I punkinari – le vignette come una volta
Due punk eternamente in panchina, tra freddure e battute old-school: I Punkinari è un concentrato di umorismo semplice e irresistibile.
Nessun campo da gioco, solo una panchina e 222 gag per sorridere.
Nella prefazione a I Punkinari di Alessandro Pagani e Massimiliano Zatini, edito da Nepturanus, Stefano Manca scrive:
«Questa sensazione che il nostro momento non sia ancora arrivato, che qualcuno o qualcosa ci stia tenendo in panchina, nella lunga partita della vita, l’abbiamo avuta in tanti e tanti di noi la hanno ancora».
Così seguiremo per 111 pagine, ciascuna divisa orizzontalmente in due vignette, i numeri 333 e 666, che mai diranno il loro nome, che aspettano di essere chiamati in gioco.
Questo mai accadrà: per 222 battute (io ho il sospetto che questo numero non sia casuale), il 333 aspetterà di entrare in porta, il 666 attenderà di entrare in campo come giocatore di movimento. Purtroppo (o per fortuna?) per tutto il volume i due continueranno a scambiarsi freddure, con qualsiasi meteo, ma senza allontanarsi mai dalla panchina.
Creste e tatuaggi non ingannino, Alessandro Pagani, mette in bocca a questi due disillusi (dal loro allenatore, quanto meno) molte gag anche piuttosto classiche, con battute del tipo:
– Ieri sono stato al funerale del Sindaco
– C’era molta gente?
– Macché, un mortorio.
Per lo più giochi di parole, freddure, gag che i due si scambiano, cambiando posizione ma non allontanandosi mai dalla panchina (stavo scrivendo scendendo, ma in realtà a volte almeno uno di loro si fa trovare in piedi, anche se sempre appoggiato).
A quella che poi più che una panchina da stadio di calcio è una panchina da parco… Sarà per quello che nessun allenatore si decide mai a chiamarli per scaldarsi e scendere in campo?
E comunque loro, fedelissimi a sé stessi, restano lì, sempre nella speranza di giocare. Da notare che poi non ce ne sono altri di giocatori, né in panchina, né in campo. Il paesaggio comincia e finisce con loro, come se l’universo fosse solo quello. Giusto qualche farfalla primaverile e qualche cespuglio in fiore, ma proprio davanti alla panchina?
Infatti nei disegni di Massimiliano Zatini i due sono sempre seduti, sdraiati, appoggiati sulla panchina, e intorno a loro le stagioni si susseguono, per cui li troviamo coperti dalla neve o sotto l’ombrellone, ma vestiti sempre allo stesso modo. Al più cambiano, come direbbero quelli esperti di moda, gli accessori.
Accessori che talvolta richiamano il loro essere punk, come l’ombrellone con i teschi, ma a volte sono meno credibili, come il cappello di paglia con i buchi per la cresta, o la sciarpa natalizia con gli alberelli.
Mai una volta che uno dei due indossi un paio di scarpe da calcio pronto a entrare in campo, anzi, uno sempre con le sneackers, l’altro con una specie di scarponi sempre slacciati.
Li vediamo sempre di spalle. Se la rideranno tra loro a pensare ai lettori che, da questa parte della pagina, si stanno chiedendo come sono fatti, se e quando entreranno mai in campo, o quanto meno chi, nella partita che loro starebbero (il condizionale è d’obbligo) guardando, stia vincendo.
E alla battuta numero 223, quella che ci fa vedere i due punkinari quasi fossero degli umarell (e l’idea non è del tutto nostra) accompagnati da due amici a quattro zampe che in fondo gli somigliano, ci raccontano che
per la cronaca siamo state comparse, perché dimenticati ai bordi d’un campo, ma per l’attualità non c’è stato campo che abbiamo scordato o volto che non siamo riusciti a rallegrare. È per questo che da comprimari siamo diventati attori e, da riserve, rinforzi.
Un concentrato di umorismo “classico”, che scorre via leggero e senza grandi ambizioni.
Forse si potevano rendere più tematiche le battute? Forse si potevano cercare giochi di parole più legati al mondo del calcio, o alla cultura punk; ma in fondo in panchina si parla del più e del meno, si perde tempo in attesa di essere chiamati in campo o che la panchina finisca.
Ed è in questo “tempo di mezzo”, vuoto o quasi, che nasce l’umorismo. Anche quello più semplice dei punkinari.
Alle illustrazioni ha collaborato anche Matteo Cialdella.
Titolo: I punkinari
Autori: Alessandro Pagani, Massimiliano Zatini
Editore: Nepturanus
Volume: 16×21 cm, bianco e nero, brossurato
Pagine: 128
Anno di pubblicazione: 2025
Prezzo: €14,90
ISBN: 9788831490450