La falesia – Debaye racconta l’adolescenza difficile

La falesia è un libro a fumetti di Manon Debaye edito in Italia da Logos Edizioni e tradotto da Fabio Regattin.

Debay, classe 1993, illustratrice e fumettista francese, ha pubblicato diversi libri illustrati in patria e collaborato con numerose riviste. In questo La falesia, il suo primo fumetto, ci racconta la storia di due ragazzine, Astrid e Charlie, alle prese con la scuola e l’adolescenza.

Le due si incontrano tutti i pomeriggi alla falesia e stringono un patto di sangue, il giorno in cui Charlie compirà tredici anni si lanceranno dalla falesia mettendo fine alle loro vite.

Charlie è quella che un tempo sarebbe stata definita maschiaccio, è una tosta, strana, sempre pronta a menare le mani e a farsi rispettare. Ha una mamma single che cambia continuamente partner e che sembra smarrita di fronte al comportamento della figlia. Non ha amici, a scuola frequenta solo un gruppetto di ragazzini violenti con cui fa risse e bullizza i compagni.

Astrid è la vittima di questo bullismo, è una ragazzina dolce e bionda, solitaria, sognatrice. Scrive un romanzo, forse un diario, che custodisce gelosamente e in cui si rifugia.

Che cosa hanno in comune le due protagoniste di questo libro? La falesia e la voglia di morire. Un luogo reale che diventa immaginario e ideale. Un posto dove si potrà portare a compimento il loro progetto che finalmente le libererà dal dolore dell’adolescenza. Perché niente è più cattivo e crudele di quel periodo, ogni adolescenza coincide con la guerra cantavano i Tre allegri ragazzi morti ed è proprio così per Charlie e Astrid. Una guerra combattuta ogni giorno a scuola per sopravvivere alle angherie, ai soprusi, al male di vivere di chi non riesce a incasellarsi. I wish that I could be like the cool kids, ‘cause all the cool kids, they seem to fit in sono i versi di una canzoncina innocente di una band marginale come gli Echosmith che però descrive bene il disagio di una generazione e di quelli che non riescono a stare al passo con i propri contemporanei. Allora ecco che l’idea del sacrificio, del suicidio, che si concretizza nelle loro menti, due kamikaze, pronte a farsi esplodere per la causa. Morire insieme è la cosa migliore che possano fare. To die by your side is such a heavenly way to die (There Is a Light That Never Goes Out, The Smiths, 1986).

Charlie non sa ancora chi è, sta facendo i conti col suo corpo, con i suoi desideri e con le sue pulsioni. La sua insicurezza si trasforma in violenza, vorrebbe eliminare fisicamente tutti quelli che le si parano di fronte, farli esplodere e non potendo farlo, decide di eliminare sé stessa.

Astrid si affida a Charlie, le mette in mano la propria vita, incapace di decidere, in un mondo che l’ha relegata a personaggio marginale.

«Morirai perché non piaci a nessuno», grida Charlie ad Astrid sul ciglio della Falesia. L’ansia di non soddisfare le aspettative dei genitori si scontrano con la cruda realtà delle aule scolastiche, dove, se sei brava, sei un bersaglio, se vesti male, sei un bersaglio, se scrivi sul tuo diario, sei un bersaglio. Nessuno può accettare di vivere una vita da bersaglio, perciò meglio la morte.

Se le due salteranno dalla falesia non ve lo dirò, perché questo è un romanzo grafico che vale la pena di leggere. Classico e al contempo nuovo, doloroso e pieno di speranza, racconta l’adolescenza, terribile e crudele.

Debaye ha una mano incredibilmente dolce che tratteggia due ragazzine tormentate con cui è impossibile non empatizzare. Perché da una parte o dall’altra, quel periodo lì lo abbiamo vissuto tutti e tutti sappiamo quanto sia dura affrontarlo.

Il disegno di Debaye è fatto di matite colorate e segni elementari che a primo impatto sembrano quasi inappropriati a un racconto simile, ma che pian piano ti conquistano per chiarezza e semplicità. Perché da un disegno simile ti aspetteresti storie tradizionali, edulcorate, da libro di catechismo e non vicende che ti colpiscono forte allo stomaco.

Bello il finale aperto, squisitamente francese, in cui Charlie guarda il lettore quasi fosse l’Antoine Doinel di Truffaut de I 400 colpi. Uno sguardo malinconico e serio, drammatico ma privo di retorica. Come questo fumetto.


Manon Debaye
La falesia
Logos Edizioni, 2022
160 pagg., colore, brossura, €24.00
ISBN: 978-88-576-1189-1

Andrea Cozzoni

Andrea Cozzoni si mette gli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero.

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