Storie di H.P. Lovecraft: quando Il Giornalino pubblicava il maestro di Providence
Allagalla continua la pubblicazione in volume di storie e personaggi passati per Il Giornalino della San Paolo. Tocca alle riduzioni a fumetti dei racconti di Lovecraft ad opera di Nevio Zeccara.
In realtà ho letto Lovecraft durante l’università, grazie all’opera omnia pubblicata da Mondadori in ordine cronologico nella parte finale degli anni ’90.
Ma già un po’ lo avevo conosciuto qualche anno prima, in una versione certamente edulcorata dal punto di vista delle descrizioni, ma non certo in merito all’atmosfera e ai contenuti.
Infatti Il Giornalino, contenitore settimanale a fumetti delle Edizioni San Paolo, celebrava il centenario della nascita dello scrittore di Providence affidando la riduzione a fumetti de La città sotto i ghiacci e de Il miraggio dello sconosciuto Kadath a Nevio Zeccara, grande appassionato di astronautica e di avventura.
Dopo aver realizzato serie come Max Martin, Gli Astrostoppisti, Kriss Boyd e Topeka Smith, solo per citarne alcune, si cimentò anche nella riduzione a fumetti di alcuni racconti lovecraftiani.
Negli inserti redazionali del volume i curatori Roberto Guarino, Matteo Pollone, Paolo Zeccara (figlio dell’autore) e Stefano Franceschini, raccontano l’autore e il suo quarantennale rapporto con Lovecraft.
In effetti questo è un momento in cui Lovecraft sta avendo una grande riscoperta, a opera anche di molti autori di fumetti.
Dal manga, soprattutto ad opera di Gō Tanabe, agli adattamenti di Corben e Kriek, ai lavori di Ian Culbard per SelfMadeHero, editi in Italia da Magic Press, fino ad Alan Moore e la sua Providence.
Lovecraft ha quindi, per le sue atmosfere e i suoi temi, richiamato lettori, ma anche autori.
E non deve stupire che abbia richiamato le Edizioni San Paolo, e la redazione de Il Giornalino, da sempre attenta a proporre contenuti e tecniche di grande qualità e di non lasciare indietro nessuno stimolo culturale, per tutta la seconda metà del secolo scorso.
Allagalla sta da tempo riproponendo in volume le storie comparse su Il Giornalino. Da Larry Yuma, fino a Rosco e Sonny, da Piccolo Dente alle tante riduzioni a fumetti di romanzi.
Stavolta prende dall’archivio di Zeeccara quasi cinquanta anni di illustrazioni, bozzetti, storie complete e non, e le raccoglie in volume.
Lo stile di Zeccara, legato all’avventura, e passato per la redazione del settimanale cattolico, è forse un po’ meno orrorifico di quanto ci si aspetterebbe, ma in fondo non così distante da Jacen Burrows, il disegnatore che ha lavorato con Alan Moore a Providence.
Come scrive Pier Luigi Gaspa in quarta di copertina:
Nevio Zeccara è riuscito a trasporre a fumetti le storie di H.P. Lovecraft con un garbo che nulla toglie alla sottile venatura inquietante che pervade i racconti delle atmosfere cariche di orrore.
Mancano infatti scene particolarmente truci, ma non manca il grande senso di disagio che provano i protagonisti delle storie e che viene trasmesso al lettore.
La raccolta si concentra su cinque racconti pubblicati su Il Giornalino (La città sotto i ghiacci, Il miraggio dello sconosciuto Kadath, La casa nella nebbia, I gatti di Ulthar, Il colore venuto dallo spazio), a cui si aggiunge un racconto brevissimo pubblicato negli stessi anni su L’Eternauta (L’evocazione, esplicitamente descritto come “Omaggio a H.P. Lovecraft”) e una serie di illustrazioni, bozzetti e incompiuti.
Lo stile elegante e limpido di Zeccara, fin troppo pulito nel disegno, consente la lettura a lettori di tutte le età, allora più di oggi.
Anche il modo di presentare il perché di una simile opera è altrettanto limpido, con una pagina in cui Carter, il protagonista del romanzo, avvisa il lettore di quello che lo aspetta.
L’opera stessa è didascalica. Alla storia si alternano le carte delle terre attraversate e la presentazione delle specie che il protagonista incontrerà.
Zeccara usa l’aspetto dei personaggi e i colori per riprodurre le atmosfere di Lovecraft, anche se a volte è abbastanza esplicito, nel mostrare il sangue dei sacrifici umani, o la deformità degli esseri mostruosi.
Esseri che vengono studiati nei dettagli, come mostrano bozzetti e illustrazioni nel volume.
La gabbia delle pagine mostra tutta la modernità di questi maestri del fumetto, che hanno trovato uno spazio di grande autonomia e creatività nelle redazioni.
È interessante notare la grande varietà e dinamicità delle inquadrature e della forma delle vignette. L’utilizzo delle didascalie e anche la capacità di far “uscire” i personaggi dalle vignette facendoli interagire con il lettore.
Tutto dimostra ancora una volta che non ci sia bisogno degli ultimi ritrovati della tecnica per un’opera efficace, e che un fumetto scritto, disegnato e colorato con maestria oltre trenta anni fa possa ancora dire moltissimo anche a lettori “scafati”.
Un lavoro che vale la pena avere, proprio per la grande significatività dell’opera di Zeccara, in relazione anche con il grande impatto che le opere di Lovecraft hanno avuto sull’immaginario mondiale.
Completano l’opera il grande formato e la qualità della carta e della lavorazione.
Nevio Zeccara, H.P. Lovecraft
Storie di H.P. Lovecraft
Allagalla Editore, 2024
21×29.7 cm, 168 pagine, colore, cartonato, rilegato filo refe, 30.00€
ISBN: 9788896457719