Gastronogeek – I francesi bevono i cocktail di Sailor Moon
Lo chef francese Thibaud Villanova ha trovato l’uovo di Colombo: unire le sue passioni da nerd col suo lavoro, e da questa felice intuizione sono nati i due volumi Gastronogeek e Le livre des potions, pieni di ricette ottime per i palati degli otaku più esigenti.
La casa editrice francese Hachette, nota in Italia soprattutto per le raccolte da edicola tipo Costruisci la nave romana o I like uncinetto, è in patria un grande editore generalista che dal 1826 pubblica insieme la grande narrativa francofona e le guide del bricolage. Col tempo e con l’espansione nei mercati internazionali, la Hachette si è riorganizzata: attualmente nel mondo è nota grazie al grande successo dei fascicoli, mentre in Francia la casa editrice punta principalmente sulle due divisioni di fumettistica Les Éditions Albert-René (ovvero Astérix) e Pika Edition (ovvero manga), e di manualistica con la collana Hachette Pratique che pubblica testi su qualunque argomento pratico indiscriminatamente, dai trattati tecnici sui vini di Borgogna fino ai libri per imparare a fare i braccialetti con gli elastici. La parte più interessante è che Hachette Pratique possiede i diritti per tutte le pubblicazioni (fumetti esclusi) in lingua francese della Disney, e questo vuol dire sostanzialmente che possiede anche i diritti per tutte le pubblicazioni (fumetti esclusi) della Marvel e di Star Wars, e li fa fruttare alla grande non solo traducendo in lingua locale i volumi già esistenti nel mercato nordamericano, ma soprattutto inventandosi prodotti nuovi e bizzarri, tipo i libri antistress da colorare coi numeretti, ed altri sorprendentemente originali come il progetto Gastronogeek.
Dal 2014 infatti la Hachette si è superata producendo due volumi che mettono insieme la cultura pop con quello che è probabilmente il patrimonio d’oltralpe più celebre al mondo: la cucina francese. Lo chef & nerd Thibaud Villanova s’è infatti inventato questo progetto intitolato Gastronogeek in cui mette insieme il suo mestiere di cuoco con le sue passioni personali. L’idea si è concretizzata al momento in due uscite: l’omonimo primo libro Gastronogeek con ricette di cibo e il secondo Le livre des potions con ricette di bevande, uscito nel 2015. A questi si aggiungono una pagina Instagram promozionale e soprattutto un sito web aperto all’inizio del 2016, che ospita un blog aggiornato piuttosto spesso da Villanova in persona con novità, ricettine inedite, la sua vita da geek perso (tipo al cinema in cosplay per Star Wars VII), e soprattutto interessantissimi approfondimenti sugli aspetti gastronomici dell’entertainment, come quello sui bento de Il mio vicino Totoro, che fanno rimpiangere di non conoscere quella futura incomprensibile lingua morta che è il francese.
Ma in che consistono effettivamente questi due volumi? Sono libri di ricette ispirate a cinque (in realtà quattro) grandi aree tematiche: fantascienza, fantasy, horror e fumetti divisi in comics e manga; nel volume sulle bevande c’è la sesta categoria, videogiochi. Ci sarebbe da alzare il sopracciglio sul fatto che libri & film sono stati divisi per genere mentre invece fumetti & videogiochi sono grossolanamente indicati come due cose a parte (forse fanno genere a parte? Non sono solo tecnicamente differenti da libri e film, lo sono anche narrativamente? Non esistono fumetti o videogiochi fantascientifici, fantasy e horror?) e ancor più grossolanamente divisi per nazionalità, ma la semantica non è il principale interesse di Villanova quindi in questo caso non c’è da preoccuparsene.
Il trailer del volume Gastronogeek in cui si vedono alcune ricette, tipo la torta a forma di occhio di Sauron, e in cui è esplicitato che sì, quella forchetta in copertina è un cacciavite sonico di Doctor Who.
Nel volume Gastronogeek, Villanova riesce a inventarsi, col supporto tecnico di Léonard, ben 42 ricette da 15 titoli, che vanno da Il signore degli anelli a La notte dei morti viventi, mentre in Le livre des potions i titoli di riferimento sono addirittura 57, fra cui Final Fantasy e The Legend of Zelda, da cui vengono ricavate 70 ricette fra zuppe, cocktail, frullati e drink vari, stavolta grazie alla collaborazione con la bartender professionista francese Stéphanie Simbo.
Sembrerebbe tutto meraviglioso, fa quasi apparire l’immagine degli spocchiosi Galli un po’ meno spocchiosa, ma la dura realtà è che il progetto Gastronogeek si scontra con i macrodifetti della cucina francese (almeno fuori dalla Francia): ingredienti complicati o in numero esagerato, procedimenti complessi, tecnicismo di tempistiche e strumenti. L’esatto contrario della cucina italiana. Nonostante ciò, però, le ricette presentate sembrano così gustose e così fantasiose che effettivamente vale la pena di mettere da parte i pregiudizi sui cugini d’oltralpe e impegnarsi un pochino ai fornelli. In particolare, Le livre des potions ha alcune proposte (sia alcoliche sia analcoliche) che non sono niente male:
Il progetto Gastronogeek è per ora fermo al secondo volume, e non sono state annunciate né nuove uscite né traduzioni per il mercato italiano, ma tutto è possibile. D’altro canto, sembra proprio che i francesi abbiano finalmente trovato delle valide alternative alle baguette, alle rane e alle lumache: tutti i nerd buongustai del mondo ne sono molto felici.