I mostri ci fanno paura? – Che paura, nonno! di James Fiora

La casa editrice Cliquot presenta Che paura, nonno!, un libro per bambini che parla di mostri e di come non averne paura!

Copertina di "Che paura, nonno!" di James Flora.Che paura, nonno! è un libro illustrato per bambini (a togliere ogni dubbio i numerosi adesivi in regalo) scritto e disegnato da James Flora, edito da Cliquot e tradotto da Marina Pirulli.

Quando un bambino salta tra le braccia del nonno è inevitabile che ci scappi una storia. La narrativa ce lo ha raccontato tante volte, perpetrando l’immagine del vecchietto saggio che pesca dalla sua memoria racconti edificanti di vita vissuta o parabole pedagogiche. Ma se questo nonno, invece che narrare rasserenanti storie a lieto fine, elencasse una serie cospicua di avventure orrorifiche, popolate da mostri orripilanti, scheletri mangiauomini e fetidi lupi mannari? Ecco tutto ciò accade in questo volume di James Flora, dove un nonnino, con pipa e giornale d’ordinanza, racconta al nipote spaventato da un fulmine, vicende tremende che lo hanno visto protagonista in un passato molto lontano.

Jim Flora, acclamato artista visivo americano, inventa questo pretesto narrativo per mettere in scena incubi di ogni genere e tipo. Un viaggio ironico e sconclusionato affastellato di mostri di ogni rango: la strega che trasforma le sue piccole prede in ragni, un’orrida fantasmessa che guarda bizzarri e crudeli programmi alla tv, un mucchio di ossa che una volta rimontato usa ringraziare divorando il proprio benefattore.

Non c’è lettura più azzeccata di questa oggi che ci apprestiamo a passare un pallido Halloween molto meno spaventoso della realtà che siamo costretti a vivere. Che paura, nonno! è dunque il modo perfetto per spaventare i bambini di tutte le età attraverso gli intramontabili stereotipi del genere. Ci sono proprio tutti: scheletri, streghe, fantasmi, lupi mannari, ragni e chi più ne ha più ne metta.

Tavola da "Che paura, nonno!" di James Flora.

Si ha paura veramente durante la lettura di questo libro? Può darsi, anche se il libro è stato scritto nel 1978 e i bambini di oggi sono assai più smaliziati di quelli di fine anni settanta. Una storia per fare paura deve essere letta come tale, magari preparando il giusto mood: una stanza buia, una torcia a illuminare il volto del narratore, la pioggia battente fuori dalla finestra (se il riscaldamento globale non ne prevede, aiutarsi con una delle tante playlist che riproducono il rumore della pioggia) e in un battibaleno si potranno annusare gli odori fetidi di cui il libro è pieno e sarà facile sentire su di sé le pelose zampette degli spaventosi ragni-bambini.

Tavola da "Che paura, nonno!" di James Flora.

Flora è un antesignano dei personaggi timburtoniani, bizzarri e fuori luogo, ma senza i tratti malinconici e esistenziali dei protagonisti di Nightmare Before Christmas o di Morte malinconica del bambino ostrica. I mostri di questo libro hanno un carattere meno tormentato, sono cattivi a tutto tondo che espletano il loro ruolo di malvagi in modo esemplare. L’enorme fantasmessa non ha un briciolo di rimorso quando il suo lupo mannaro da compagnia ingoia il protagonista in un sol boccone, si preoccupa piuttosto che non gli vada indigesto.  

Tavola da "Che paura, nonno!" di James Flora.Lo stile è una sorpresa continua, surreale e divertente: con soli due colori, nero e azzurro, viene dipinto un immaginario horror che comprende tutte le sfumature della paura. Dentro il suo tratto ci si può trovare di tutto, da Sendak a Dalí, da Miró a Robert Crumb, ma soprattutto una stralunata ironia che pervade i personaggi, paurosi sì, ma fino a un certo punto. Le tavole sono composte magistralmente, veloci, ritmate, piene di guizzi e accenti, una composizione jazz, di cui Flora è un grande esperto, avendo illustrato in vita sua dozzine di copertine di dischi (ha lavorato per anni per la Columbia Records).

Ma la domanda spontanea che sorge alla fine di questo libro è: abbiamo ancora bisogno di avere paura? La risposta è sì, se questa paura riusciamo però a superarla, perché ogni bambino deve affrontare un mostro, che sia in una stamberga maledetta o dentro di sè e il finale positivo e affettuoso di questo volume ci insegna a farlo, con un pizzico magia.

«Quindi se in una notte oscura dovesse capitarvi di trovare un mostro sotto il letto o un fantasma in corridoio, andategli incontro e stringetegli la mano».


James Flora
Che paura, nonno!
Cliquot, 28 ottobre 2020
cartonato, colore, 36+2 pagg., 20×28 cm, €18.00
ISBN: 9788899729349

 

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