Gastronogeek – I francesi bevono i cocktail di Sailor Moon

Lo chef francese Thibaud Villanova ha trovato l’uovo di Colombo: unire le sue passioni da nerd col suo lavoro, e da questa felice intuizione sono nati i due volumi Gastronogeek e Le livre des potions, pieni di ricette ottime per i palati degli otaku più esigenti.

La casa editrice francese Hachette, nota in Italia soprattutto per le raccolte da edicola tipo Costruisci la nave romana o I like uncinetto, è in patria un grande editore generalista che dal 1826 pubblica insieme la grande narrativa francofona e le guide del bricolage. Col tempo e con l’espansione nei mercati internazionali, la Hachette si è riorganizzata: attualmente nel mondo è nota grazie al grande successo dei fascicoli, mentre in Francia la casa editrice punta principalmente sulle due divisioni di fumettistica Les Éditions Albert-René (ovvero Astérix) e Pika Edition (ovvero manga), e di manualistica con la collana Hachette Pratique che pubblica testi su qualunque argomento pratico indiscriminatamente, dai trattati tecnici sui vini di Borgogna fino ai libri per imparare a fare i braccialetti con gli elastici. La parte più interessante è che Hachette Pratique possiede i diritti per tutte le pubblicazioni (fumetti esclusi) in lingua francese della Disney, e questo vuol dire sostanzialmente che possiede anche i diritti per tutte le pubblicazioni (fumetti esclusi) della Marvel e di Star Wars, e li fa fruttare alla grande non solo traducendo in lingua locale i volumi già esistenti nel mercato nordamericano, ma soprattutto inventandosi prodotti nuovi e bizzarri, tipo i libri antistress da colorare coi numeretti, ed altri sorprendentemente originali come il progetto Gastronogeek.

La regina Padmé Amidala interpretata da Natalie Portman nel film "Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma" e ritratta nel libro "Art-Thérapie Star Wars".
A sinistra, una Natalie Portman di indicibile bellezza interpreta la regina Padmé Amidala in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Benché il film sia considerato fra i più brutti dell’intera saga, la visione della Portman nei saloni della Reggia di Caserta è indimenticabile, e ancora oggi il suo celebre abito rosso resta assolutamente iconico, superando in notorietà tutti gli altri pur splendidi look, diventando un best-seller fra i costumi per bambini, e comparendo anche nel libro Art-Thérapie Star Wars (a destra).

Dal 2014 infatti la Hachette si è superata producendo due volumi che mettono insieme la cultura pop con quello che è probabilmente il patrimonio d’oltralpe più celebre al mondo: la cucina francese. Lo chef & nerd Thibaud Villanova s’è infatti inventato questo progetto intitolato Gastronogeek in cui mette insieme il suo mestiere di cuoco con le sue passioni personali. L’idea si è concretizzata al momento in due uscite: l’omonimo primo libro Gastronogeek con ricette di cibo e il secondo Le livre des potions con ricette di bevande, uscito nel 2015. A questi si aggiungono una pagina Instagram promozionale e soprattutto un sito web aperto all’inizio del 2016, che ospita un blog aggiornato piuttosto spesso da Villanova in persona con novità, ricettine inedite, la sua vita da geek perso (tipo al cinema in cosplay per Star Wars VII), e soprattutto interessantissimi approfondimenti sugli aspetti gastronomici dell’entertainment, come quello sui bento de Il mio vicino Totoro, che fanno rimpiangere di non conoscere quella futura incomprensibile lingua morta che è il francese.

I due autori del primo volume di "Gastronogeek", Maxime Léonard e Thibaud Villanova.
I due autori del primo volume di Gastronogeek: a sinistra, quello con l’aspetto di uno chef professionista è lo chef professionista Maxime Léonard, mentre a destra, quello con l’aspetto di un nerd over 9’000 è il nerd over 9’000 Thibaud Villanova.

Ma in che consistono effettivamente questi due volumi? Sono libri di ricette ispirate a cinque (in realtà quattro) grandi aree tematiche: fantascienza, fantasy, horror e fumetti divisi in comics e manga; nel volume sulle bevande c’è la sesta categoria, videogiochi. Ci sarebbe da alzare il sopracciglio sul fatto che libri & film sono stati divisi per genere mentre invece fumetti & videogiochi sono grossolanamente indicati come due cose a parte (forse fanno genere a parte? Non sono solo tecnicamente differenti da libri e film, lo sono anche narrativamente? Non esistono fumetti o videogiochi fantascientifici, fantasy e horror?) e ancor più grossolanamente divisi per nazionalità, ma la semantica non è il principale interesse di Villanova quindi in questo caso non c’è da preoccuparsene.

