La sirenetta – Recensione in anteprima del remake live action del Classico Disney
Il 24 maggio uscirà nelle sale cinematografiche italiane La sirenetta di Rob Marshall, remake dal vivo del Classico Disney del 1989: noi di DF siamo andati a vederlo in anteprima.
Ben trentaquattro anni dopo il film originale, arriva nelle sale cinematografiche il remake live action de La sirenetta, uno dei più significativi tra i Classici Disney. Nel 1989 il film aveva aperto un periodo di vera e propria rinascita della casa cinematografica, impostando un nuovo standard – quel peculiare mix tra fiaba, musical e amori “impossibili” – che sarebbe durato per tutti gli anni Novanta e avrebbe influenzato un’intera generazione, ancora oggi culturalmente legata a quelle storie con una fermezza pari ai grandi fenomeni pop come Star Wars e Harry Potter. Non stupisce troppo che alla notizia di una nuova versione dal vivo le polemiche siano state molte – come del resto è accaduto per quasi tutte le iniziative di questo tipo. Alla radice di questo particolare dissenso c’è sicuramente questo attaccamento viscerale ai film della propria infanzia, ma anche un comprensibile disincanto dovuto ai precedenti remake non sempre all’altezza, e non tanto dal punto di vista culturale, sarebbe impossibile, ma proprio per aspetti tecnici.
Il remake immediatamente precedente de La sirenetta, ovvero Peter Pan e Wendy, è il rappresentante perfetto di questa trascuratezza a livello tecnico: un film estremamente povero, tirato via più per esigenze di catalogo che di vero intrattenimento. Per La sirenetta, invece, la questione è molto diversa: è evidente che l’obiettivo è sempre stato quello di restituire il più possibile ritmo, pathos e morale del film originale. Per assicurarsi la riuscita del progetto, la produzione Disney ha coinvolto alla regia Rob Marshall, già direttore dei musical Chicago, Nine, Into the Woods e Il ritorno di Mary Poppins. Proprio da questi film provengono molte figure-chiave dei comparti tecnici (scenografi, costumisti, operatori e altri) richiamate da Marshall per La sirenetta, a cui si aggiunge lo storico compositore del film Alan Menken, affiancato da Lin-Manuel Miranda (autore del musical Hamilton e compositore delle più recenti colonne sonore di Oceania ed Encanto) per i testi delle nuove canzoni.
Il raduno di figure così tanto legate all’ambiente dei musical ha dato i frutti sperati: La sirenetta è a tutti gli effetti un fantastico film musicale, che non solo ricalca l’originale con dignità, ma restituisce una visione nuova, più colorata e mai esagerata di una storia già molto potente di partenza. Non ci giriamo intorno: è indubbio che riprendendo gran parte della sceneggiatura e delle canzoni, l’efficacia del film sia da attribuire principalmente al materiale originale, poiché La sirenetta è a ragion veduta un classico dalle molte chiavi di lettura: dalla crisi di diversità di Ariel (cui è possibile sovrapporre una qualsiasi minoranza emarginata), alla storia d’amore impossibile che vince su ogni ostacolo (anche questa metaforica di un qualunque amore negato), fino ad arrivare ai sentimenti di un padre che non accetta la crescita della figlia. Tutti aspetti che ritroviamo anche in questo remake, in una veste aggiornata per l’intrattenimento contemporaneo che prevede, giustamente, una serie di asciugature di linguaggio e una cospicua dose di effetti visivi (come tutte le ambientazioni subacque che, pur se audaci in certi passaggi, restano credibili).
In definitiva, La sirenetta è uno dei remake live action meglio riusciti che, pur con qualche nota non troppo convincente (soprattutto di alcune nuove canzoni), non rimpiangeremo di aver visto. Insieme ad Aladdin e Cenerentola, deve la sua efficacia sia nell’aver trovato la giusta ricetta fra vecchio e nuovo, sia per aver azzeccato il cast produttivo e artistico. Halle Bailey è semplicemente straordinaria, così come lo è la controparte italiana Yana_C nel doppiaggio e nelle canzoni. Anche Jonah Hauer-King, seppur semi-sconosciuto è perfettamente calato nel ruolo di Eric, tanto quanto l’ottima Melissa McCarthy per Ursula. Da segnalare anche l’interpretazione di Mahmood che nella caratterizzazione di Sebastian ricorda molto il lavoro fatto da Enrico Papi con Mushu: la voce è molto riconoscibile, ma così personale da risultare irresistibile. La sirenetta uscirà nelle sale il 24 maggio, ma sui canali Disney ufficiali è già possibile ascoltare in anteprima le canzoni in italiano e in lingua originale. Buona immersione!