Saint Seiya – Una classifica semi-seria dei traumi infantili.

Sentite sempre di più il bisogno di realizzarvi professionalmente in una maniera stabile e duratura. Oggi vi aiuterà la presenza di Giove nel segno amico della Vergine, che con i suoi influssi vi permetterà di definire meglio i vostri obiettivi lavorativi.

L’oroscopo, o più in generale i segni zodiacali, sono una cosa seria, serissima per chi ha vissuto negli anni ’90. Potevate essere una simpatica casalinga che guardava “i Fatti Vostri”, oppure un bambino che giocava nel cortile con i suoi piccoli e teneri amici (rigorosamente senza donne, che all’epoca erano viste come il male assoluto).

Per la prima categoria la serietà e la affidabilità di questi astri era legata a doppio filo alla speranza di poter trovare una spiegazione, un conforto, una speranza nelle stelle e nella loro posizione così impossibilmente casuale.

Per i bambini invece era legata all’immaginazione dei propri eroi, dei propri beniamini. Con 7 stelle avevamo conosciuto l’Orsa maggiore, che ci aveva insegnato ad urlare educatamente “MUOIOOOOOOOOOO” prima che ci esplodesse la testa. Con un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel navigavamo nello spazio e fra di loro, magari facendo una piccola sosta per andare a giocare su Marte.

E poi c’erano loro.

I Cavalieri dello Zodiaco.

Dei ragazzi che in pochi secondi si mettevano un’armatura ed erano pronti a lottare per difendere la dea Atena, che allora conoscevamo solo come Lady Isabel-IAIIIIIIIIIIIIIII (urlato con la voce di Ivo de Palma). Che sconfiggevano avversari sempre più forti, e che rappresentavano costellazioni a noi sconosciute, come il Cigno, la Fenice o il Drago. Questo fino a che non apparvero i Cavalieri d’oro. I 12 cavalieri più forti fra tutti, e manco a dirlo, rappresentavano le costellazioni occidentali. E c’erano proprio tutti: Gemelli, Cancro, Pesci, Ariete, Capricorno, Acquario, Sagittario, Scorpione, Toro, Bilancia, Vergine e Leone. Con le loro mosse, in italiano tutte tradotte con “Per il sacro (PREGO INSERIRE NOME SEGNO)!!

Purtroppo però la vita negli anni ’90 era dura. Terribilmente dura. E giocando con gli amici si finiva sempre per interpretare un gruppo di eroi, e ad ognuno veniva assegnato un personaggio con la classica formula “Facciamo che io ero il Power Ranger Rosso e tu Alvaro del Fantazoo” (si creavano cross-over che nemmeno la Marvel ci poteva arrivare). E lì era il fato che decideva se si sarebbe interpretato il ruolo del leader strafigo, o quello del comprimario inutile-tipo-l’-omino-di-colore-blu-dei-5-samurai.

Con i cavalieri NO. Lì eri costretto ad interpretare il Cavaliere d’oro che era rappresentato dal tuo segno. Senza se e senza ma. Non c’erano secondi appelli. Non c’era possibilità di uscita.

A questo punto sorge spontanea una domanda. Chi era il più fortunato fra tutti i bambini? Chi poteva interpretare il Cavaliere più figo di tutti? Per saperlo seguite questo bel classificone!

12. Pisces – Aphrodite

Pisces

Prendete Lady Oscar, e fatele fare il cosplay da Fata Turchina. Ecco. Avrete davanti il Cavaliere di Pesci. Talmente scarso che riesce a farsi picchiare da Shun (Andromeda), ragazzo talmente pacifico che persino Ghandi gli avrebbe urlato “Daje! Menalo!” durante uno scontro. Inoltre per il meccanismo ho-10-anni-e-odio-le-donne, questo cavaliere palesemente con i tratti poco maschili veniva guardato in malo modo, e schernito più o meno da tutti. Poi voglio dire, la tua mossa in versione originale si chiama “Piranian Rose”, che consiste nel lancio di rose, fortemente velenose a dire il vero, contro il tuo avversario. E perché non i “Totani Gelsomini” o le “Sogliole Orchidee” tanto sei minaccioso comunque come un bambino di 4 anni che sbava per terra. Fortunatamente non ho mai avuto molti amici del segno dei Pesci, quindi non ho deriso molte persone, ma onestamente, la mia mancata derisione era anche dovuta alla posizione che viene occupata dal numero 11. Diciamo che molto garbatamente mi cautelavo.

