La Rosa Bianca – Studenti contro Hitler: una storia, nella Storia, da riscoprire
La storia della Rosa Bianca, il gruppo di studenti che sfidò il Nazismo a Monaco di Baviera con la sola forza delle idee. E che pagò con la vita.
IPL è un marchio collegato alla Diocesi di Milano, che si è dotata di una struttura editoriale dal nome ITL Libri. Il catalogo completo comprende diverse opere illustrate e alcuni albi a fumetti, tutti ovviamente collegati a una visione cattolica della vita, ma che possono dare anche contributi storici molto interessanti. Come questo.
La Rosa Bianca – Studenti contro Hitler è stato scritto da Jean-Francois Vivier, autore di diversi volumi e biografie a fumetti, tra cui anche quella di Massimiliano Kolbe, e illustrato a quattro mani da Beniamino Delvecchio (Astorina, Bonelli, Star Comics) e Francesco Rizzato (Bonelli, Fumetti per fede, ElleDiCi), con i colori di Luc Pedrirset e Christian Lerolle e la traduzione di Clara Ferrario.
Una narrazione che compare a quasi un secolo di distanza dai fatti accaduti, proprio perché la storia di oggi sembra dimostrare che non abbiamo imparato nulla.
In questo volume di grandi dimensioni, gli autori raccontano infatti con dovizia di particolari le basi intellettuali e morali da cui è partita l’esperienza de La Rosa Bianca, il gruppo antinazista di Sophie e Hans Scholl e dei loro amici. Nelle prime pagine dell’opera, attraverso un dialogo fra i due fratelli, vengono citati tutti quelli che hanno ispirato il loro pensiero e le loro azioni: da Carl Muth a Theodor Haecker, da Sant’Agostino a Clemens Von Galen, fino a Kurt Huber, sottolineando come il pensiero cristiano sia lontano dagli ideali nazisti:
Tutto non era altro che violenza ed esaltazione della forza. Io mi sentivo completamente in disaccordo.
Emerge chiaro nel racconto la necessità di opporsi prima di tutto a una forma di pensiero, a una idea di umanità e di comunità che nulla hanno a che fare con quella solidale e cristiana. Da qui emerge poi la decisione reale di opporsi a una cultura della morte, con tutte le necessità pratiche: dalla scrittura dei volantini, alla loro distribuzione.
Il testo è ricchissimo di citazioni dirette dalle pubblicazioni del gruppo:
Un dibattito intellettuale con il nazionalsocialismo non è possibile, perché esso è anti-intellettuale.
La storia prosegue tra vita quotidiana e opposizione al regime, con citazioni precise. Emergono anche le fratture, dovute a diverse posizioni personali e politiche. Questo aspetto sottolinea anche l’attenzione fortemente storica e poco agiografica del volume, la necessità di mostrare anche le difficoltà e non solo l’eroismo, e anche come il popolo tedesco fosse in realtà per la maggior parte accecato dalla propaganda nazista.
La narrazione tutta sottolinea infatti, ancora una volta, la cecità e la crudeltà delle istituzioni naziste e, dunque, di tutte le dittature della storia. Le idee e la volontà del gruppo de La Rosa Bianca non erano anti-patriottiche ma, come emerge spesso anche nelle lettere scritte alla famiglia prima delle esecuzioni, sono improntate a un ideale più alto di patria, non solo tedesca ma anche universale.
In altri passaggi l’eroismo, la generosità, anche con un po’ di retorica, emergono molto più forti.
La grafica è molto didascalica e chiara, con poche fughe in avanti, o effetti grafici ricercati. Lo scopo del volume è raccontare la storia e i personaggi. La ricerca è molto più nella precisione storica di ritratti, ambientazioni ed eventi, e molto meno nella parte grafica fine a sé stessa.
In effetti i contenuti delle vignette e la stessa gabbia sono al servizio totale del racconto. L’unica libertà che si prendono i disegnatori è quella di sovrapporre talvolta le vignette, di dettare il ritmo a volte uscendo dallo schema classico con una splash page o con delle vignette orizzontali a tutta pagina.
Non viene lasciata nessuna concessione a inutili crudeltà o visioni pruriginose; anche le esecuzioni sono lasciate intendere, non mostrate esplicitamente. D’altra parte lo scopo è quello di sottolineare le motivazioni e l’altissima moralità dei protagonisti, non è necessario mostrare il sangue o la violenza con cui sono stati uccisi: è sufficiente la cecità stupida di chi segue un “ideale” senza chiedersi con troppa attenzione dove questo conduca l’umanità.
Un volume interessante, che racconta una storia non così famosa, che sottolinea dei valori di generosità, coerenza e coraggio che anche nel mondo di oggi, specie in questo momento, vanno necessariamente riaffermati.
Questo viene fatto con attenzione storica, e dando uno spessore morale davvero enorme, quasi inumano, ai protagonisti. O forse il fatto è che non siamo più abituati a un rigore e a una capacità di opporsi al potere così radicate, e forse è proprio per questo che raccontare in qualsiasi modo queste storie diventa indispensabile.
Titolo: La Rosa Bianca – Studenti contro Hitler
Autori: Jean-Francois Vivier, Beniamino Delvecchio, Francesco Rizzato
Editore: ITL Edizioni
Pagine: 48 pagine
Volume: cartonato, colore, 24×32 cm
Anno di pubblicazione: 2024
Prezzo: € 17,00
ISBN 978-88-7836518-6