The Labyrinth: il futuro terribilmente meraviglioso di Simon Stålenhag

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Un mondo crudele e distopico. Un futuro prossimo in cui è difficile sopravvivere.

Continua la mia operazione di recupero del catalogo Mondadori Oscar Ink.

The Labyrinth di Simon Stålenhag è uscito a febbraio del 2023 e io me lo ero perso.

Nella vita si perdono tante cose: treni, chiavi, occasioni; è un fatto. Se però recuperare le chiavi perse al supermercato a volte è impossibile (dipende dal buon cuore di chi le ritrova), per quanto riguarda libri, fumetti e opere d’ingegno in generale, il bello è che sono sempre lì pronte ad aspettarci.

Basta un po’ di voglia, alcune congiunture astrali ed ecco che ti torna in mente quell’autore di cui avevi sentito tanto parlare nel 2018 e che non hai mai letto.

Che la tua fumetteria di fiducia espone un libro che attrae la tua attenzione perché tratta proprio lo stesso tema del film che hai visto due sere prima.

Insomma c’è sempre un buon momento per riscoprire vecchie cose e quando lo si fa c’è a volte la possibilità che quella scoperta rechi con sé la meraviglia.

Questo mi è successo con The Labyrinth di Simon Stålenhag, quando mi è apparso improvvisamente davanti, su una pagina web, in un noioso mercoledì di novembre.

Chi è Simon Stålenhag? Non ne avevo la più pallida idea. Ho dovuto googlare il suo nome.

Wikipedia dice che è un artista, musicista e designer svedese e che è nato nel 1984 vicino Stoccolma. Dalle sue illustrazioni digitali, che ritraggono mondi futuri e futuribili, distopie rurali, Stålenhag ha tratto più di un libro. Uno dei quali, Tales from The Loop, è diventato nel 2020 anche una serie TV, prodotta da Amazon Prime.

Quello che più mi ha colpito di The Labyrinth è di sicuro l’aspetto visivo. Le illustrazioni di Stålenhag sono ricercate e sontuose, ricche e allo stesso tempo decadenti, eleganti e selvagge, spiazzanti e distopiche. Come se il pittore Edward Hopper avesse deciso di darsi alla fantascienza, come se De Chirico fosse nato nel 3000 d.C.

La cifra stilistica di Stålenhag è originale e legata a un universo sci-fi impregnato di malinconia. Il suo stile pittorico, che ricorda le tecniche tradizionali come l’olio e il guache, è ottenuto attraverso l’utilizzo di tavolette grafiche digitali ed è in grado di rendere affascinate un mondo solitario e devastato, in cui l’uomo si sente solo, privo di punti di riferimento, un animale costretto a sopravvivere.

In questa stupenda edizione cartonata di The Labyrinth, Mondadori giustamente non si è risparmiata: l’autore ci racconta di un mondo coperto di cenere, devastato da un misterioso fenomeno atmosferico che ha avvelenato l’aria e che costringe i pochi umani sopravvissuti a vivere sottoterra.

Più che un fumetto si tratta di un vero e proprio libro illustrato, in cui il testo si affianca alle illustrazioni (dipinti) a tutta pagina che coinvolgono il lettore e lo trasportano all’interno della desolazione cosmica.

Anche se l’impatto visivo è sicuramente preponderante, la storia non pecca di superficialità e riesce a sostenere l’immagine in modo sensato e accattivante. Lasciando al lettore lo stesso spaesamento che ti danno la visione dei film dei maestri del genere (scegliete voi quelli che più vi piacciono, io vi consiglio Interstellar e I figli degli Uomini).

Ora che ho conosciuto Stålenhag, non mi resta che recuperare la sua opera, al momento tutta pubblicata in Italia da Mondadori.


Titolo: The Labyrinth
Autori: Simon Stålenhag
Editore: Mondadori Oscar Ink
Colore o B/N: Colore
Data di pubblicazione: 02/2023
Formato e rilegatura: 29×25,9 cm, cartonato
Pagine: 160
Prezzo: €25.00
ISBN: 9788804758501

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