Soul of Gold, l’anima dorata di Saint Seiya
“L’interminabile serie dei Myth Cloth che affligge i fan di Saint Seiya, ormai da decenni, sembrava essere giunta al termine: ma una nuova serie anime mette in pericolo il conto in banca di numerosi nerd. Una ingorda azienda, la Tamashii, ha messo in produzione una nuova serie di action figures: sono le Myth Cloth EX God Cloth, mitiche armature nate dalle vestigia dorate entrate in contatto con il sangue di Atena”.
Partiamo dal principio: l’11 aprile 2015 viene trasmesso, in simulcast mondiale, il primo episodio di un nuovo spin-off di Saint Seiya, Soul of Gold, un ONA (Original Net Anime) per la precisione, e come ogni serie inedita che si rispetti, nell’universo dei Saint, anche questa è ambientata ad Asgard.
Mentre i cinque protagonisti hanno superato il Muro del Lamento, grazie al sacrificio dei dodici cavalieri d’oro, e hanno avuto libero accesso all’Elisio nella fase finale della guerra contro Hades, i Gold Saint tornano in vita ad Asgard, per mano di una misteriosa entità e pare si trovino lì per salvare la terra da una nuova minaccia. Ritroviamo vecchi personaggi come Hilda di Polaris e Freja (Flare in Italia), ma facciamo anche la conoscenza di nuovi, come Lithia, un’ancella della sacerdotessa dei ghiacci, Andreas Riise il medico di corte che è il nuovo sacerdote di Odino, e sette nuovi cavalieri di Asgard. La missione dei Gold Saint sarà quella di impedire la fioritura dell’Yggdrasill, un leggendario albero che sorregge i mondi di Ymir (leggendario gigante del ghiaccio della mitologia norrena) abbattendo le sette statue che lo sorreggono (ora che i mondi siano 9 mentre le statue 7 è un particolare su cui si può sorvolare vero?). Come si sa: “picchiaduro a scorrimento che vince non si cambia” e troviamo ancora una volta il classico, ma azzeccato, schema tipico di questa serie. Il percorso è a tappe ben distinte e il traguardo uno solo: le stanze di Andreas.
La serie ha una qualità tecnica molto altalenante, alternando scene e disegni di ottima fattura ad altri che sono battuti in bruttezza solo dai famigerati “episodi dell’isola” del Mistero della Pietra Azzurra. Il design dei nuovi personaggi è fortemente influenzato dalla serie Omega (e la cosa non è assolutamente un bene) un po’ da Yu-Gi-Oh, mentre le God Cloth dei cavalieri d’oro hanno uno stile simile a quello della Cloth di Hades, ali che spuntano da ogni dove rendendo le armature estremamente accattivanti.
Ora non so se si era capito ma, come il primo Saint Seiya nasce per vendere i primi modellini dell’epoca, questa Soul of Gold viene creata appositamente per fare da traino ai nuovi Myth della Tamashii, la cosa preoccupante è che durante l’ultimo episodio c’è uno spot che annuncia una nuova serie di action figures e per sapere di cosa si tratta dovremo attendere il Tamashii Nation 2015 che si terrà negli stessi giorni di Lucca Comics (il weekend di Halloween) ma in Giappone.
Ora io sono troppo fan per bocciare questa serie, diciamo quindi che supera la sufficienza ma niente di più. Poteva essere migliore anche come caratterizzazione dei personaggi, in fondo hanno “solo” preso i dodici Cavalieri D’Oro e ne hanno delineato il carattere con lo stesso spessore con cui delinearono quello di Mylock nella serie classica.
Che dire? La serie la si trova in HD su Youtube sottotitolata in italiano, datele uno sguardo ma non createvi troppe aspettative, io intanto vi posto la bellissima opening!