Il trailer del volume Gastronogeek in cui si vedono alcune ricette, tipo la torta a forma di occhio di Sauron, e in cui è esplicitato che sì, quella forchetta in copertina è un cacciavite sonico di Doctor Who.

Nel volume Gastronogeek, Villanova riesce a inventarsi, col supporto tecnico di Léonard, ben 42 ricette da 15 titoli, che vanno da Il signore degli anelli a La notte dei morti viventi, mentre in Le livre des potions i titoli di riferimento sono addirittura 57, fra cui Final Fantasy e The Legend of Zelda, da cui vengono ricavate 70 ricette fra zuppe, cocktail, frullati e drink vari, stavolta grazie alla collaborazione con la bartender professionista francese Stéphanie Simbo.

Alcune pagine tratte da "Gastronogeek".
Alcune pagine tratte da Gastronogeek con i piatti ispirati da Star Wars, Conan il barbaro, Dracula e One Piece; quest’ultima ricetta, ovvero i Frutti del diavolo, è disponibile gratuitamente sul sito della Hachette.
Alcune pagine tratte da "Le livre des potions".
Alcune pagine tratte da Le livre des potions con le bevande e zuppe ispirate da Alien, Star Wars, Dragon Ball e Harry Potter; quest’ultima ricetta, ovvero la Burrobirra rivisitata, è disponibile gratuitamente sul sito della Hachette.

Sembrerebbe tutto meraviglioso, fa quasi apparire l’immagine degli spocchiosi Galli un po’ meno spocchiosa, ma la dura realtà è che il progetto Gastronogeek si scontra con i macrodifetti della cucina francese (almeno fuori dalla Francia): ingredienti complicati o in numero esagerato, procedimenti complessi, tecnicismo di tempistiche e strumenti. L’esatto contrario della cucina italiana. Nonostante ciò, però, le ricette presentate sembrano così gustose e così fantasiose che effettivamente vale la pena di mettere da parte i pregiudizi sui cugini d’oltralpe e impegnarsi un pochino ai fornelli. In particolare, Le livre des potions ha alcune proposte (sia alcoliche sia analcoliche) che non sono niente male:

Drink de "I Cavalieri dello Zodiaco" da "Le livre des potions".
La Preparazione al santuario, ovvero gli shottini de I Cavalieri dello Zodiaco. Sono cinque drink ispirati a Pegasus, Sirio, Cristal, Andromeda e Phoenix, e preparati con vari liquori di varia gradazione, dal gin al vino, per ottenere colori diversi abbinati ai personaggi (ma inspiegabilmente lo shot di Andromeda non è rosa).
Drink di "Sailor Moon" da "Le livre des potions".
Il drink di Sailor Moon si chiama Scettro lunare ed è composto da un mix di svariati ingredienti fra cui uovo, Campari, pompelmo e tequila. Uhm, non sembra molto adatto a delle ragazzine che vestono alla marinara, ma l’aspetto è delizioso quindi per le ex-ragazzine va benissimo.
Drink di "Doctor Who" da "Le livre des potions".
Assolutamente indispensabile in un libro per nerd è il drink ispirato a Doctor Who, che da quando ha ripreso la programmazione sulla BBC nel 2005 è diventato il fenomeno televisivo britannico più seguito, clamoroso e remunerativo di sempre. Per le numerose fan/schiave d’amore del Dottore, Villanova e Simbo propongono il long drink Sexy Blue Box (il nome dice tutto) miscelando tequila, Parfait d’Amour (liquore viola a base di fiori) e Curaçao Bleu (liquore blu a base di arancia amara). «Hello, sweetie».
Drink di "Ritorno al futuro" da "Le livre des potions".
Infine, un classicone: il milkshake del Lou’s Cafe di Ritorno al futuro che George McFly afferra al volo sul bancone (sì, ovviamente c’è anche la .gif). Mille ingredienti e una preparazione lunghissima, ma questo va gustato assolutamente.

Il progetto Gastronogeek è per ora fermo al secondo volume, e non sono state annunciate né nuove uscite né traduzioni per il mercato italiano, ma tutto è possibile. D’altro canto, sembra proprio che i francesi abbiano finalmente trovato delle valide alternative alle baguette, alle rane e alle lumache: tutti i nerd buongustai del mondo ne sono molto felici.

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