Lo strano mondo di Shintaro Kago, l’artista del bizzarro

Scopriamo insieme uno dei mangaka più poliedrici e fuori dagli schemi che sia mai arrivato nelle librerie italiane. Shintaro Kago ci accompagnerà nel suo universo fatto di budella e humor nero…

ATTENZIONE: LE IMMAGINI A CORREDO DELL’ARTICOLO POTREBBERO IMPRESSIONARE ALCUNI LETTORI

Shintaro Kago è un mangaka di Tokyo, classe 1969. Di formazione artistica insolita rispetto a quella dei colleghi, ha costruito le proprie basi nel fumetto underground e in quello per adulti per riviste lontane dal mainstream e da quei meccanismi di business costituenti gli ingranaggi del fumetto in Giappone.

Il suo stile nasce da una mistura di influenze diverse: si va dallo scrittore Yasutaka Tsutsui ai Monty Python fino al genio incontrastato del bizzarro Shigeru Mizuki (di cui a novembre ricorrerà il secondo anniversario della scomparsa) e al sempiterno Katsuhiro Otomo. Questo melting pot artistico permette all’autore di maturare un proprio metodo comunicativo, usato come arma di critica alla società giapponese schiava della sua paranoica modernità.

Le storie hanno una vera e propria anima. Attraverso di esse l’autore distrugge letteralmente la cosiddetta quarta parete, destabilizza il lettore attraverso del fine humor nero coadiuvato dalla linea grafica che, privata di schemi fissi e statici, gioca con esso con l’uso di espedienti visivi o logiche di lettura alterate, attraverso un livello di dettaglio quasi fotografico, atto a trasmettere forti e realistiche sensazioni.

Kago è stato definito “maestro dell’ironic guro sottogenere dell’ero guro, parola la cui semantica rappresenta la contrazione dei termini inglesi erotic grotesque nonsense ovvero produzione dedita all’erotismo, condita in salsa grottesca e con un pizzico di senza senso paragonabile per alcuni aspetti all’horror italiano anni ’70 e ’80, che Kago stesso cita in una delle sue opere.

L’autore ha trovato nel mercato europeo del fumetto, più che in quello giapponese, un terreno fertile in cui porre a dimora la propria arte: diversamente da quanto viene normalmente proposto in Giappone, le tematiche e la narrazione di Kago sono molto più simili a quelle degli autori del vecchio continente, uno su tutti il fumettista spagnolo Miguel Ángel Martín già autore di Brian the Brain e del recente Total Overfuck nonché famoso per la più grande causa italiana relativa alla censura durante la sua collaborazione con la Topolìn Edizioni.

Il nome di Kago arrivò in Italia quando il mercato dei manga nel bel paese stava vivendo anni di florida crescita. Nuove case editrici nacquero grazie a pionieri come Granata Press, Star Comics e Planet Manga.

Fraction

Tuttavia il volume L’Enciclopedia delle Kagate edito da D/Visual nel 2005, primo lavoro del nostro a essere stampato per il mercato italiano, era figlio di una strategia prematura: già solo il nome scelto per l’edizione italiana sembrava fuori luogo e tendeva a far insospettire il fruitore occasionale più che incuriosirlo. Il progetto infatti si arenò al primo volume dei due previsti nella foliazione originale.

Nel frattempo, come abbiamo detto altrove, i gusti dei lettori sono cambiati e il mercato con loro. Sono però dovuti passare quasi dieci anni prima di vedere nuovamente sugli scaffali un volume di Kago. L’occasione l’ha colta la Hikari Edizioni che con l’opera Uno scontro accidentale sulla strada per andare a scuola può portare a un bacio? (premiato a Lucca Comics 2014 con il Gran Guinigi per il miglior “racconto breve” e al Romics 2015 come “Miglior fumetto giapponese”) è diventata la casa editrice di riferimento per le opere del Maestro in Italia. Con un ritmo insospettabilmente veloce, sono stati pubblicati numerosi volumi editi dalla casa torinese:

Fraction

Diari di Massacri

Anamorphosis

Gli strani avvenimenti del feudo di Tengai

Tecniche di assassinio attraverso i secoli

Tutte le opere presentano l’ineguagliabile stile dell’autore che finalmente trova la giusta collocazione nel mercato italiano, tanto che anche una casa storica come la Star Comics ha deciso nel 2016 di pubblicare il fumetto Super conductive Brains Parataxis, differente dagli altri lavori di Kago in quanto più spiccatamente virato verso il racconto di fantascienza seppur siano riconoscibili gli stilemi cari all’autore.

La casa editrice Hollow Press è stata però capace di rappresentare con i volumi Industrial Revolution and World War, Tract e la serie in corso Day of the flying head, la vera essenza di Shintaro Kago: poiché l’autore ha come proprio territorio di origine l’ambiente underground/indipendente, quello fatto di inchiostro e ciclostile, quale miglior identità se non quella di una casa emergente può descrivere al meglio la poetica di chi urla alle regole con la propria arte?

Approfondimento:

Il blog di Shintaro Kago (in giapponese)

Il sito ufficiale (in giapponese)

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