriso impertinente affronta la sua paura. Il decennio trascorso prima della pubblicazione del quarto capitolo, sembra essere trascorso anche nella storia. I personaggi principali si sono stabiliti da diverso tempo sul pianeta Sudra. Ci viene mostrato uno spaccato della loro quotidianità. Noa, in particolar modo, la ritroviamo cambiata grazie alle influenze del mondo esterno. È più matura, innamorata della vita, ma ancora perseguitata dai suoi ricordi che, come tasselli di un puzzle, cercano di ricostruire una verità che si è persa nel tempo.
Sky Doll è una graphic novel che mette tutti d’ accordo, che non si dimentica, che si vuole condividere, che si custodisce gelosamente perché un giorno vorremmo poterla tramandare ai nostri figli.
Di Sky Doll vorrei solo poter dire che è un opera bellissima, piacevole e attraente sotto ogni suo aspetto. Il formato, lo spessore della carta, le tavole, i dialoghi, la trama…
Quando si comincia a leggere si diventa inevitabilmente lettori avidi, pagina dopo pagina, diventa impossibile sottrarsi all’ipnotismo delle tavole dai colori brillanti e dei dialoghi divertenti ed esaustivi. E quando arrivi in fondo provi rammarico perché tutto è terminato troppo velocemente in solo 48 pagine, allora ne vuoi ancora, di più. Torni indietro sfogliando e ti soffermi incantato sulle tavole più belle, le contempli estasiato perché per quanto ci provi non riesci a trovare un solo difetto. È tutto meraviglioso! Come nei film Disney.
Non a caso l’opera, con uno stile apparentemente scanzonato e fiabesco, affronta tematiche forti come la teocrazia, l’odio tra religioni diverse, la clonazione, la crisi d’identità delle intelligenze artificiali, l’influenza dei mass media, il contrasto tra sacro e profano, l’emarginazione delle subculture, la globalizzazione, le disparità sociali…
Insomma, come spesso accade per le opere senza tempo, anche Sky Doll ha i suoi livelli di lettura (letterale, allegorico, morale e anagogico) perché si può leggere in modi molto diversi e soggettivi. Non si è mai certi di aver interpretato nel modo giusto il significato delle vicende di Noa perché ci sono troppi colpi di scena che ti spingono a cambiare la percezione dei personaggi.
Quel che è chiaro è che l’opera è incompleta, infatti il finale di Sudra presagisce un quinto volume. Nell’attesa possiamo solo rileggere i volumi già pubblicati cercando di cogliere nuovi particolari che ci sono sfuggiti a una prima lettura.
Al mondo ci sono due grandi multinazionali con un apparente obiettivo comune: la manipolazione delle masse a scopo di lucro. Una di esse è la Walt Disney Company. L’altra, altrettanto e forse ancora più celebre, è la Chiesa Cattolica.
Alessandro Barbucci, Barbara Canepa
Sky Doll
cartonato, cm 22×31, colore, € 15,00
volume 1 La città gialla: 48 pagine, ISBN 9788865438220
volume 2 Aqua: 48 pagine, ISBN 9788865438275
volume 3 La città bianca: 56 pagine, ISBN 9788865438435
volume 4 Sudra: 56 pagine, ISBN 9788865437506