11. Cancer – Death Mask

Death_Mask_cancer

In ogni famiglia c’è una pecora nera. Death Mask è il papà di tutti i figli di puttana. Non solo è a conoscenza del tradimento che viene perpetrato dal gran Sacerdote ai danni della dea Atena, ma lo incoraggia ed è d’accordo con quest’ultimo (come Pisces e Capricorn). Tanto da asserire che la giustizia sta nelle mani di chi detiene il potere, con il bene placet delle leggi ad-personam. È talmente stronzo, ma talmente stronzo, che ad un certo punto la sua armatura lo rifiuta, si stacca dal suo corpo e lo lascia nudo negli inferi. Persino Shiryū (Sirio) ha pietà di questo imbecille e decide di combatterlo senza armatura anche lui, come gesto di onestà intellettuale, il tutto mentre è cieco. Se non è in ultima posizione di questa classifica è solo perché la sua mossa ha un nome molto più figo di quella di Pisces, ossia Sekishiki Meikaha (Strati di Spirito).

 

Piccola nota di colore. Nel manga “Saint Seiya – Lost Canvas”, i due cavalieri di Cancer e Pisces (Manigoldo e Albafica) sono invece i più fighi in assoluto di tutti i Cavalieri d’oro. Il primo è allievo del Gran Sacerdote (ex-cavaliere del Cancro) e sconfigge praticamente da solo uno dei bracci destri di Hades (Thanatos). Il secondo invece è un figo da paura e ha il corpo completamente velenoso, al punto che non lo si può nemmeno toccare, causa la morte. Allego diapositive.

albafica Manigoldo

10. Sagittarius – Aiolos

Sagittarius

Fratello di quel figone di Aiolia del Leone, è il cavaliere definito coitus-interruptus. Ha una delle armature più fighe a vedersi, con ali e tutto il resto. Ha un arco e delle frecce. È l’unico che si è reso conto del tradimento che sta accadendo al grande tempio. Salva la vita ad Atena quando questa è in tenera età. Peccato che sia morto. Non esiste. Non si vede. La sua armatura è un involucro vuoto. Non ha nemmeno una mossa, non se ne sa il nome (almeno fino alla saga del santuario) e di fatto è totalmente inutile. Non come espediente narrativo, sia chiaro, anzi, forse è proprio uno dei principali deus-ex machina di tutto il manga, ma ad un bambino di 10 anni non gliene frega una sega delle parole latine e delle buone intenzioni. Il risultato finale era che se si interpretava lui ci si trovava a stare seduti e ad inventarsi cose a caso. L’unico modo per vederlo personificato, in qualche maniera, era avere la relativa action figure. Ma ora bando alle ciancie ed iniziamo a scalare la top ten…

9. Aries – Mu

aries

Se sul fondo della classifica si può essere per lo più tutti in accordo, mano a mano che si sale inizierete ad essere scontenti. Ma la legge è quella dei bambini, e quindi è inappellabile.

Mu non è che faccia cagare. È anche simpatico.

