Feltrinelli – La storia di un editore fra due mondi

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La storia di Giangiacomo Feltrinelli: un editore, un rivoluzionario, un terrorista, un cosmopolita… un comunista ricco di famiglia che ha speso la sua vita in mille battaglie.

Giangiacomo Feltrinelli è stata una figura ingombrante della storia culturale, politica, sociale e imprenditoriale in Italia e non solo. Una specie di eroe dei due mondi, nato in una delle famiglie più importanti della borghesia milanese del secolo scorso.

Dapprima simpatizzante del regime fascista, diventa poi partigiano e comunista, e nel frattempo utilizza le notevoli risorse familiari per creare una vera e propria industria del libro e porta anche avanti una sua personalissima lotta di fianco ai regimi comunisti del Sudamerica, fino all’enigmatico decesso.

Il racconto di Feltrinelli – L’editore che voleva cambiare il mondo parte proprio dalla fine, ma poi torna a seguire una linea quasi cronologica, irpartendo dalla pubblicazione, con Giangiacomo non ancora trentenne, de Il dottor Živago (osteggiata dallo stesso Partito Comunista) su spinta dei russi. Da lì, la storia segue le vicissitudini personali, imprenditoriali e rivoluzionarie di Feltrinelli.

La storia non è però sempre neppure dal punto di vista cronologico. I richiami all’epilogo sono frequenti, e spesso le date mancano del tutto. In qualche modo gli autori chiedono al lettore di lasciar perdere, oppure di andarsi a cercare i dettagli “tecnici” e i nomi delle persone che incrociano la vita del protagonista.

Il volume è stato prodotto in Spagna da Altamarea Ediciones, che aveva già portato in libreria un volume su Pasolini a opera di Davide Toffolo. Stavolta gli autori sono tutti spagnoli: Guillermo Gracia Santos, ricercatore del Centro de Documentaciòn de los Movimentos Armados, Aitor Iturriza Mendia  e Nacho Nava Laiz, i quali oscillano fra la letteratura, la comunicazione filmica e il fumetto, a sottolineare proprio l’importanza di Feltrinelli per i paesi ispanofoni.

In effetti, se l’attività editoriale di Feltrinelli coinvolge davvero l’élite culturale mondiale, da Henry Miller a Truman Capote, da Pasternak a Bertrand Russell, la sua attività politica e armata trae spesso ispirazione dal Sudamerica: dal 1964 in poi le sue frequentazioni con Fidel Castro, Ernesto Guevara e Régis Debray sono numerose, come pure quelle con personalità di spicco nel vecchio continente: Giangiacomo è stato davvero uomo di mondo e cosmopolita..

Una storia certo non banale, che racconta di un giovane imprenditore, non un self made man, che però ha lasciato una impronta ancora profondissima in Italia non solo nel mondo dell’editoria, ma anche in quella sociale e politica, con la fondazione dei Gruppi d’Azione Partigiana e i legami con le Brigate Rosse.

Il fumetto racconta Feltrinelli evidenziando in modo chiaro tutti gli spigoli della sua personalità, e lo fa anche con una modalità grafica che ricalca questa stessa caratteristica. Non servono i dettagli dei visi, o degli sfondi, anzi spesso lo sfondo non c’è, a meno che il paesaggio e la location abbia un significato per la storia.

Il bianco e nero, con (rari) inserti verdi e ocra della stessa tonalità della copertina, è a sua volta spigoloso, a volte quasi schizzato. Il tratto è variabile e sottolinea l’atmosfera piuttosto opprimente che permea tutto il libro.

Una angoscia legata agli anni di piombo e alla storia dell’America Latina nel secondo dopoguerra, il cui peso si sente in tutte le pagine. Un peso che non riesce mai ad alleggerirsi, neppure nei momenti in cui si raccontano le storie d’amore. Tutto questo rende il libro non facile da leggere, proprio perché non si respira mai.

Lo stile grafico fa pensare a volte al compianto Tim Sale, il tratto studiatamente incerto, le espressioni schizzate; altre volte richiamano uno stile simile a Gianluca Buttolo, che usa anche in modo molto simile il bianco e nero. In generale nella grafica si nascondono tante citazioni di luoghi, di libri, di pellicole.

La gabbia è piuttosto regolare, con tre righe per pagina che possono essere modificate per lasciare spazio a vignette più impegnative o a splash page, a volte anche su due facciate.

Le vignette e lo spazio bianco sono molto regolari. Le prime hanno il bordo di spessore fisso e sono sempre rettangolari. A volte sembra che siano stati sovrapposti al contenuto della vignetta, con leggerissime sbordature nei disegni, dell’ordine del millimetro. Gli spazi non sono sempre dello stesso spessore ma sono sempre perfettamente orizzontali o verticali.

Tutti questi elementi, il tratto disordinato in contrasto con l’ordine delle pagine, il bianco e nero spezzato a volte da piccole macchie di colore peraltro non particolarmente acceso, e tanti altri piccoli dettaglietti qua e là concorrono a rendere l’opera molto interessante… anche se, di nuovo, non è una lettura facile.

Quella che emerge dalle pagine di Feltrinelli è la figura di un uomo che è tirato da una parte dalla sua natura imprenditoriale, dall’altra da valori che con lo status di imprenditore (e di dimensioni internazionali) sembrano in assoluto contrasto. Il fumetto, con gli escamotage grafici di cui abbiamo parlato, rende molto bene questa dicromia.

Il fumetto spagnolo non è così conosciuto in Italia. Sicuramente l’autore più celebre è Paco Roca, che da diverso tempo pubblica bei libri, anche direttamente in italiano, e si è fatto anche ambasciatore dei suoi conterranei. Eppure l’impatto non è ancora così visibile, anche se molti autori di lingua spagnola scrivono e disegnano su testate internazionali.

Questo volume, tutto iberico, è stato importato e tradotto da una casa editrice bolognese, le Edizioni Pendragon, sulla breccia da un trentennio: pur non essendo nuova a opere disegnate, non è certo fra i primi nomi che vengono in mente quando si parla di letteratura a fumetti… ma è interessante che editori dinamici e flessibili prendano in considerazione l’idea che un fumetto può essere impegnativo e fare letteratura, e che quindi valga la pena tradurlo e investirci.

In particolare se parla di uno dei più importanti editori italiani.


Titolo: Feltrinelli, l’editore che voleva cambiare il mondo
Autori: Guillermo Gracia Santos, Aitor Iturriza Mendia, Nacho Nava Laiz, Tradotto da Alfonso Zuriaga
Editore: Edizioni Pendragon
Colore o B/N: colore
Data di pubblicazione: maggio 2024
Formato e rilegatura: 17×24 cm, brossurato con alette
Pagine: 224
Prezzo: 24,00€
ISBN: 978-88-3364661-9

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