Tiziano Sclavi e Le voci dell’acqua
Tiziano Sclavi e Werther Dell’Edera uniscono i loro talenti per dar vita a una graphic novel dalle atmosfere malate e distorte. Un must per tutti i fan dell’indagatore dell’incubo.
Acqua e malinconia sono gli ingredienti che compongono Le voci dell’acqua, la prima graphic novel firmata Tiziano Sclavi con il contributo grafico di Werther Dell’Edera.
Stravos, il protagonista dell’opera si muove in una città oscura e tenebrosa, il suo tormento è dato da misteriose voci nella sua testa, o forse contenute nell’acqua, la stessa che cade incessantemente da giorni e sembra non terminare mai.
Al protagonista viene diagnosticata la schizofrenia:
«Sento le voci.»
«Si chiama schizofrenia.»
«No… le sento solo quando scorre l’acqua.»
«Si chiama sempre schizofrenia.»
La storia si dipana in modo apparentemente disarticolato, i capitoli sembrano slegati tra loro, vibranti come il male che affligge il protagonista e non è chiaro il confine tra realtà e immaginazione.
La pazzia sembra dilagare oltre che nella testa di Stravos, anche in tutta la città, fino a raggiungere civiltà aliene. L’opera racconta e denuncia la vita alienante da impiegato di ufficio, ritmi serrati senza pausa dove l’unica via di fuga è la morte o la pazzia, il sogno incontra l’incubo, ma cosa è reale e cosa frutto della malattia?
Per comprendere le opere di Sclavi non è spesso sufficiente una prima lettura, ma per cogliere appieno tutte le sue sfumature si necessita di un secondo, se non terzo, approccio all’opera. I piani narrativi sono molteplici e intrecciati tra loro con la tipica follia sclaviana che ha caratterizzato molte storie del suo figlio più famoso: Dylan Dog.
Lo humor nero tanto caro allo scrittore ben si sposa con le chine di Dell’Edera, un tratto isterico, graffiante e molto espressivo, una composizione irregolare che sfrutta in modo strategico gli spazi sul foglio, un mix di fattori che contribuiscono a trasmettere le atmosfere malinconiche e sognanti dell’opera. Unico neo la scelta del font, che risulta più freddo e inespressivo: da un punto di vista progettuale può essere spiegato come la volontà di crare un contrasto visivo con il disegno, ma dall’altro risulta poco funzionale nell’insieme dell’opera stessa.
La graphic novel di Sclavi è sicuramente un’opera impegnativa, non adatta al lettore acerbo, in quanto richiede una conoscenza più ampia della nona arte; per queste caratteristiche però regalerà grandi soddisfazioni al lettore più esperto e a tutti i fan dell’Indagatore dell’incubo, che faticheranno a non sostituire, idealmente, il protagonista con Dylan visto quanto sia ben evidente e riconoscibile lo stile di Sclavi.
In conclusione, una lettura raffinata che saprà conquistare e far riflettere, in una buona edizione a opera della Feltrinelli Comics, neonata branca dell’omonima casa editrice.
Tiziano Sclavi, Werther Dell’Edera
Le voci dell’acqua
Feltrinelli Comics, gennaio 2019
96 pagine, b/n, brossura, € 16,00
ISBN: 9788807550188