Rughe e Rughe Extra: il talento di un autore, la forza di un fumetto
Rughe è un’opera su cui è stato detto tanto, e tanto di meritato. Un’opera vicina all’Arte, che riesce a comunicare attraverso il media Fumetto qualcosa che non si potrebbe dire altrimenti. Un’opera che ha generato il suo epigono, Rughe Extra, per completare la conoscenza della sua genesi, del suo autore e della loro importanza.
Paco Roca ha dichiarato in varie interviste che Rughe è stata un’opera che aveva bisogno di realizzare: «sentivo la necessità di raccontare una storia sulla vecchiaia» [Perez, 2009], «in quel momento dovevo raccontare» quella storia, spiega [Moyano, 2009: 81]. Anche se era convinto che non fosse un’opera adatta al mercato del fumetto. La necessità equivale poi a una determinazione personale, a prescindere da ogni esigenza editoriale o del pubblico.
Ha cominciato a scrivere Rughe con la certezza che sarebbe stato molto difficile piazzare l’opera. Per lui è stata una sorpresa sapere che Delcourt aveva accettato di pubblicarla [Azpitarte, 2009: 155]. Dopo, vennero «i dubbi: funzionerà? Ci sarà un pubblico per un graphic novel sugli anziani e l’Alzheimer?» perché si trattava in definitiva di «raccontare una storia sulla monotonia e la noia» [Azpitarte, 2009: 159], del tutto estranea allo standard del fumetto di intrattenimento.
Però la disegnò. Per esigenza personale, e senza la benché minima ambizione commerciale, anche se poi la realtà avrebbe smentito le sue previsioni pessimistiche. Ed è per questo che Rughe vale come paradigma del nuovo fumetto, di quel tipo che sempre più spesso si denomina “graphic novel”, distaccandosi dalla tradizione commerciale precedente, articolata in serie, basata sui personaggi e rivolta a un pubblico giovane, e nasce dalla volontà personale, dalla “coscienza di libertà dell’autore” [Garcia, 2010: 269].
(Tratto da Rughe Extra)
Leggere Rughe è infatti un’esperienza che veleggia molto al di sopra del puro intrattenimento (che comunque offre), e che ti lascia una sensazione assoluta, non solo riguardo al tema trattato, ma proprio a livello personale, psicologico, emozionale.
Di quest’opera, pubblicata per la prima volta nel 2008 (per la Tunué in Italia, nel 2007 per Delcourt) si è già detto tanto: protagonisti sono gli anziani e le loro storie all’interno di una casa di riposo. Emilio, il protagonista, non sa di soffrire di Alzheimer, e scopertolo cercherà l’aiuto dello scaltro Miguel per evitare di finirne vittima; ma questo non sarà possibile, perché la malattia non perdona, mentre Miguel si rivelerà molto meno cinico di quanto sembrasse…
Potremmo parlare della sceneggiatura di Roca, così ben equilibrata, con passaggi di scena e narrativi che sembrano fraseggi musicali che accompagnano lo scorrere, lento, della vicenda e assorbono l’attenzione del lettore tanto da trasportarlo nel tempo, nello spazio, negli odori (di medicinali, minestra scotta e disinfettante) in cui vivono gli anziani.
Potremmo parlare dei disegni, evocavi, ma ben caratterizzati, chiarissimi, bozzettistici eppure perfetti per descrivere, in pochi tratti ma accurati, l’estetica stessa della vecchiaia, della malattia, dell’abbandono, o viceversa, della lotta contro tutto questo.
Ma quello di cui vorremmo parlare adesso è solo della capacità, forse innata, forse istintiva, forse frutto di studi, non sappiamo, che ha l’autore di usare il mezzo del fumetto per rendere reale e vivido qualcosa che non si può descrivere né a parole né attraverso altri mezzi astratti: la malattia.
In particolare vorremmo parlare delle ultime tre tavole in cui l’opera acquisisce il suo senso; scusate, non “acquisisce” senso, ma il senso “esplode” letteralmente nella testa durante la visione di queste tre pagine, che non presentano pochissimi baloon, ma sono esplicative e significanti in modo devastante.
Guardiamo Miguel ritrovarsi solo nella stanza, comprendiamo che Emilio è infine stato portato al “piano superiore”, insieme agli “assistiti”, quella sorta di girone infernale dei pazzi che ha aleggiato nei racconti degli altri ospiti e dove i più assennati cercano strenuamente di non finire.
E poi siamo con Emilio, nella sua testa, mentre Miguel lo imbocca e lo assiste con affetto. E con pochi, semplici disegni, Paco Roca ci rappresenta cosa significa avere l’Alzheimer, con la forza di una semplicità che torce lo stomaco.
L’Alzheimer sbattuto in faccia, non dalla parte di chi lo osserva, ma da parte di chi lo vive, senza dolore perché il significato di dolore non si sa più cos’è.
Senza rimpianti, perché il significato di rimpianto è stato cancellato dai neuroni.
Sofferenza e rimpianto che si riversano addosso a chi guarda, perché ancora comprende anche quello che non c’è bisogno di scrivere.
E che Paco Roca sa raccontare benissimo.
La potenza di una narrazione fatta solo di immagini, che riesce a parlare con eloquenza indiscutibile, senza bisogno di parole: la magia del fumetto e di chi questo media lo sa usare, facendo filtrare le esperienze personali attraverso il proprio corpo, fino alla mano che le rappresenta (come racconta lo stesso autore in Rughe Extra).
È questa la forza del Fumetto, questa la maestria del suo autore, questa l’indimenticabile bellezza di quest’opera. Che già si presenta come frammento di poesia civile nella copertina, dove il malato Emilio è rappresentato con la testa aperta da cui fuggono tutte le immagini della propria esistenza.
Struggente, vero, frammento di Arte. Perché l’artista è colui che si ispira alla realtà e attraverso la propria sensibilità riesce a farla rivivere, diversa e forse ancora più reale, manifestando se stesso e la propria verità, che diventa, così, universale.
Ma le parti in particolare di cui vi abbiamo detto sono soltanto frammenti di un’opera che vale la pena avere e leggere, tutta. Non a caso gli anni di successo, le ristampe, la popolarità, hanno creato la necessità di editare Rughe Extra (Tunué), un volume completamente dedicato al racconto di cos’è Rughe e che vi consigliamo caldamente di acquistare.
Rughe – di Paco Roca Rughe Extra – di Paco Roca
Edizioni Tunué – collana Prospero’s Books Edizioni Tunué – collana Prospero’s Books Extra
Pagine 96 a colori pagine 80 a colori
16,90 euro (cartonato) 16,90 euro