Hell’s Paradise: Jigokuraku – Un racconto d’armi e di eroi

“Inferno del paradiso”, un racconto dinamico e travolgente per scoprire cosa si nasconde nell’apparente Nirvana sceso in terra e le emozioni dello shinobi dai capelli bianchi.

Hell’s Paradise è una recente serie manga, nata nel 2018 in Giappone, arrivata in Italia nel 2019 e conclusasi nel 2021, composta da 13 volumi. È scritta e illustrata da Yūji Kaku ed edita in Italia da J-Pop.

Nel lontano Giappone feudale, Gabimaru è lo shinobi più forte di Iwagakure, addestrato sin dalla nascita per uccidere: viene soprannominato “Gabimaru l’arido”, sia per la sua spietatezza che per la sua mancanza di emozioni.

Il manga ha inizio proprio nel momento in cui Gabimaru sta per essere giustiziato per un motivo che non ci è dato sapere, ma nell’attimo dell’esecuzione i boia non riescono a scalfire la sua pelle, dura come l’acciaio. Viene allora chiamata una donna appartenente al clan dei tagliateste: Sagiri Yamada Asaemon, tra i pochi capaci di uccidere Gabimaru. Sagiri però, prima di procedere con l’esecuzione, gli porge alcune domande riguardanti la sua condanna e capisce che Gabimaru non merita di morire.

Lo shōgun, nel frattempo, raduna i criminali più pericolosi del Giappone e propone loro un accordo: li avrebbe assolti dalle loro condanne se fossero tornati, accompagnati da un giustiziere Asaemon, da una spedizione verso l’isola da cui nessuno ha mai fatto ritorno. Gabimaru accetta la sfida pur di scagionarsi e parte per la spedizione con Sagiri.

Inizia un viaggio pieno di pericoli che permetterà al protagonista di conoscere sé stesso e di riappropriarsi delle proprie emozioni, grazie anche all’aiuto di Sagiri.

Kaku ci racconta una classica storia di samurai con una prospettiva originale creando un protagonista, Gabimaru, complesso e sfaccettato, pieno di paure e fantasmi che si dissolveranno durante il lungo viaggio. L’autore ci spinge a immedesimarci con Gabimaru e ci fa rivivere le sue stesse emozioni (o la mancanza di esse) pagina dopo pagina.

Hell’s Paradise non è solo un racconto d’armi e di eroi, ma un profondo spaccato psicologico dei protagonisti, feroci combattenti dai fragili stati emotivi.

Il personaggio di Sagiri è una controparte perfetta di Gabimaru, tanto privo di emozioni lui, quanto emotiva e sensibile lei. I due si aiuteranno, più o meno consapevolmente, nel doloroso percorso di trasformazione e conoscenza del proprio io.

La scrittura del fumetto piena di flashback e colpi di scena è avvincente e lascia col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Una lettura scorrevole che predilige l’azione e i magnifici combattimenti all’ultimo sangue. Lo stile di Yūji Kaku, come nella sua prima opera Fantasma edita in Italia da Goen Edizioni, è unico e personale.

Le tavole ricche e abbondanti di particolari riempiono gli occhi del lettore. La sua matita descrive con naturalismo l’orrore del combattimento, spesso contrapposto alla bellezza della natura. Le pagine
abbondano di sangue e decapitazioni e nel contempo di delicati fiori e paesaggi boschivi. Debitore forse dello stile di Tatsuki Fujimoto, autore del seguitissimo Chainsaw Man, di cui è stato assistente per diverso tempo. In attesa dell’uscita in Italia del nuovo lavoro di Kaku, Ayashimon, Hell’s Paradise è una serie a fumetti assolutamente da recuperare e da leggere, non deluderà tutti i fan degli shōnen manga.

Davide Perruolo


Yūji Kaku
Hell’s Paradise – Jigokuraku, volume 1
J-Pop, 2019
192 pagg., bn,  €5.90
ISBN: 978-88-349-0061-1

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