Mister Miracle di Tom King: Oltre la Fuga

Mister Miracle di Tom King e Mitch Gerads è un’opera che destruttura il supereroe rendendolo umano e sanguigno. Il racconto di Scott Free, il Maestro della Fuga, è una ricerca dettagliata sull’esistenza umana che offre un chiaro parallelismo con la società moderna grazie ai molteplici significati nascosti nel racconto e innumerevoli sottotesti che danno modo al lettore di creare la propria interpretazione.

Scott Free, è una divinità, un essere dotato di poteri sovrumani condannato a una perenne fuga. Ma da cosa scappa? Dal destino segnato dagli Dei di Apokolips? O da se stesso? Un continuo tentativo di sfuggire alla morte, un simbolo universale della fragilità della vita umana. Accanto a lui c’è sua moglie Big Barda, una guerriera rude e fortissima, in contrasto con l’emotività del marito. Il loro rapporto è profondo e passionale, e diventa l’espediente narrativo di tutta la storia.

Il tratto di Mitch Gerads è un elemento fondamentale dell’opera. Le sue tavole, caratterizzate da una composizione rigorosa catturano l’atmosfera surreale e onirica della storia. Particolarmente evocative sono le sequenze in cui le vignette si deformano e si sovrappongono, riflettendo lo stato mentale perturbato di Scott. Le vignette sono come finestre che si aprono e si chiudono su un mondo complesso, dove la realtà e l’immaginario si mescolano.

Tom King in seguito a una sua esperienza personale dove ha rischiato di morire (o pensava comunque che stesse succedendo) scrive Mister Miracle dove solleva interrogativi esistenziali alla ricerca del significato della vita (l’eterna domanda dell’uomo) e alla possibilità di poter fuggire e riscrivere il proprio destino. La storia di Scott è un’allegoria della condizione umana, le gabbie, non solo delle tavole ma spesso rappresentate fisicamente durante il racconto, simboleggiano le limitazioni dell’esistenza e al tempo stesso ne delineano la complessità. Le maschere dei personaggi, elmi rigidi e inespressivi, celano l’identità reale e le emozioni, tranne quella di Scott, che è una maschera espressiva, adattabile ai suoi movimenti. La palette cromatica composta da rossi scarlatti associati alla guerra e alle vicende ambientate nell’Inferno, si alternano a toni freddi e desaturati tipici delle location sulla Terra e contribuiscono a creare un’atmosfera onirica e alienante. Tutto è perfettamente progettato e realizzato.

Mister Miracle è evidentemente influenzata dal dramma greco di Orfeo e la sua discesa negli inferi. Il viaggio di Scott può essere interpretato come un’esperienza mistica alla ricerca della verità ma è anche una critica sociale: la società dello spettacolo e la manipolazione dei media sono temi ricorrenti e centrali per tutto il racconto. Allo stesso tempo, è anche un’indagine psicologica profonda ed esplora il trauma infantile, la perdita, il distacco e la ricerca di una propria identità. La morte, spesso temuta, viene presentata come una possibile liberazione dal ciclo infinito della sofferenza. Al contrario, l’immortalità degli Dei di Apokolips è una maledizione, una condanna a un’esistenza ciclica la quale con il tempo diventa effimera e priva di significato.

Mister Miracle è un’opera estremamente complessa e sfaccettata, un viaggio introspettivo che ci porta a confrontarci con le nostre paure e i nostri desideri. Attraverso un disegno espressivo e una narrazione coinvolgente, King e Gerads ci offrono una lettura unica dimostrando che il fumetto è uno strumento potente se ben usato.

Titolo: Mister Miracle di Tom King
Autori: Mitch Gerads, Tom King
Editore: DC Italia – Panini Comics
Colore o B/N: Colore
Data di pubblicazione: 11/2024
Formato e rilegatura: 18,3×27,7 cm, cartonato
Pagine: 376
Prezzo: €39.00
ISBN: 9788828797524