I Sapienti, ovvero CSI stagione 0…
Chi ha detto che la scienza in passato non ha aiutato a risolvere misteriosi omicidi? Dopo Cadfael e Guglielmo da Baskerville, anche nel Rinascimento qualche (famoso) protoscienziato ha dato il suo contributo per scoprire trame e assassini…
E se il primo scienziato a occuparsi di crimini non fosse stato l’entomologo Gil Grissom di CSI, ma un astronomo?
E non un astronomo qualsiasi, ma Copernico, quello del sistema eliocentrico, affiancato da un altro nome altisonante come Paracelso?
Il tutto sullo sfondo di una delle città più importanti del Rinascimento italiano, quella governata dai d’Este, nella cui università hanno conseguito entrambi la laurea.
Oppure se fosse stato quello che è universalmente riconosciuto come il primo scienziato della storia, Galileo Galilei, affiancato da due altre stelle di prima grandezza, come Keplero e Tycho Brahe, a indagare su degli omicidi avvenuti a Uraniborg?
Luca Blengino, autore quasi quarantenne con tanta esperienza sulle spalle, che è passato dal thriller, alla storia, alla scienza, editor della Inkiostro, con esperienza nella bande dessinée, scrittore per ragazzi e non solo, sta finalmente trovando lo spazio che merita in Italia, dove la Star Comics sta dando alle stampe le sue opere francesi. Così, dopo Le 7 meraviglie, la collana Star Comics Presenta porta in Italia Les savants, due storie interessanti e particolari.
Con la collaborazione di Stefano Carloni, originario delle campagne marchigiane, alle matite e chine, e di Franck Isambert ai colori, confeziona due godibilissimi intrecci tra scienza e thriller, conditi da una bella analisi dell’animo umano.
E risulta abbastanza evidente il contrasto tra una società, come quella odierna, in cui la sapienza perde sempre più terreno, e un momento storico, come quello del Rinascimento, in cui il sapere era motivo di vanto, e i sapienti erano tenuti in gran conto. Anche per questo fa bene respirare i personaggi plasmati da Blengino e Carloni.
Il libro è innanzitutto un bel thriller, con due indagini ben costruite, con colpi di scena e intrecci che non possiamo rivelare, per evitare ogni forma di spoiler. L’ambientazione è importante e la caratterizzazione dei personaggi e delle società in cui essi si muovono è ben fatta. Così Ferrara è diversa da Uraniborg, l’ambiente della corte estense è certamente meno isolato della comunità stabilita sull’isola fatta modificare da Brahe a spese del re di Danimarca.
Nella prima storia emerge il legame tra Copernico e la città dove ha studiato. Si incrociano i sentimenti personali e i fatti storici, come la difficoltà per l’astronomo polacco di accettare la natura ellittica delle orbite, dopo che già l’eliocentrismo ha minato la visione aristotelica del mondo. Blengino mescola bene la fiction con i dati storici su Ferrara, Copernico e Paracelso. Intesse relazioni umane (alcune storicamente accertate) e una storia misteriosa “secondaria” sfruttando intelligentemente gli elementi forniti dall’ambientazione, ma mostrandoci dei personaggi nei quali possiamo riconoscere la nostra modernità. Perché l’animo umano in fondo è sempre lo stesso. Gli eventi delle storie personali tornano sempre: l’invidia, la vendetta, la volontà di emergere e primeggiare, l’opportunismo. E guidano gli uomini del 1500 come quelli odierni.
A distanza di 80 anni e 1250 km più a nord lo stile è lo stesso: l’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi. Anche se stavolta i personaggi sono ancora più di fantasia. Keplero è stato in effetti assistente di Brahe a Uraniborg, ma Galileo nel 1594 era tra Padova e Venezia (e per sua natura avrebbe difficilmente intrapreso un viaggio così lungo e complesso). È bravo Blengino a trovare dei trait d’union: il gioco di parole tra le isole di Ven-ezia e l’isola di Ven, su cui è costruito Uraniborg, il fatto che Brahe avesse visitato Venezia. Anche qui non mancano gli elementi storici: dalla citazione della Quaranta Criminal, ai rapporti tra Galileo e Keplero. E su questi costruisce un intreccio tra politica e superstizione, tra scienza e rune, in un lungo flashback raccontato da Galileo, anche se in realtà il mistero lo risolve Keplero.
Ecco un’altra cosa che hanno in comune i due racconti, in ciascuno di essi i Sapienti a investigare sono (almeno) due, e quelli che invece compaiono nella storia sono molti di più, trovandosi entrambi in luoghi di scienza. Forse perché il lavoro di scienziato, fatto in squadra, funziona meglio, come quello di fumettista…
La grafica di Carloni ben si adatta alle storie, lo stile è molto bande dessinée. E si mette al servizio della storia, movimentando con il taglio delle vignette e la composizione delle pagine i momenti che lo consentono, ma senza appesantire quando il lettore deve concentrarsi sugli eventi. La gabbia irregolare, con pagine che si susseguono in modo sempre diverso, non disturba la lettura dando un senso di grande dinamicità, e sottolinea i diversi passaggi della storia…
… che scorre via, con l’intensità di un bel romanzo, con un disegno che è fluido ma dettagliato, per cui lo sguardo può anche soffermarsi e tardare, se non vuole sottostare al ritmo dettato dai dialoghi, a volte lunghi ma mai eccessivi. D’altra parte è culturalmente impegnativo: i riferimenti nel testo, ma anche nella parte grafica, sono molteplici, ad esempio nella riproduzione dei paesaggi storici, dal Castello Estense a Uraniborg.
Un solo difetto, che rischia di limitare un poco la lettura: il formato. In Francia sono stati pubblicati in grand format, cioè cm 23×32, quel quasi 20% in meno nelle dimensioni (il formato italiano è cm 19,5×26) si nota. Si ha la sensazione di vedere le cose quasi fossero al limite della comprensibilità, come le scritte in sovrimpressione su una TV troppo piccola. Sicuramente ha consentito di ridurre i costi, di avere l’edizione brossurata, invece del più ingombrante e costoso cartonato, ottenendo un più che soddisfacente rapporto qualità prezzo, però a volte si perdono alcuni dettagli del disegno e la lettura dei balloon, specie quelli più lunghi, è un po’ difficoltosa.
Ma metteteci anche che sono un accanito e famelico lettore di fumetti, e quindi a volte un po’ stanco, e un po’ di presbiopia si fa sentire 🙂
Luca Blengino, Stefano Carloni
I Sapienti
Star Comics 2017
Brossurato con alette, 112 pag, cm 19,5×26