Gianna – L’esordio forte, autentico, politico di Arianna Melone
Gianna della debuttante e talentuosa Arianna Melone: sesso e politica nella Bologna degli anni settanta per difendere i diritti fondamentali delle donne.
Gianna è una graphic novel scritta e disegnata da Arianna Melone ed edita Becco Giallo nella collana Rami – Fumetti di finzione.
Il racconto si svolge alla fine degli anni Settanta, in una Bologna in fermento. La società sta cambiando, le università sono in tumulto, e gli scontri fra i giovani che vogliono un mondo diverso e l’establishment rappresentato dalla classe vetero-borghese sono all’ordine del giorno.
Gianna è una studentessa fuori sede, viene dal sud e cerca di farcela a Bologna guadagnandosi da vivere come cameriera in un bar. Il suo tempo lo divide fra il lavoro e le assemblee studentesche, dove non ha paura di dire quello che pensa. Perché Gianna è una donna che ha idee belle precise e che non si stanca di lottare per affermarle. Sale letteralmente in cattedra per urlare ai compagni il suo punto di vista sulla lotta.
La rivolta violenta rischierebbe solo di farci perdere di credibilità! Bisogna parlare di aborto […] Fino a quando anche una sola donna morirà per questa ragione, allora lo Stato avrà fallito.
Questo è un tema chiave del libro: fino agli anni settanta abortire era illegale in Italia, la celebre legge 194 che ha depenalizza l’atto è arrivata solo nel 1978. Molto ragazze vittime di stupri e violenze dovevano ricorrere a pratiche illegali e casalinghe per farlo, con gravi conseguenze per la loro salute fisica e mentale. Vi consiglio un bel film a riguardo, Il segreto di Vera Drake, dove un’immensa Imelda Staunton interpreta una brava donna di famiglia che pratica aborti clandestini; il film è britannico e non italiano, ma a quanto pare nel Regno Unito la situazione non era poi tanto diversa.
L’interruzione di gravidanza rimane un tema tutt’oggi dibattuto e attuale e su cui le posizioni di molti si inaspriscono. Gianna sembra però sapere perfettamente da che parte stare e cosa pensare, perché la sua storia personale glielo ha insegnato molto bene: ha perso sua sorella a causa delle conseguenze di un aborto clandestino. Nina, la sorella di Gianna, era una ragazza solare e piena di ideali, ma era promessa sposa a un ragazzo di buona famiglia, il matrimonio combinato le avrebbe impedito di studiare e di realizzarsi, quindi decide di interrompere il fidanzamento, lui però non ci sta e la prende con la forza pur di non farsi lasciare. Una donna incinta non avrebbe mai potuto farcela da sola e Nina sarebbe stata costretta a sposarsi pur di non affrontare la vergogna e lo stigma sociale. Quando però Nina scopre di essere incinta decide coraggiosamente di abortire illegalmente. Una storia che oggi penseremmo possibile solo in culture retrograde e teocratiche, ma che poco più cinquant’anni fa erano molto comuni anche in questo Paese.
Gianna non può non lottare, è nella sua natura, non può rimanere zitta di fronte alle ingiustizie, anche quelle ordinarie e quotidiane. Si fa rispettare anche nel bar dove lavora o per strada. Si infervora, si arrabbia quando ascolta discorsi reazionari e retrogradi. Questo atteggiamento da pasionaria le crea però più problemi che altro, i suoi datori di lavoro la mal sopportano e le compagne di università la considerano una poco di buono.
Gianna sa bene che lottare significa schierarsi, e schierarsi significa farsi dei nemici. Gianna sa che per raccontare il proprio punto di vista bisogna gridare, soprattutto in un mondo maschilista, patriarcale e borghese come quello in cui si trova. Gianna sa che essere libera significa scontentare tutti: i colleghi, gli amici, la famiglia, gli amanti, i benpensanti. Tanto che a un certo punto del fumetto si chiede:
Sono davvero una specie di mostro? Oppure, semplicemente, questo non è il posto per me?
Perché Gianna è un personaggio tridimensionale molto complesso, non solo porta avanti istanze politiche ed è costretta a elaborare il suo dramma personale, ma è anche una donna dai costumi sessuali liberi, come l’avrebbero definita al tempo. Gianna ama il sesso e non se ne vergogna. Lo fa liberamente, senza paletti o remore. Ascolta i suoi impulsi e dà loro sfogo come, quando e con chi vuole. Questo è forse l’aspetto di Gianna che più la emargina, perché se da un lato diventa il polo di attrazione, l’oggetto del desiderio dei maschi, dall’altro la mentalità atavica incistata nelle menti dei borghesi la riducono ad una macchietta, una barzelletta, una pària. Chi è Gianna dunque? Una provocatrice? Un’adescatrice? Una donna libera? Una puttana?
Sì, perché il sesso è potere ed entra a pieno titolo nel discorso pubblico, ma il sesso è potere solo quando a gestirlo sono i maschi. Eclatante è l’episodio del colloquio alla UPIM, dove Gianna non solo accetta le avances del suo futuro capo, ma vuole il controllo sulla situazione e questo a lui non sta bene: alla vista di tanta sicurezza e libertà sessuale si spaventa e inorridisce. Perché se ami il sesso sei una puttana e se sei una puttana non potrai mai essere integrata nella società.
Ecco che Gianna sta bene solo tra gli ultimi. Tra i freak, gli emarginati, vive una vita segreta che si consuma nel buio delle case dove la porta d’ingresso è chiusa al mondo.
Lo stile di Arianna Melone è vivace e fresco. Un acquerello rapido e istintivo, che dipinge bene il dramma e l’irruenza della sua protagonista. Grande attenzione alla luce e alle atmosfere, che alternano presente e ricordi, intimità e cosa pubblica. Bella la copertina, dove Gianna si mostra nuda e fragile, ma allo stesso tempo potente al lettore, illuminata da una luce mattutina tagliata dalla veneziana.
Un bel libro, forte, autentico, politico. Un’autrice giovane e talentuosa che ci riserverà grandi sorprese in futuro. Non a caso il volume ha vinto il Grand Prix Artémisia 2022, assegnato dall’associazione francese Artémisia (chiamata così in omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi), un riconoscimento annuale che premia esclusivamente opere di autrici di fumetto pubblicate in Francia (Gianna è pubblicato oltralpe da Albin-Michel).
Arianna Melone
Gianna
BeccoGiallo, 2021
136 pagg., colore, brossura con alette, €18.00
ISBN: 97888331401008