È morto il mangaka Jiro Taniguchi
Muore a 69 anni il grande fumettista giapponese Jiro Tanigiuchi, il mangaka che è riuscito a trovare un meraviglioso punto d’incontro fra la poetica del fumetto nipponico e quella del fumetto francese.
Senza fare baccano, proprio come i suoi fumetti, se n’è andato il fumettista giapponese Jiro Taniguchi. L’annuncio è stato dato dal quotidiano Mainichi shinbun che specifica solo che l’artista è morto il giorno 11 febbraio a 69 anni compiuti, e che le esequie si terranno in forma privata. Non sono per ora noti altri dettagli sulla morte di Taniguchi.

Jiro Taniguchi è considerato già da tempo uno dei massimi fumettisti di sempre, non solo nell’ambito dei manga, ma in generale di tutta la cultura fumettistica mondiale. Ne sono prova i numerosissimi premi internazionali vinti fin dal 1992, le collaborazioni con istituzioni prestigiose come il Museo del Louvre di Parigi, il sodalizio artistico con un altro nome enorme come quello del francese Moebius, le molte mostre ed esposizioni dedicategli (fra cui una nel 2014 a Venezia), e ultimo ma non meno importante il successo persino commerciale dei suoi lavori niente affatto commerciali. Opere come L’uomo che cammina, Al tempo di papà e soprattutto Gourmet (quest’ultima particolarmente nota in patria) sono state pubblicate nel mondo dagli autori più prestigiosi e lodati dai critici più severi.

Se ne va insomma un altro pezzo del fumetto giapponese come era successo due anni fa al suo conterraneo Shigeru Mizuki, tanto diverso per stile quanto altrettanto amato dai lettori. Fortunatamente, Taniguchi è riuscito a lasciare al mondo una quantità enorme di tesori che l’hanno consacrato nella memoria e nel cuore di tanti lettori in tutto il mondo.
