Gli esuberati, l’affascinante graphic novel di Pennac e Tardi

Un ironico e divertente spaccato della nostra realtà in un racconto in cui si incrociano tanti generi e tantissimi personaggi, che incantano e fanno riflettere sullo sfondo di Parigi. Dalla mente di Daniel Pennac e dalla mano di Tardi, per Feltrinelli Comics.

esuberatiCover_DFGli esuberati edito da Feltrinelli Comics si presenta ricco di buone prospettive: scritto dal noto autore Daniel Pennac e disegnato dall’ugualmente noto fumettista Tardi, con una vivace e affollata copertina dal gusto vagamente vintage, con la testa della tigre a fare da sfondo.

Leggendolo, questo graphic novel (Spoiler Alert!) non delude assolutamente le aspettative: c’è praticamente tutto e raccontato molto bene.

Parliamone, dunque: ma bisogna raccontare di chi sia Daniel Pennac? Beh, possiamo ricordare che questa non è la prima sceneggiatura per fumetti che firma e che la sua scrittura è spesso votata al benessere e la sana crescita intellettuale dei suoi lettori, essendo anche un insegnante. Tardi è il creatore dell’”adorabile” Adèle Blanc-Sec e con i suoi disegni estremamente ironici e incisivi ha dato colore ai personaggi dei romanzi di Léo Malet.

Teoricamente tutto questo poteva essere anche un favoloso disastro, in quanto a volte due grandi nomi non fanno per forza una cosa buona, ma davvero non è questo il caso. La storia, corale, vede avvicendarsi situazioni tra loro apparentemente scollegate: un poliziotto distratto dalla sua storia romantica che rischia il licenziamento, uno Zoo intorno a cui ruotano le storie di tante persone tra cui un pittore, una guida e, all’improvviso, un disoccupato che si rinchiude in una gabbia per protesta contro la società disumana. E, non da meno, una fiabesca Parigi a fare da sfondo e da filo conduttore.esuberati01_DF

Come vedete, troviamo il dramma personale, la storia d’amore, la denuncia sociale, tigri e scimmie ma anche inaspettatamente, un suicidio, o un omicidio, chissà, che porta tutte queste sottotrame a incrociarsi e a evolvere in maniera non scontata, con un sottofondo scanzonato e un bel ritmo che non presenta momenti deboli, verso un finale divertente e dal sapore vagamente amaro.

Perché pur sempre di una storia ambientata nel nostro tempo e con tutte le brutture che questo tempo fa vivere, violenza, morte e ingiustizia, si tratta.

Il lettore in questo racconto passa in punta di piedi, osserva, sorride, a volte sogghigna, a volte riflette, e si trova a cercare insieme ai protagonisti la soluzione del mistero finale.

I personaggi sono caratterizzati molto bene, bastano poche battute suggerite dal loro autore per identificarli, senza bisogno di altre presentazioni, e bastano poche linee del pennino e dei colori di Tardi per imprimere fisionomie eterogenee ed espressioni molto personali e godibili a ognuno di loro.

Gli abitanti dello Zoo di Parigi sono simpaticissimi e aiutano a far scorrere la trama, quindi anche gli amanti degli animali non rimarranno delusi da questo fumetto che sa raccontare e farsi ricordare. Troviamo perfette le parole dedicate all’opera nella terza di copertina del volume, e ve le citiamo a chiusura:

L’umorismo come chiave di lettura della nostra società, con i suoi paradossi e le sue contraddizioni, in una graphic novel in cui l’acutezza di Daniel Pennac trova un perfetto ed esplosivo connubio nel segno di Tardi.


Daniel Pennac, Tardi
Gli esuberati
Feltrinelli, 30 gennaio 2024
16×24, Brossura, 80 pagine, 17.00€
ISBN 9788807551543

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