One-punch Man – anteprima manga, vol. 1 – una recensione per hobby
Tutti pazzi per Saitama! L’eroe che sconfigge il nemico con un pugno solo… per hobby, è il nuovo personaggio preferito dagli otaku che sbaraglia ogni concorrenza sui canali online. PlanetManga ha annunciato la pubblicazione del manga da cui è tratto l’anime per maggio 2016, e noi ve ne diamo un’anteprima per ingannare l’attesa.
Probabilmente tutti conoscono l’eroe capace di sconfiggere i mostri con un unico pugno, il giustiziere per hobby, col mantello bianco e la pelata, l’uomo medio di nome Saitama (di spalle da solo, verso il tramonto, con la busta della spesa), protagonista dell’anime del momento, One-punch man. Il canale VVVVID ha avuto l’accortezza di portare in Italia il prodotto prima che le case editrici avessero la stessa lungimiranza e pubblicassero il manga da cui il cartone è tratto, ma la Panini Comics, nella sua versione nippofila Planet Manga, ne ha annunciato la pubblicazione per aprile 2016. E noi vi offriamo un’anteprima di cosa vi aspetta nel primo volume e perché comprarlo, anche se già avete visto la prima serie (di cui abbiamo parlato qui).
È semplice: One-punch man, nella sua versione cartacea, è una figata pazzesca! Il primo tankobon, pubblicato in Giappone nel 2012 (serie ancora in corso), racchiude le storie che formano i primi due episodi dell’anime, quindi non ci saranno grandi sorprese nella trama, ma il bello sta tutto nella realizzazione. Innanzi tutto: i disegni di Yusuke Murata sono fan-ta-sti-ci! Non so quanti ricordano l’unica opera arrivata in Italia, grazie sempre a Planet Manga, Eyeshield 21… beh, quello è un fumetto sicuramente da avere, per la storia, che racconta di come un ragazzino deboluccio diventa la stella di una squadra di football americano, ma soprattutto per i personaggi e le situazioni così intelligentemente divertenti che offre. Bene, dicevamo, il disegno di Murata è davvero superlativo, pieno di linee dinamiche, accurato, compositivamente perfetto, realistico quanto basta per rendere le scene spettacolari e grandiose, e l’occhio per il bello, che rende i personaggi maledettamente fighi (non c’è un sinonimo per dirlo diversamente). La griglia delle sequenze si sottomette alla narrazione, se deve esplodere qualcosa ci deve essere abbastanza spazio per renderlo memorabile, così abbiamo la doppia splash-page che riempie gli occhi, altrimenti abbiamo vignette narrative mai troppo stipate (a parte per i racconto biografico di Genos…).
Il misterioso autore One ha creato una storia già esilarante dai suoi presupposti, perché piena di figuri assurdi e paradossali, ma il tutto è esaltato dal lavoro del disegno che evidenzia come la risata nasce non dalla demenzialità, ma piuttosto dall’evidenza del contrasto: il contrasto tra l’aspetto da gnocco (l’alimento fatto di patate) di Saitama e la sua sproporzionata potenza; tra la pomposità dei discorsi dei cattivi e l’apatica, ma devastante, reazione del nostro eroe (effetto comico già sperimentato nei western all’italiana di Enzo Barboni – Clucher-, come la serie di Trinità, per capirci); tra le riflessioni filosofiche dei personaggi e le inesistenti applicazioni nella realtà contingente; tra il creare una storia di supereroi e superpoteri, ma addosso a personaggi improbabili. Dopo tre anni di allenamenti (di cui ancora non sappiamo nulla) che gli fanno perdere tutti i capelli, Saitama, ex disoccupato, ex aspirante salaryman, acquisisce una forza e una indistruttibilità senza pari, ma non è affatto felice né soddisfatto: è troppo forte, ha perso l’emozione del combattimento, non si sente vivo. Paradosso che ricorda la vita di Musashi Miyamoto. Ma qua si ride.
E a mio parere si ride di più leggendo il manga che guardando l’anime, perché cambiano i modi e i tempi della comicità. Nell’anime si guarda passivamente lo svolgersi dell’azione, che oltre tutto è dilatata, sulla carta invece è il nostro tempo interiore che crea la suspance e si lascia sorprendere dall’inaspettata svolta ilare, o si ferma a riflettere su una frase seria che poi voltando pagina viene smentita a suon di assurdità. Bisognerà aspettare aprile per sapere se sarete d’accordo con me, ma sarà comunque un’attesa ben ricompensata.
PS: attenti alle citazioni da serie famosissime! Nel primo volume ce ne sono diverse!