Comics&Science: The Babbage Issue – Protoinformatica e algoritmi
Con leggero ritardo raccontiamo di un’altra eccellenza della Scienza che quasi solo i fumetti ricordano.
Charles Babbage è stato un proto-informatico, perché pensava alla costruzione di una macchina calcolatrice fin dagli anni ’20 del XIX secolo.
È stato sicuramente una figura interessante, che ha lavorato tutta la vita su alcune macchine, e ha incrociato la sua vita con Ada Lovelace, figlia del poeta Lord Byron e nota come “inventrice” del primo vero algoritmo pensato per una macchina.
La storia dei due è stata anche protagonista di un graphic novel, ad opera di Sidney Padua, autrice canadese, nominato all’Eisner Award nel 2016 e battuto da Ruins di Peter Kuper.
La storia di Babbage e della sua macchina, i legami con Ada Lovelace, hanno creato intorno a questa storia un vero alone di mistero, a volte non lontano dal sensazionalismo pseudoscientifico che circonda figure che sono assurte a livelli mitologici, come Nikola Tesla.
E bisogna dire che di questo tipo di mysteri Alfredo Castelli se ne intende non poco…
Così non deve essere stato difficile per lui forzare un po’ la mano alla storia, mescolandola con le voci e le più o meno realistiche interferenze (è proprio il caso di dirlo) aliene, creando 20 tavole che starebbero benissimo in un volume del BVZM.
Trovando poi nella matita di Gabriele Peddes un ottimo riferimento grafico.
Così la storia a fumetti che maggiormente caratterizza questo numero di Comics&Science (che recensiamo con colpevole ritardo, dovuto alla nostra fumetteria preferita 🙂 ) lascia un po’ l’amaro in bocca perché è… troppo corta e troppo intrigante per finire in poche tavole (meno di un quarto dei più piccoli mensili Bonelli…)
Ma ci sono tanti aspetti che rendono ulteriormente appetibile questo numero del magazine pubblicato dal CNR.
Oltre a Babbage, Davide La Rosa ci presenta uno dei fisici divulgatori in Italia, quel Paco Lanciano ormai arcinoto al pubblico delle trasmissioni di Piero Angela, che, con il suo fagiano crononauta ci racconta in 10 vignette la storia di Alan Turing, un altro che con le macchine per il calcolo ha avuto non poco a che fare.
Sicuramente un merito del semestrale che ha avuto origine dall’omonima sezione di Lucca Comics è quello, ogni volta, di presentare non solo le relazioni tra scienziati e fumettisti, ma anche delle belle realtà di scienza e di divulgazione di cui il nostro paese dovrebbe andare fiero e che invece sono del tutto sconosciute.
Stavolta si tratta dell’Università di Pisa e della sua storia legata al calcolo e alle macchine elettroniche. Se è vero che a Pisa c’è stato il primo collegamento Internet in Italia, oltre trent’anni fa. Se è vero che a Pisa da oltre 50 anni il CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico), oggi confluito nell’Istituto di scienza e tecnologia dell’informazione, si occupa di calcolo e di macchine che lo facilitano. Se è vero che a Pisa si trova un interessante Museo degli Strumenti per il Calcolo, che fa da sfondo alla nostra storia.
E Babbage e Turing sono l’occasione di ripercorrere la storia del calcolo numerico, a partire dalle calcolatrici (umane), fino alle macchine meccaniche sempre più complesse (per scoprire ad esempio che Enigma non è stata l’unica e la più potente macchina usata nella seconda guerra mondiale).
Storia nella quale l’Italia ancora una volta ha avuto una parte non secondaria.
Ancora una volta Andrea Plazzi e Roberto Natalini colpiscono nel segno. Speriamo che la serializzazione di Comics&Science sia finalmente realtà, perché per gli appassionati di scienza è un modo divertente di approfondire gli argomenti, ed è un modo efficace di appassionare alla scienza gli amanti della Nona Arte.