Secret Wars – la Crono-recensione

È il 25 Ottobre 1985. Marty McFly è appena uscito dalla casa-studio di Doc Brown. Le orecchie ancora gli fischiano per l’esplosione degli amplificatori, ma non se ne cura. Non c’è niente di meglio di una bella schitarrata al mattino per prepararsi alla scuola. Inoltre, il fischio gli impedirà di sentire le imprecazioni del Preside quando, sicuramente, arriverà in ritardo.

Lo skate rulla alla grande verso la scuola, ma prima c’è da fare una tappa al Hilldale Comic Shop. Il proprietario è un grassone petulante che aspetta Marty al varco.

“Ehy, McFly, non ti azzardare a leggere i fumetti dagli scaffali come fai ogni mattina. Questa non è una biblioteca”.

“Stà zitto Herb. Oggi li compro”.

Ha dovuto consegnare giornali per due settimane per poter racimolare i soldi, ma finalmente ce l’ha fatta. Si prende il suo pacco. In cima a tutti, quello per cui ha sbavato di più. Vecchio di 6 mesi, ma ha fatto di tutto per non avere anticipazioni riguardo al finale.

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Finalmente saprà come è andato a finire quel rutilante baraccone.

Marty non è certo uno sprovveduto. Sa benissimo che tutta questa saga non è servita ad altro che a promuovere la serie omonima di action figures della Mattel. Obiettivamente, i testi di Shooter sono una mezza ciofeca e i disegni di Zeck imbarazzanti, lontani anni luce dal suo Cap. Eppure, eppure.

Si respira aria di qualcosa di epocale. Questi X-Men che non si capisce bene da che parte stanno, separati in casa dagli umani. Questo Molecola finalmente padrone di sé e potentissimo. Il nuovo, bellissimo costume di Spider Man. E soprattutto, questo Destino, che da solo riesce a mettere in scacco Dio in persona.

Sì, una ciofeca. Però che ciofeca! Ci fosse il tempo di leggerlo ora! Ma non può permettersi un’altra assenza a scuola… così Marty ripone il suo pacco passando per casa. Lo leggerà dopo l’appuntamento con Doc, stanotte.

(avanti veloce nel tempo, fino al 21 Ottobre 2015)…

Il futuro non è poi così diverso dal presente, pensa Marty mentre, disobbedendo a Doc Brown, entra nell’ancora fiorente Hilldale Comics&Games&Cosplay&Card&Thewalkindead Shop. Non è diverso per tanti motivi. Primo, perchè c’è ancora il negozio. Secondo, perchè il ciccione è ancora ciccione e petulante. Terzo, perchè c’è questo sugli scaffali:

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A dire il vero c’è anche questo:

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“Ci deve essere un errore” pensa Marty sfogliando gli albi. “Hanno tutti lo stesso contenuto. E soprattutto, il contenuto non ha niente a che fare con nessuna delle cover”.

Disorientato, Marty decide di utilizzare i soldi che gli ha dato Doc per comprare tutti e sei i numeri della serie e leggerseli d’un fiato. Sa bene che mancano ancora due numeri, ma decide che questi bastano per farsi un’idea. Poi si avvicina ad Herb, che è invecchiato e totalmente stordito.

“Ehy Herb, ma cos’è questa roba?”

“Da dove vieni, eh? È il nuovo cross-over della Marvel.”

“Ma non si capisce niente. Niente di niente.”

 

(Destino): Hai cablato il deiettore multisfrastico? Valeria: Nell'accezione Nietzsceana possiamo ontologicizzare il quiproquo...
(Destino): Hai cablato il deiettore multisfrastico?
(Valeria): Nell’accezione Nietzsceana possiamo ontologicizzare il quiproquo…

 

“Lo so. Benvenuto nella All-new, all-different Marvel Comics.”

“Ma-ma… i bambini? Come fanno i bambini a capire questa roba?”

“Bambini? Che c’entrano i bambini con i fumetti Marvel?”

 

(Franklin): "Bene, come sapete abbiamo sviluppato certi equipaggiamenti abbastanza specifici per captare e selezionare delle specifiche tracciature energetiche. Cioè, è sempre stato difficile farlo, prechè il nostro mondo emette naturalmente parecchia radiazione di fondo. Sapete, le particelle di Dio... SACCHI, MI STAI ASCOLTANDO O GIOCHI COL TELEFONINO?!?"
(Franklin): “Bene, come sapete abbiamo sviluppato certi equipaggiamenti particolarmente adatti a captare e selezionare delle specifiche tracciature energetiche. Cioè, è sempre stato difficile farlo, perché il nostro mondo emette naturalmente parecchia radiazione di fondo. Sapete, le particelle di Dio… SACCHI, MI STAI ASCOLTANDO O GIOCHI COL TELEFONINO?!?”

 

“Ehm… Herb, non posso credere che sia successo questo. Da dove esce questo Hickman? Sembra Ermete Trismegisto.”

“Hickman è un genio, hai capito? Ha gettato i semi di questa storia negli ultimi dieci anni… ora tutto quadra, tutto fila. È la saga più grandiosa mai prodotta dalla Marvel, almeno fino all’anno prossimo. Tutti i personaggi riuniti per scontri clamorosi…”

“Ma quali scontri? Quali personaggi? Per la maggior parte del tempo c’è il Dottor Destino che parla, oppure Richards che parla. Tutti parlano e nessuno fa niente. E parlano di cose astruse.”

“Le cose succedono negli spin-off, dove versioni alternative e assolutamente irrilevanti dei personaggi fanno cose e vedono gente.”

“Sì ma… che fine hanno fatto i personaggi Marvel?”

“Ah, tu vuoi quelli… c’è un cinema qui davanti, lo vedi? Quello con la fila di bambini al botteghino. Li troverai lì.”

Marty esce e guarda l’orologio. Deve raggiungere al più presto il nipote di Biff e salvare suo figlio. Cosa fare con quei fumetti appena comprati?

Ma certo!

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Francesco Pone

Francesco Pone legge fumetti da troppo tempo. La sua principale occupazione è tentare di far servire a qualcosa la sua laurea in filosofia.

2 pensieri riguardo “Secret Wars – la Crono-recensione

  • 22 Ottobre 2015 in 9:15
    Permalink

    Adoro questo articolo. E anche l’autore, perché no.

    Rispondi
  • 24 Ottobre 2015 in 15:58
    Permalink

    Accetto assegni purchè in euro

    Rispondi

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