Tsubaki-cho Lonely Planet: amore e risparmio

Copertina italiana di "Tsubaki-cho Lonely Planet" di Mika Yamamori.Tsubaki-cho Lonely Planet di Mika Yamamori è una gradita sorpresa nel panorama delle nuove uscite shoujo manga degli ultimi tempi.

Il genere infatti pare adagiato troppo vistosamente nel plot in voga al momento:

– Ragazza incontra un nuovo compagno di scuola;

– In genere lo conosceva prima o chissà come mai viene inspiegabilmente attratta da lui;

– Lui la ricatta sottraendole qualcosa o scoprendo un segreto;

– La loro relazione tra i banchi di scuola inizia.

Sappiamo bene che trama che vince non si cambia, ma in questo periodo gli shoujo sono tutti troppo simili e mentre leggiamo ci domandiamo «Ma è un nuovo numero o lo ho già letto?». Questo per far capire che di originalità ce n’è sempre meno e mentre i neofiti sono facili da accontentare, le senpai di lungo corso cominciano a stufarsi di vedere le solite storie.

Tsubaki-cho Lonely Planet, pubblicato da Star Comics, invece  parte da un presupposto più maturo per dare il via alla storia. Fumi ha perso la madre e il padre è indebitato fino al collo. I suoi sedici anni non li trascorre tra le fastose vie di Shibuya scattandosi selfie con le amiche, ma collezionando punti fragola del supermercato, cucinando per il padre e facendo di tutto per far quadrare i conti. Il suo sogno non è una borsa Louis Vuitton, ma un aspirapolvere e una lavatrice.

Illustrazione di "Tsubaki-cho Lonely Planet" di Mika Yamamori.

Il suo mondo fatto di piccoli risparmi e attenzione massima, il suo equilibrio precario, crolla come un castello di carte quando il padre contrae un altro debito. Fumi perde la casa e allora decide di diventare donna delle pulizie presso un noto scrittore. Il padre invece si imbarca su una nave tonnara.

Fumi comincia la sua avventura da governante, ma scopre che non è un anziano scrittore il suo datore di lavoro, ma un giovane bello e misterioso, Kibikino. Tra i due si creano attriti, le loro personalità diverse entrano in collisione, ma poco a poco cominciano a guadagnarsi i loro spazi e la reciproca fiducia. Mentre la vita lavorativa di Fumi migliora, quella emotiva subisce uno scossone. Un nuovo compagno di classe turba il suo ménage scolastico e la porterà a fare cose che non vuole.

Illustrazione di "Tsubaki-cho Lonely Planet" di Mika Yamamori.

Come si evince dall’ultima parte, anche Tsubaki-cho Lonely Planet segue lo svolgimento di molti altri manga shoujo, ma è a suo modo diverso. Innanzi tutto la protagonista ha a che fare con veri problemi e ha una maturità sviluppata, il suo carattere non è piatto, ma profondo, in linea con la complessità di una società che ha dei risvolti spiacevoli e che la mette davanti a scelte difficili. Lo stesso scrittore Kibikino ha una personalità non sterile, ma che muta a seconda delle situazione e dell’evolversi del rapporto con Fumi.

Illustrazione di "Tsubaki-cho Lonely Planet" di Mika Yamamori.

La cura dell’autrice Mika Yamamori sia per la raffigurazione dei personaggi sia per la loro introspezione psicologica è semplicemente ammirevole e commovente. Un manga che convince dal primo numero e che speriamo di vedere crescere di intensità con il passare dei mesi.

Veronica Antonucci

Chi siamo? Dove siamo? E io cosa sto facendo qui? Non ne ho la minima idea.

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