Lamù: i primi quarant’anni dell’aliena in bikini tigrato
Icona sexy degli anni ’80, Lamù festeggia quest’anno i quarant’anni della prima messa in onda sulla tv giapponese e sembra vivere in Italia una seconda giovinezza grazie alla pubblicazione del fumetto e della serie animata in alta qualità.
Icona sexy degli anni ’80, Lamù festeggia quest’anno i quarant’anni della prima messa in onda sulla tv giapponese.
Nata dalla fervida immaginazione di colei che in seguito viene denominata come la “regina dei manga”, Rumiko Takahashi vanta una bibliografia ampia e molto nota di cui Lamù rappresenta il primo grande successo nel quale sembra aver riversato tutto il suo estro creativo.
La storia è in realtà molto semplice. Il popolo degli Oni, provenienti dal pianeta Oniboshi, arriva sulla Terra deciso a conquistarla ponendo una sola condizione di salvezza: se un essere umano, scelto a caso da un computer, riuscirà a toccare le corna di Lamù (la figlia del capo degli invasori) entro dieci giorni, il pianeta sarà libero. La scelta cade su Ataru Moroboshi, un liceale svogliato, donnaiolo e a dirla tutta molto sfortunato.
L’impresa sembra ardua, ma grazie a un furbo stratagemma il ragazzo raggiunge l’obiettivo sullo scadere del tempo; la Terra è salva… ma di certo non la vita di Ataru che a causa di un malinteso si ritrova promesso sposo della sexy aliena in bikini tigrato, situazione che manda su tutte le furie Shinobu, la fidanzata storica del ragazzo.
Da questo incipit nasceranno le storie che molti di noi conoscono, vicende che vedono spesso Ataru in prenda alle furie delle due ragazze che si contendono il suo amore (mi sono sempre chiesto: ma perché?) il tutto reso più esilarante da un cast numerosissimo e divertente in continuo ampliamento.
L’anime è la trasposizione del manga di cui la Takahashi è autrice a tutto tondo e le vicende ricalcano spesso le storie in esso presenti. Il suo tratto, seppur acerbo nei primi volumi, lascia trasparire tutto il potenziale che raggiungerà il suo apice stilistico nei numeri finali. Composto da 34 tankobon, in Italia è stato recentemente ristampato dalle Edizioni Star Comics in una “perfect edition” di 17 grossi tomi di buona fattura, con il ripristino delle tavole a colori e con delle copertine caratterizzate da una grafica elegante e lineare, arricchite da una plastificazione soft touch con dettagli in UV.
Lamù sembra vivere al momento una seconda giovinezza.
Oltre ad approdare per la prima volta sui canali nazionali (Italia 2 la sta ritrasmettendo senza tagli e censure), la troviamo disponibile in streaming su Prime Video e in contemporanea Anime Factory ne sta editando l’edizione home video (in DVD e per la prima volta in Blu-ray).
La visione della serie in alta definizione e restaurata è davvero un piacere per gli occhi. Ciò che traspare grazie alla nuova edizione home video è il suo evidente livello qualitativo che risulta ancora attuale per disegni e animazioni, raggiungendo in diversi episodi picchi discretamente alti.
Al momento sono usciti i primi due box che raccolgono la serie che da noi andò in onda come Lamù la ragazza dello spazio (episodi 1-86) e la seconda parte (87-129) denominata Superlamù. La parte finale (130-195), doppiata solo nell’ultimo decennio, è invece chiamata Le nuove avventure di Lamù.
Nei prossimi mesi arriveranno, come da calendario, gli altri dischi per poter concludere la visione della serie.
Un’ottima annata dunque per scoprire o riscoprire la sexy aliena dai capelli verdi!