Yuri!!! on ICE – Una recensione entusiasta

Yuri!!! On Ice è un anime sportivo uscito questo inverno che ha conquistato moltissimi ragazzi appassionati e non di pattinaggio artistico sul ghiaccio.

Yuri!!! on ICE è un anime sportivo sul pattinaggio artistico sul ghiaccio di “sottogenere” BL (Boys Love, storie d’amore omosessuali maschili) realizzato dallo studio MAPPA. È uscito quest’inverno e ha piacevolmente sorpreso moltissimi appassionati dei generi sia sportivo sia BL.

L’anime parla di Yuri, un giovane pattinatore sul ghiaccio giapponese che nella finale della sua gara più importante era arrivato ultimo e aveva deciso di abbandonare il suo coach e la pista di pattinaggio. Victor invece è il dio del pattinaggio: è uno dei migliori pattinatori artistici mondiali e ha vinto cinque campionati del mondo consecutivi. Quando Yuri ritorna in patria si trova a eseguire nel palazzetto dello sport della sua città lo stesso programma libero di Victor: il video che lo ritrae diventa virale, lo stesso Victor lo vede e decide di diventare il suo coach. Ma Victor e Yuri non sono soli, ad allenarsi con loro c’è anche la giovane promessa del pattinaggio artistico russo, Yurio, quindicenne punk e ribelle.

Nonostante Yuri!!! on ICE sia un anime a carattere sportivo, presenta moltissime differenze rispetto ai canoni del genere. Innanzitutto non presenta due antagonisti veri e propri. Negli storici anime a carattere sportivo c’è sempre stata una certa rivalità e un marcato dualismo tra il protagonista e l’antagonista: come non ricordare la rivalità fra Mark Lenders e Oliver Hutton, o fra Mimì e le russe, oppure quella fra Mila e Nami Hayase all’inizio, e con altri rivali poi.

Sguardo di fuoco tra Mimì e la russa Bolkinskaja, sua nemesi.

In Yuri!!! on ICE invece quello che colpisce a prima vista è subito la grande amicizia e il cameratismo fra tutti gli atleti che competono per il Grand Prix: i ragazzi sono mostrati spesso a cena insieme, si sostengono a vicenda, e più volte gli atleti si incoraggiano prima di una gara importante cercando in tutti i modi di darsi animo per arrivare a conseguire il titolo. Lo stesso Yuri sostiene il suo “rivale” thailandese con cui si è allenato a lungo negli anni precedenti.

Altra particolarità di Yuri!!! on ICE è che per la prima volta non c’è rivalità fra Giappone e Russia, ma un vero e proprio legame di amicizia e perfino amore. In vari storici anime a carattere sportivo, e principalmente in Attack No.1 ossia Mimì e la nazionale di pallavolo, fra Giappone e Russia non correva assolutamente buon sangue, e le russe erano le avversarie da combattere e da sconfiggere con colpi da maestro e azioni incredibili, inventati e studiati nei minimi particolari per sorprendere l’avversario.

In Yuri!!! on ICE invece i russi sono i migliori amici dei giapponesi: Victor, che è il più grande atleta pattinatore russo, arriva spontaneamente in soccorso di Yuri per aiutarlo a vincere il suo Grand Prix. Sembra proprio che sia arrivato il disgelo fra Giappone e Russia dopo anni di competizione sfrenata, e che le due nazioni siano diventate ottime amiche sulla pista di ghiaccio.

Un’altra importante caratteristica di Yuri!!! on ICE è quella di occuparsi di uno sport considerato, fra virgolette, minore, ossia il pattinaggio artistico su ghiaccio. Essendo uno sport con un regolamento poco conosciuto, nei 12 episodi della serie vengono presentati, anche a scopo “didattico” per lo spettatore, tutti i principali salti richiesti dal programma, come il triplo toe loop, il quadruplo Salkoff e il triplo Axel. Inoltre vengono spiegate attraverso le voci dei personaggi le modalità di qualificazione e il modo in cui vengono attribuiti i punteggi a una singola coreografia. In questo modo anche chi non è addetto ai lavori e chi non si è mai interessato di pattinaggio artistico su ghiaccio non solo riesce a seguire le evoluzioni dei pattinatori, ma riesce anche a farsi una cultura in vista dei prossimi campionati.

Infine, in Yuri!!! on ICE riusciamo anche a capire che visione hanno i giapponesi degli altri Paesi. Scopriamo che secondo i nipponici i russi sono bellissimi e atletici e hanno una grazia assolutamente ineguagliabile; i coreani sono burberi, non sono molto atletici e soprattutto non riusciranno mai ad arrivare in una finale di Grand Prix (tra l’altro sono gli unici ad avere computer e cellulari Samsung mentre tutti gli altri sono Apple addicted); i canadesi sono pieni di sé, egocentrici caciaroni e sempre pronti a fare festa; gli svizzeri sono un misto fra tedeschi e italiani (infatti il protagonista svizzero ha nome tedesco e cognome italiano); i thailandesi sono scuri, molto sicuri di loro stessi e sono delle potenze emergenti anche nello sport; gli italiani invece sono attaccati alla famiglia quasi fino all’incesto, molto gelosi dei propri parenti, e le ragazze italiane sono bellissime.

Per quanto riguarda la tematica dell’amore omosessuale, questa è affrontata con grande leggerezza. Senza calcare troppo la mano ed esprimendo un sentimento puro e in qualche modo platonico, lo spettatore intuisce che fra Victor e Yuri comincia a esserci una grande complicità e un grande amore come viene poi più volte dichiarato, ma gli sceneggiatori non indugiano mai in scene particolarmente piccanti o in baci appassionati. È un anime più sentimentale che prettamente carnale, anche se comunque adatto a un pubblico adulto.

I protagonisti sono tutti ben delineati, ma probabilmente il miglior personaggio è Yurio Plisetsky, ossia il ragazzo russo di 15 anni rivale di Yuri. Victor infatti, pur avendo solo quattro anni più di Yuri, sembra molto più adulto, forse in virtù dei suoi numerosi successi; Yuri è invece molto fragile e debole, ed è lui che subisce il fascino maturo e artistico dell’allenatore; Yurio è sì stregato da Victor, ma lo vede più che altro come un totem da battere, una divinità a cui sedersi a fianco nell’Olimpo dei pattinatori russi. In questo modo vengono indagati diversi tipi di amore, sia quello fra pari sia quello per una persona più adulta, che può essere considerata un maestro, sia l’amore per i familiari più stretti che si preoccupano di noi e che ci sostengono nelle nostre passioni quotidiane.

Yuri!!! on ICE presenta molti e originali momenti di ironia e divertimento, affiancati da scene passionali, toccanti e drammatiche che lasciano lo spettatore commosso e meravigliato. Unica nota dolente, secondo me, è la colonna sonora che non riesce mai a coinvolgere appieno lo spettatore: lo stesso tema di Yuri!!! on ICE, ossia la musica scelta per la coreografia di Yuri, non riesce a emozionare lo spettatore. Sì, la soundtrack sarebbe decisamente da rivedere in quanto non riesce ad accompagnare degnamente le gesta e le coreografie dei pattinatori.

Se dopo ogni serie a carattere sportivo frotte di ragazzini si sono appassionati agli sport rappresentati nel manga e negli anime (le nostre pallavoliste dicono di aver cominciato a palleggiare dopo aver visto Mila e Mimì), ora la sfida di Yuri!!! on ICE è portare giovani a pattinare sulle piste! Ci riuscirà? Staremo a vedere.

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