Comics&Science: The Alchemical Issue – Alchimia, scienza e fumetti, o la chimica prima della chimica

Il secondo numero del 2022 della rivista CNR, che festeggia il decennale, ci parla delle origini quasi magiche della chimica rivelandoci particolari molto intriganti.

Alchimia coverSpesso la narrazione moderna della storia della scienza, almeno per la parte che passa al grande pubblico, ci fa pensare alla nascita del metodo e del pensiero scientifico in totale discontinuità con il passato. Così, non sempre ci rendiamo conto che lo stesso Galileo e i promotori delle scienze moderne si sono seduti sulle spalle di precedenti giganti, e solo dopo sono diventati a loro volta i giganti su cui gli scienziati moderni continuano ad appoggiarsi.

La fisica, la chimica e l’astronomia hanno avuto dei precursori quasi magici: lo stesso Galileo faceva gli oroscopi, e Newton si dilettava tra alambicchi e presunte pietre filosofali. Inoltre, nel passaggio da una visione magica alla ricerca razionale dei meccanismi della natura, monaci di tutti gli ordini hanno contribuito non poco, un po’ perché spesso avevano molto più tempo libero del resto della popolazione e decidevano di trascorrerlo tra la preghiera e le ricerche sulla pietra filosofale e l’impetus. E talvolta giustificavano questa alternanza dando anche un valore teologico a quanto scoprivano.

Nella storia Ingannevoli trasmutazioni, scritta da Giovanni Eccher e disegnata da Sergio Ponchione (con i colori di Dario Grillotti), conosciamo la figura di Giano Lacinio, alchimista e studioso calabrese del Cinquecento.

Lacinio […] introduce per la prima volta, in opere a carattere alchemico, il simbolismo allegorico della Resurrezione e della Incarnazione. Concentra l’azione sui metalli perché nella tradizione alchemica condividono con il mondo vegetale e animale la capacità di trasformarsi.

Lo vediamo bene anche in questa storia che troviamo nel volume che segna il del decennale di Comics&Science, decennale celebrato anche a Lucca Comics&Games 2022… ma questa è un’altra storia, come quella del Premio Gran Guinigi al progetto).

Nella storia, il percorso verso casa in compagnia di Enrico Vasari, mercante, dà a Lacinio l’occasione di raccontare la filosofia, insegnando al suo improbabile allievo quanto si sapeva e si pensava sulla materia, da Aristotele agli alchimisti, fino a triturare l’epididimo del suo compagno di viaggio, che mira a più sostanziosi fini.

Tante, come al solito nelle opere per Comics&Science, le citazioni colte. Sul muro del laboratorio di Lacinio, la frase tratta dal libro della Sapienza (che in realtà campeggiava nell’aula di Ugo Schiff, di origine tedesca, ma uno dei padri della chimica italiana):

πάντα μετρο και αριθμο και σταθμο
panta metro kai arithmo kai stathmo
Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso.Sap 11, 20

Ma anche l’autocitazione, perché sul laboratorio di Lacinio sorgerà, in un futuro non si sa quanto remoto, l’Accademia del Professor M.

Eccher e Ponchione si divertono, e così il famiglio somiglia molto alla chimera etrusca e il laboratorio di Lacinio a quello di una figura magica molto cara a noi boomer. Lo riconoscete? Viene citato nell’intervista dai due autori come uno degli alchimisti che hanno segnato la nostra infanzia: pensava che per fare la pietra filosofale dovesse utilizzare degli omini blu…

In effetti gli autori si divertono con tante citazioni, a partire dal titolo (provate poi a tradurre il nome del compagno di viaggio e futuro allievo del protagonista!), e inseriscono, in maniera più o meno nascosta, anche molta dell’iconografia alchemica, dal caduceo all’uroboro al bosco dei metalli, con i simboli che si collegano ai pianeti.

Questa volta la storia è meno didascalica, non ci presenta un aspetto scientifico, una qualche parte del nostro attuale sapere, ma ci porta verso la chimica. Un vero e proprio prequel, con citazione finale del numero a cui fa riferimento. Perché l’alchimia avrà una figlia diretta, come si capisce anche dal titolo inglese, che da alchemical a chemical il passo è breve. Ma è interessante conoscere bene il contesto in cui la scienza chimica comincia a muoversi. Così, per la prima volta, insieme ai chimici del CNR, tra cui Francesco Vizza, direttore dell’Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici (ICCOM) e studioso di Giano Lacinio, abbiamo soprattutto storici e filosofi, anche con aspetti teologici molto interessanti. Si svelano così anche una serie di aneddoti e conoscenze storiche non del tutto scontate: di Newton alchimista abbiamo già detto, ma anche dei rapporti stretti tra francescani e alchimisti, e i tanti monaci che si dedicarono allo studio di questi aspetti spesso per vero amore di carità, millantato da Enrico, il co-protagonista del nostro fumetto.

Giano Lacinio, con il suo testo del 1546, raccoglie in realtà una tradizione già secolare, iniziata con Bonaventura da Iseo, che già pochi anni dopo Francesco d’Assisi coniugava francescanesimo e ricerca della verità del mondo. Perché nella trasmutazione alchemica, che distillava le sostanze rendendole più pure, si vedeva anche una metafora dell’elevazione spirituale dell’uomo.

Il lavoro di Eccher e Ponchione tiene insieme tutti questi elementi, con una bella ironia e con un tratto efficace, che in sole 24 pagine ci porta dentro i tanti aspetti dell’alchimia. Oltre agli interessanti redazionali, completano anche questo numero le stilettate di Walter Leoni e Paco Lanciano di Davide La Rosa che mette in relazione Re Mida con la moderna alchimia. Ancora una volta un numero riuscito, apparentemente con meno scienza degli altri, ma con tanta storia, perché è solo grazie ai giganti del passato, a volte sconosciuti ai più, se oggi possiamo guardare lontano.

Noi siamo come nani sulle spalle dei giganti, così che possiamo vedere un maggior numero di cose e più lontano di loro, tuttavia non per l’acutezza della vista o la possanza del corpo, ma perché sediamo più in alto e ci eleviamo proprio grazie alla grandezza dei giganti.Bernando di Chartres, citato da Giovanni di Salisbury


AA.VV., a cura di Roberto Natalini e Andrea Plazzi
Comics&Science: The Alchemical Issue
CNR Edizioni, volume 2/2022
48 pagg., colore, brossura, 16,8×24,6 cm, €7.00
ISBN: 978-88-8080-506-9

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