Aqualung – Un noir tra fantascienza e mito
A largo della baia di Cold Cove, sotto la superficie dell’acqua, si nascondono strane creature e la gente del posto sparisce nel nulla. Un noir tra fantascienza e mito per i tipi Bao Publishing.
Wilder è un etichetta indipendente di fumetti online, fondata da Jacopo Paliaga e French Carlomagno. Al momento Wilder presenta quattro serie differenti : Australia, Elliot, Black Rock e Il cuore della città, alle quali si aggiungono Aqualung e Vivi e vegeta, i cui nuovi capitoli vengono prima pubblicati sui rispettivi siti web. Le serie hanno cadenza mensile, quindi ogni martedì, a rotazione, viene pubblicato un nuovo capitolo.
Aqualung nasce come webcomic nel 2015. Serializzata su coldcove.com, poi pubblicata da Bao Publishing, l’opera a fumetti è firmata da Jacopo Paliaga (testi) e French Carlomagno (disegni).
Ma conosciamoli meglio.
Jacopo Paliaga nasce a Trieste nel 1990. Dopo il diploma in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, mette in cantiere alcuni progetti che vedranno la luce nel 2015. Uno di questi è Aqualung. Scrive assieme a Francesco Matteuzzi un racconto per il ventennale de L’Insonne, pubblicato a Lucca 2014. Ha collaborato a una miniserie a colori con Federico Vicentini e Luca Zavattini, e a una folle graphic novel ideata con Alessandra De Santis. Oltre ad Aqualung, s’intende. Per il resto, è Maestro e Tecnico Federale di sci alpino. Vive con un cane di circa 5 o 6 kg.
French Carlomagno è un illustratore e fumettista nato a Torino nel 1986. Il suo interesse per l’arte nasce con lui. Frequenta il Liceo artistico e successivamente il corso di illustrazione presso lo IED di Torino, dove mantiene per tutta la durata del corso la borsa di studio. Nel 2009 inizia a lavorare sia come illustratore che nel campo della pubblicità, lavorando al fianco di Michelangelo Rossino come postproduttore per progetti con Maserati e Alfa Romeo. Nel 2011 lavora con Mayes C. Rubeo (costumista tra gli altri di Apocalypto e Avatar), come illustratore e character designer al film World War Zombie di Paramount Pictures e visualizer presso Armando Testa dal 2011. Attualmente è illustratore freelance.
Dopo il loro esordio con la commedia sentimentale Come quando eravamo piccoli, i due autori stavolta si cimentano con un action fantascientifico da cui trapela la crescita professionale dei suoi autori, ancora in erba, difatti tra la prima e la seconda stagione si notano miglioramenti nello stile. Le inquadrature sono sempre più cinematografiche tanto da rendere quasi vive le immagini, e i personaggi divengono più espressivi con pose più plastiche.
Leggendo ho avuto l’impressione di seguire una serie TV a fumetti.
Inizialmente al lettore non ha ben chiara la situazione ma i colpi di scena invogliano a leggere freneticamente capitolo dopo capitolo, snocciolando una trama dal ritmo veloce e incalzante.
A largo della baia di Cold Cove, sotto la superficie dell’acqua, si nascondono strane creature e la gente del posto sparisce nel nulla. Questi strani eventi però sembrano lontani dalla quotidianità di Tessa, Holly Greenberg e suo padre Andy, troppo presi dai loro problemi. Holly è una teenager ostica ma speciale, perché riesce a rimanere in apnea molto più a lungo di un uomo comune, grazie a un dispositivo sperimentale, chiamato Aqualung, che il padre gli ha innestato nel petto. In una placida sera al Fish Dish, in compagnia della sua nuova fiamma Tessa, Andy rivede il suo miglior amico Philip King, scomparso cinque anni prima e creduto morto. Poco tempo dopo Andy viene rapito da una creatura anfibia che lo trascina sott’acqua a largo della baia. Holly è disperata ma viene incoraggiata da Philip che sembra sapere troppe cose che in tanti ignorano.
Bellissime le tavole dai colori prevalentemente sui toni del blu come il mare.
Spiega Jacopo Pagliaga in un’intervista:
Al di là del thriller, sotto le vesti sovrannaturali e fantascientifiche, Aqualung è una storia di accettazione, della vita e di tutte quelle cose che avremmo voluto fossero diverse ma che invece non lo sono. Racconta di Holly che deve ritrovare il padre, scomparso nelle profondità marine, ma anche di Holly che deve imparare a fidarsi di chi gli sta accanto, o di Holly che da sempre è costretta a dover crescere troppo in fretta. C’è un sacco di roba, sotto la superficie. Tanto che il vero cuore di Aqualung potrebbe tranquillamente essere lo stesso di una commedia sentimentale (parecchio pop).
Quest’opera a fumetti ricorda un film del 1966 di Terence Ford e Hajime Sato, intitolato I mostri della città sommersa, in cui due giornalisti sono alla ricerca di una figura misteriosa avvistata durante un’esercitazione militare nelle acque a largo del Giappone. Ken Abe e Jenny Gleason, questi i nomi dei due giornalisti, si imbattono in un gruppo di uomini pesce che li conducono in un laboratorio subacqueo dove incontrano un noto biologo che li ha creati con intenti criminosi. Anche Aqualung riprende la figura del Gill-Man, un ibrido metà pesce e metà uomo, reso celebre al cinema dal regista Jack Arnold nel film Il mostro della Laguna Nera (1954). Non solo, l’opera accenna il Leviatano, che nella mitologia fenicia rappresenta l’animale del caos primitivo, più volte menzionato nella Bibbia.
La pubblicazione settimanale di Aqualung si alterna con un’altra serie, Journey Into Pseudoscience. Per il momento le due serie hanno in comune l’ambientazione, Cold Cove. Questo è chiaro. I due filoni si riveleranno essere sempre più connessi tra loro, poiché ciò che avviene a Holly e a gli altri personaggi è molto influenzato da una verità nascosta anni addietro. Inoltre, la storia si espande anche in senso orizzontale, accompagnando con diverse trame secondarie quella principale, esattamente come viene fatto in molte serie TV. A Paliaga piace molto giocare con la sua storia e con il lettore. Nel corso della narrazione verranno svelati molti misteri le cui tracce si nascondono nei dettagli di vignette-chiave.
Mistero, azione, sentimenti, fantascienza, superpoteri. Che volete di più?!
Come per un buon film, munitevi di caldi e burrosi pop-corn e buona lettura.