Pancreas: il primo di una serie di organi
Il primo di una (speriamo lunga) serie di divulgazione anatomica, ma anche l’occasione di raccontare storie di malattie e di persone.
Becco Giallo inaugura una nuova serie denominata Graphic Anatomy: i fumetti che raccontano il corpo umano.
L’idea è stata di Alessandro Cucchetti, associato di Chirurgia Generale presso l’Università di Bologna, e Carlo Fabbri, primario di gastroenterologia di Forlì.
La casa editrice padovana è da sempre attenta alle biografie di scienziati e scienziate, e anche alla scienza. Pur essendo più famosa per i titoli legati alla storia e all’attualità sociale e politica.
Stavolta si getta a capofitto in un programma che collabora con Graphic Medicine e, ovviamente, con la sua propaggine italiana, insieme a enti più prettamente medici e collegati strettamente all’oggetto del volume.
Il numero inaugurale ha come protagonista infatti un organo poco conosciuto ma fondamentale, il pancreas.
La struttura è molto interessante.
Una prima parte introduttiva, ad opera di Matteo Farinella, già incontrato su queste pagine in occasione dei suoi fumetti sul cervello, e poi una serie di casi reali di persone che hanno sofferto malattie pancreatiche, di varia entità.
Una storia e un disegnatore per ciascun caso clinico, con attenzione scientifica, ma anche con grande umanità:
I pazienti coinvolti in quest’opera hanno dato l’autorizzazione all’uso dei loro dati per la realizzazione delle storie e l’intero volume è stato validato dal punto di vista medico-scientifico.
Come recita la quarta di copertina, il libro
racconta l’esperienza dei pazienti e dei loro familiari per avvicinare i lettori a temi complessi, spesso sconosciuti o circondati da tabù.
Da una parte la scienza, che ci dice che il pancreas è un organo importantissimo, che ha un ruolo fondamentale nel nostro sistema endocrino, dall’altra la paura della malattia, che spaventa e a volte limita anche la nostra voglia di conoscere.
Nel libro la parte scientifica, insieme a Matteo Farinella, è nelle mani di Ernesto Anderle, che produce tavole anatomiche poco classiche ma leggibilissime.
Le sue tavole sono a chiusura del volume, dopo le storie a fumetti e prima della parte finale, con un viraggio ocra che stacca rispetto al verde delle storie. Le tavole sono caratterizzate da carta con aspetto macchiato, tra finta muffa e macchie di umidità.
Il tratto è quasi schizzato, le didascalie, scritte in corsivo, richiedono un po’ di fatica per la lettura, ma in realtà finiscono con il tenere il lettore attaccato ai dettagli del disegno e dell’anatomia.
Ovviamente la scienza e il linguaggio tecnico non mancano neppure nelle narrazioni, che però sono centrate sulle persone, al punto che il titolo di ciascuna storia è il nome del protagonista/ammalato.
Le vicende sono in ordine crescente di difficoltà, partendo da Karl e dal suo affaticamento dovuto a un regime alimentare poco controllato, per arrivare a Paolo, medico e malato di tumore neuroendocrino del pancreas.
A dividersi la parte a fumetti sono stati Francesco Rossi e Paola Zanghì.
Il primo, peraltro di origini sambenedettesi, proveniente dal collettivo Mammaiuto, lavora con tratto più morbido, quasi schizzato a matita, in cui il verde del viraggio, che caratterizza tutto il libro, si sposa con un tratto grigio e leggero, ricco di ombre.
In questo modo si sottolinea anche il carattere autobiografico del racconto, quasi si trattasse di un discorso grafico indiretto.
Sono gli stessi protagonisti a raccontarsi, e lo fanno in modo pacato, quasi trasparente, con un costante aiuto dei flashback.
Questo non vuol dire che la parte grafica proposta da Rossi non sia significativa, o poco curata, anzi.
Alterna con semplicità e fluidità il racconto delle esperienze dei personaggi con tavole quasi anatomiche, utilizzando anche la stessa anatomia come sfondo di pagine didascaliche, in cui i personaggi interagiscono con la parte scientifica.
Il tutto con delle inquadrature ricche di particolari, di piani di ripresa talvolta inconsueti, ben inseriti in gabbie dinamiche ma che non infastidiscono mai la lettura. Anche se a volte cercano soluzioni particolari e meno ortodosse.
Si pensi a Karl rappresentato sullo schermo di un PC mentre si collega attraverso un software di videoconferenza e parla con l’autore, o analogamente con tutti i lettori del fumetto, ai quali comunque racconta direttamente la storia dalle pagine di carta. Quindi è un bell’incrociarsi di modalità di racconto, innestate una dentro l’altra.
La seconda autrice racconta graficamente tutte le storie in cui ci sono donne protagoniste: ha un tratto che appare sicuramente più deciso, forse talvolta anche più efficace nel raccontare la drammaticità di una malattia o di un malore.
In effetti, mentre Rossi sembra utilizzare le matite senza quasi ripassare i suoi disegni, Zanghì ha un nero decisamente più preciso, e anche i contorni sono meno sfumati.
Anche lei alterna racconto e anatomia, momenti di vita e momenti della malattia.
Lo fa con la medesima delicatezza e schiettezza, con uno stile più vicino al manga, ma ugualmente efficace.
Una bella opera, a cavallo tra la divulgazione della medicina e il racconto di vita di persone che hanno dovuto affrontare serie difficoltà di salute.
Malattie in parte superate, e comunque con cui si è convissuto con la consapevolezza del rischio di morire e con la voglia di mettercela tutta per lottare.
Chissà che questa collana serva anche a farci fare un po’ pace con il dolore e la morte, che nella nostra società sembrano sempre più un tabù?
Restiamo in attesa dei prossimi organi che verranno descritti sulla collana Graphic Anatomy.
Autori: Veronica Moretti, Stefano Ratti, Matteo Farinella, Francesco Rossi, Paola Zanghì, Ernesto Anderle
Titolo: Pancreas. Biografia a fumetti di un organo
Editore: Becco Giallo
Colore o B/N: Colore
Data di pubblicazione: 02/08/2024
Formato e rilegatura: 16.9 x 1.8 x 23.9 cm, brossurato
Pagine: 144
Prezzo: €19.50
ISBN:9788833143378