La Rinascita degli Eroi DC

Inutile nascondersi: la Dc, nelle vendite, annaspa. Tutti quelli che seguono l’andamento del mercato statunitense ne sono consapevoli (QUI i dati delle vendite di aprile a titolo di esempio), e da qualche mese è arrivata la conferma della tanto attesa mossa per rilanciare marchi, vendite e personaggi.
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Il Rebirth è arrivato, nel mese di giugno, con nuove serie e nuovi (o vecchi) status quo: la DC è tornata alle radici dei suoi personaggi, abbandonando, almeno per il momento, la parte di sperimentazione partita col DCYOU.

Rebirth segna un ritorno ad atmosfere più familiari, con meno isteria di quella presente nel New52. Vi è una pacatezza di fondo nel rivedere vecchie amicizie e vecchi amori, che avevamo perduto in questi cinque anni nel “nuovo mondo”.
Ma la Rinascita non deve per forza nascondere una ripartenza da zero.
Tutto ciò che di buono è stato fatto negli anni passati è stato tenuto, modificando, ovviamente, ciò che non ha convinto il pubblico.
Ciò significa che questa operazione va, di fatto, a piazzarsi in una trama di eventi molto più grande, cominciata con Crisi sulle Terre Infinite. Tutta la continuity era già stata infatti ripresa in Convergence, l’anno scorso, facendo intuire quale sarebbe stato il passo successivo.
Il tutto è stato coordinato da Geoff Johns (scrittore di DC Universe Rebirth), attuale architetto dell’Universo DC, che fa emergere l’amore che ha per questi personaggi da ogni singola vignetta o dialogo.

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ATTENZIONE, DA QUI IN POI CI SONO PICCOLI SPOILER!

Ma come sono cambiati i personaggi?

superman1Abbiamo detto che tutto è All-New all-The-same (parafrasando i brand Marvel), ma cosa significa?
La cosa più importante è che Superman è tornato. Il vero Superman, che ora è sposato (con Lois), e ha un figlio (Jon). In realtà questa è una non-notizia, per chi segue le avventure Superman e il sopracitato Convergence.

Il rapporto padre-figlio viene sviscerato nei primi numeri di Superman, scritti da Peter Tomasi e disegnati da Patrick Gleason (mentre scrivo, siamo alla seconda uscita). Tomasi è bravo a non farci dare nulla per scontato. Ci sono le incomprensioni, come in ogni confronto generazionale che si rispetti, ma soprattutto c’è la paura di un bambino nel vedere un padre amorevole togliere la camicia da contadino, indossare un costume con una “S” e diventare un semidio.

Il mondo di Batman invece non è cambiato poi di molto. È in effetti il supereroe in DC che vende di più, e si sa, squadra vincente non si cambia. Nei nuovi numeri di Batman, scritti da Tom King, lo vediamo affrontare due supereroi autodefinitisi paladini di Gotham. Cosa accadrebbe se un metaumano con i poteri di Superman andasse a vivere nella città dalla perenne notte dell’Uomo pipistrello? Questo primo storyarc sembra voler rispondere alla domanda, anche se devo dire che i primi due numeri non mi hanno particolarmente impressionato. Staremo a vedere.

Detective Comics 01
Paradossalmente, la serie che più mi ha convinto sul Pipistrello è quella in cui lui è relegato, almeno nei primi numeri, ad una parte secondaria. Detective Comics di James Tynion IV (a cui non avrei dato due soldi), è una serie che mostra la Bat-family unita (con l’aggiunta di un redento Clayface), combattere contro un misterioso esercito.

Wonder-Woman-Rebirth-1La Trinità DC nelle uscite del mese è completata dalla Wonder Woman di Greck Rucka (serie attesissima, dopo le nefandezze dei coniugi Finch).
Diana, in queste prime pagine affronta il suo passato editoriale. Letteralmente. Sente la sua vita sfuggirgli tra le dita e non se ne capacita. Ma è una guerriera amazzone, e conosce più di un modo per giungere alla verità. Devo dire che questa serie parte con il piede giusto, anche se il comparto grafico non è sempre all’altezza dei testi. Una storia del genere, che mi ha ricordato molto i drammi dello Psicopirata del post-Crisi (l’unico a ricordarsi del mondo pre-reboot), anche se con le dovute differenze a volte anche molto marcate, mi spinge molto a proseguire nella lettura.

Infine, menzione d’onore va a Green Arrow di Benjamin Percy e Otto Schmidt. Basterebbero i disegni del buon Otto per giustificare l’acquisto della testata, ma a questi vanno aggiunte due cose: la prima è il ritorno del vigilante del popolo (praticamente scomparso nell’Oliver Queen del New52), e la seconda è la riformata coppia Green Arrow/ Black Canary. E se ve lo state chiedendo, sì, se ne sentiva il bisogno.
Green-Arrow-1-

Questa prima rassegna tra le serie meritevoli di una lettura (o, perché no, anche più di una), termina qui. Le serie che per ora ho evitato di menzionare (Flash, su tutte), arriveranno quando gli autori scopriranno le loro carte.
Quindi, non resta che attendere fiduciosi la fine di questo primo mese targato Rebirth.

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