Comics&Science: il maestro Leoni alle prese con Darwin e Wallace
Il terzo speciale di Comics&Science interamente disegnato da Walter Leoni tratta nientepopodimenoche il tema dell’evoluzione e dell’origine delle specie. Con un mix mediatico niente affatto banale.
Walter Leoni collabora da sempre con Comics&Science, infarcendo ogni numero con le sue vignette, ma ha anche illustrato completamente alcuni speciali, in particolare The Colors Issue e The Sekkei Issue.
Poiché, come dice il proverbio, non c’è due senza tre, ecco un altro speciale a opera del Maestro (perché tutte queste riverenze? Beh, ascoltate l’intervista all’autore durante Lucca 2024 su Radio Incredibile!).
Stavolta l’argomento è l’Evoluzione.
Argomento complicato perché uno degli obiettivi principali dei negazionisti della scienza, al punto che alcuni Stati americani ultraconservatori hanno stabilito di esporlo nelle scuole come una delle ipotesi possibili, insieme al Creazionismo.
Che alcuni concetti e processi scientifici non siano semplici da spiegare e da capire è importante, ma dovremmo imparare a fidarci un po’ di più del Metodo.
Una teoria scientifica rimane una teoria, ma non sono tutte uguali, e certamente l’evoluzione darwiniana è stata un punto di partenza importante e i suoi sviluppi sono la miglior teoria scientifica sull’evoluzione che abbiamo in questo momento.
Tra l’altro, tra i credits del musical sull’origine delle specie compare Alfred Russell Wallace, molto meno famoso di Charles Robert Darwin ma che, come accade stranamente spesso nella storia della scienza, sviluppò una teoria molto simile, in modo indipendente e nello stesso periodo.
Con la collaborazione della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica e delle Università di Bologna e Ferrara nasce un’opera non facile, perché è la trasposizione con matite e fumetti di uno spettacolo teatrale complesso come un musical.
Oddio, visto l’autore c’è da aspettarsi un musical nazional-popolare, e infatti i pezzi vanno da Elio e le Storie Tese a Gianni Morandi, da Vasco Rossi a Nilla Pizzi, con netta prevalenza del Giannone nazionale.
E come nelle migliori famiglie, il protagonista è scritturato solo perché è il cugino del regista, ed è a cavallo tra i Sapiens e i Neanderthal, perché una delle cose interessanti dell’evoluzione è anche che i filoni possono proseguire in parallelo: infatti i cugini sono numerosissimi.
Proprio nei giorni in cui 165 anni fa vedeva la luce l’opera di Darwin, Leoni ne ha fatto un fumetto musical-popolare, ma comunque ricco di spunti legati all’evoluzione: dagli scomodissimi palchi delle alci, senza i quali però i maschi non avrebbero nessuna attrattiva per le femmine, al panda, che è enorme e si nutre di un solo tipo di germoglio ma è l’unico a essere presente in tutti i finali.
Tutte caratteristiche sono elencate in uno degli articoli a corredo, quello di Marco Passamonti e Federico Plazzi dell’Università di Bologna.
Come scrivono loro, l’evoluzione, se la conosci, ti stupisce lo stesso, perché le regole, che Darwin e Wallace avevano già intuito, sono complesse e talvolta poco visibili; per questo continuiamo a studiare, come in tutti gli altri campi della scienza.
Le citazioni evoluzionistiche all’interno del fumetto sono numerosissime (ovviamente i due biologi non le svelano tutte, e neanche noi lo faremo, visto che qualcuna ci sarà certamente sfuggita, ma è un motivo ulteriore per rileggere il divertentissimo fumetto di Walter Leoni e per documentarsi seriamente sulla Teoria dell’evoluzione).
Se poi ci vogliamo concentrare sulla specie umana, beh, nonostante siamo arrivati “tardi” non c’è dubbio che siamo quelli che più vogliono essere protagonisti, anche a discapito di tutti gli altri.
E siamo anche quelli la cui storia evolutiva sembra essere meno evidente: perché proprio noi tra tutti gli ominidi?
Il dubbio resta, visto il Sapiens protagonista dello spettacolo: egocentrico, ignorante, saccente e votato all’aspetto fisico.
Quindi qual è stato il problema? Dov’è l’anello mancante?
Vale la pena cercarlo oppure è solo un dettaglio?
Nell’articolo che chiude la rivista, l’antropologa (sempre dell’Università di Bologna) Maria Giovanna Belcastro ci dà un’idea di quanto sappiamo finora su di noi, da dove veniamo, delle cose di cui siamo (sempre ragionevolmente e non assolutamente) sicuri e delle falle che ancora dobbiamo riempire.
Andando oltre l’uomo, nella storia a fumetti l’evoluzione sembra ripartire in base alle condizioni di contorno ogni volta che riparte la prova del musical, con Maude (che io ho interpretato come la personificazione della Natura: di colore, procace e con una corona di fiori in testa, per fortuna molto diversa dalla versione di Bonolis) che non si ferma davanti a nulla. E ogni volta il finale porta a interpreti diversi (tranne il Panda, appunto).
Perché ogni volta sono diverse le condizioni, che favoriscono alcuni aspetti evolutivi invece di altri.
Le 18 pagine di fumetto devono condensare una storia per cui ce ne vorrebbero forse molte di più, per cui la nostra necessità di riempire gli spazi bianchi è messa a dura prova, soprattutto perché non riusciamo a farlo (almeno io) in modo sufficientemente divertente, considerando la ridda di battute e le innumerevoli citazioni di testo e grafiche di un vignettista come Leoni.
Citazioni legate non solo alla parte scientifica ma anche ai fumetti stessi (indovinate chi è l’idraulico che cerca di porre rimedio ai problemi di acqua e di temperatura interni al teatro?).
Ma fa parte del ritmo comico. L’intervento di Maude infatti imprime una accelerazione decisa alle prove dello spettacolo e quindi della stessa storia.
Prima e dopo, emergono tutti i dubbi di Darwin e dei suoi protagonisti.
Soprattutto Darwin, timoroso e attento a che le prove scientifiche da lui trovate passassero il più possibile sotto silenzio per evitare accuse di blasfemia: infatti prima si fece un sacco di remore per portare a termine l’opera da pubblicare, e poi cercò di abbassare i toni delle polemiche che si scatenarono.
Dal punto di vista tecnico, tutte le pagine sono divise in tre strisce, senza eccezioni. Forse non c’era spazio per una splash page che si sarebbe infilata proprio dove il ritmo delle prove (e quindi dello studio delle possibilità evolutive) era più intenso.
Però ci pensano i colori che distinguono le singole vignette a sottolineare i passaggi, dilatando, insieme ai testi dei brani musicali, la lettura e lasciando, come si diceva, al lettore la possibilità di cogliere le numerose citazioni nella chorus line finale di ciascuna prova.
Tutto per arrivare alla specie umana.
Ma chissà se ci saremo anche noi (con il panda) nel gran finale…
Titolo:Comics&Science – The Evolution Issue
Editore:CNR edizioni
Colore o B/N: Colore
Data di pubblicazione: 10/2024
Formato e rilegatura: 17×24 cm, spillato
Pagine: 32
Prezzo: Numero speciale fuori commercio
ISBN: 9788880806660