Paranoid Boyd: un vortice di demoni e disperazione + intervista ad Andrea Cavaletto
William Boyd è un paranoico, un tossico e soffre di allucinazioni. Ma siamo sicuri che siano tali? Gli orrori che i suoi occhi vedono sono davvero irreali o possono ferirci?
William Boyd è un paranoico e un tossico e soffre di allucinazioni. Ma siamo sicuri che siano tali? Gli orrori che i suoi occhi vedono sono davvero irreali o possono ferirci?
Sono queste le domande che nascono dopo la lettura di Paranoid Boyd, un fumetto edito e prodotto dalla abruzzesi Edizioni Inkiostro, nato dalla mente di Andrea Cavaletto, già sceneggiatore per Dylan Dog.
L’opera è divisa in stagioni e la prima si è conclusa da poco con tre uscite più un numero zero promozionale.
La storia ha un inizio che sembra molto legato all’attualità. Boyd è sopravvissuto a un attentato aereo kamikaze e a causa di questa vicenda traumatica la sua vita subisce un totale declino: da pittore in ascesa ritroviamo il protagonista in una vita squallida fatta di sesso e droga, lasciato dalla moglie e con una figlia malata terminale in un letto di ospedale. Con una premessa tale non risulta difficile credere che la paranoia possa essersi impossessata di lui, la sua anima è tormentata e i demoni che ne sono la causa iniziano piano piano a uscire fuori in un turbine di situazioni splatter che ci conducono allo sconcertante finale.
Gli autori dei disegni che si sono susseguiti in questo primo arco hanno tutti dato una loro personale impronta grafica all’opera, passando dal tratto raffinato e realistico di Simone Delladio a quello più sporco e graffiante di Rossano Piccioni, passando per le matite di Renato Riccio, Francesco Biagini, Matteo Pirocco, Enrico Carnevale ed Emmanuele Baccinelli e dello Studio Creative Comics.
Ma perché un fumetto con protagonista un uomo così cazzuto eppure paranoico? Beh, lo chiediamo direttamente all’autore!
Andrea Cavaletto: Perché sono abbastanza paranoico e sono convinto che la nostra società, oggi, sia abbastanza fondata sulla paranoia; anche il terrorismo è figlio di fanatismo e paranoia, solo per dire.
Quanto c’è di autobiografico?
Non mi drogo, il resto è tutto reale!
Oddio, mi auguro per te di no!
No infatti, scherzo, ma diciamo che c’è dentro molto di me, del mio modo di pensare e di vedere le cose… I comportamenti del protagonista, e di chi gli gira intorno, sono cinici, disillusi e realistici.
Gli incubi di Boyd sono fantasia, o le sue visioni sfociano nella realtà?
Eeeeeeh è questo il bello, è il lettore a decidere cosa è reale e cosa no, in base al proprio livello di paranoia, in base a questo anche la storia assume significati diversi e anche il protagonista.
Anticipazioni sulla seconda stagione?
La seconda stagione sarà davvero forte e si guadagnerà appieno il parental advisory: sarà un horror carcerario, un delirio violento e claustrofobico. Will è stato arrestato per ciò che ha commesso e da lì parte tutto, ma prima avremo uno speciale numero 4, una storia completa ambientata nel passato legata al numero zero. Il tema sarà la paranoia del satanismo nella musica metal, e con l’edizione variant si potrà ascoltare in esclusiva, in streaming, la canzone inedita Paranoid Boyd che i The Foreshadowing hanno realizzato appositamente per noi, oltre a essere protagonisti della storia.
Hai altro da dichiarare?
Direi che ho spifferato abbastanza!
Congediamo allora il buon Andrea e ci diamo appuntamento per la seconda stagione di Paranoid Boyd, che a quanto pare ci riserverà molte sorprese.
Andrea Cavaletto
Paranoid Boyd
Edizioni Inkiostro, dal 2017
32 pagg., b/n, spillato, 17×24 cm, €4.00 cadauno