Lo si incontra nelle prime battute della saga, aiuta i nostri eroi e sopratutto si scopre che è il Gran Fabbro delle armature. Ossia colui che può ripararle senza alcun problema, al modico prezzo di un secchiello di sangue. Però la tua mossa speciale è il “Cristal Wall”, che sembra una cosa che non rompe e poi non macchia, con cui puoi farci cose divertenti. E niente. È un muro. Punto. Poco importa se nella saga di Hades scopriamo che esiste anche lo “Stardust Revolution”. Oramai la tua inutilità è stata comprovata, e il bambino nato fra il 20 Marzo ed il 20 Aprile potrà solo stare fermo e dire ai suoi amici che la sua barriera non può essere oltrepassata. Basta. Praticamente se ci passi vicino ci puoi pisciare sopra.

Inoltre la tua armatura ha due corna enormi, dal peso di 10000 kg l’una, in oro massiccio. Non che siano brutte eh, ma se ti attaccano dai lati sei morto, perché non vedi assolutamente nulla.

8. Libra – Dhoko

Libra

Cavolo se mi fai incazzare. Andiamo con ordine. Hai l’armatura più figa di tutti, senza dubbio alcuno. Praticamente sei un distributore di armi, ogni singola parte della tua corazza contiene uno scompartimento, una parte che può essere usata come armi dagli altri cavalieri, e non solo, sei TU a decidere quale deve essere usata e da chi. In uno scontro saresti l’ago…della bilancia. Oltre ad essere un coltellino svizzero sei l’unico ancora in vita ad avere partecipato alla Prima Guerra Santa contro Hades, ma, porca vacca, sei Yoda. Dopo che lo hanno gonfiato di botte.

Lo stato in cui versi è quello di un simpatico vecchietto che siccome non aveva trovato nessun cantiere da guardare si è dedicato ad osservare le cascate. E oltretutto non puoi muoverti, parli solo telepaticamente. Poi va bhé, nella saga successiva (mai trasmessa in Italia fino ad una manciata di anni fa), si scopre che in realtà sei il figo di un tempo, e che spacchi ancora i culi a destra e a manca, ma come per Aries, negli anni ’90 ancora non si sapeva nulla, e quindi tu, cavaliere della Bilancia, eri costretto al dimenticatoio.

7. Taurus – Aldebaran

Gold_Taurus_Aldebaran

Il compagnone del gruppo. Che risate si fanno quando lo si porta fuori a cena, è sempre pronto allo scherzo e alla bevuta facile. Ha giusto giusto due piccoli difetti. Sta sempre fermo durante i combattimenti, con le braccia conserte, altrimenti non può lanciare il suo “Great Horn”. E poi tende pesantemente all’automutilazione. Se già Sirio ci ha abituati alla simpatica abitudine di causarsi la cecità per vincere i combattimenti, così, perché altrimenti non è divertente, e perché fondamentalmente le bende sugli occhi fanno così anni ’80, e si sa che ci tiene alla moda. Aldebaran ha la particolarità di sfondarsi i timpani, come gesto estremo di combattimento. Nella saga di Poseidone non manca di farlo quando combatte contro Gigi D’alessio Siren, principalmente perché la sua musica gli fa cagare. Piccola nota di merito, nella saga Lost Canvas, il cavaliere del Toro precedente, si sfonda i timpani anch’esso, a dimostrazione di quanto non volerci sentire sia un costume molto diffuso.

E per oggi ci fermiamo qui. Volete sapere il resto della classifica? Rimanete sintonizzati su Dimensione Fumetto!

 

9 thoughts on “Saint Seiya – Una classifica semi-seria dei traumi infantili.

    1. Scritta come era nell’articolo in effetti poteva essere di difficile comprensione. Quello che volevo dire è che ci sono delle costellazioni che a causa dell’emisfero in cui ci troviamo, non potremo mai vedere, come quelle australi. Il senso di “occidentali” era dovuto al fatto che vanno a rappresentare costellazioni a noi note.

      1. Zan-zaaan, qui casca l’asino, come diceva la mia prof di matematica delle medie. Le costellazioni sono Boreali e Australi, non Occidentali e Orientali. Gli antichi (emoderni) cinesi vedevano le stesse stelle degli antichi (e moderni) greci, al contrario dei fuegini e dei maori.

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