La potente Thor di Jason Aaron – 2

La seconda parte della nostra chiacchierata sul decennio di Aaron alla guida di Thor si concentra sulla versione femminile del Dio del Tuono.

Alla fine dello scorso articolo, Thor, anzi, per essere più precisi Odinson, è diventato indegno del martello.

Dovendo dare una scossa Aaron decide che la prossima persona a essere degna del martello sarà… una donna.

La saga è stata pubblicata in America nel 2015 e 2016, e abbiamo letto la versione italiana nella pubblicazione in volume da parte di Panini (Thor, voll. 1 e 2; La potente Thor, voll. 1 e 2).

copertine

Così, il vecchio Thor, dopo aver perso le speranze di sollevare il martello, si vede tagliar via un braccio da Malekith; la nuova partner dell’uru di cui è fatto Mjollnir combatte contro i giganti dei ghiacci.

Infatti la nuova degna del martello si trova subito alle prese con il tentativo (riuscito) di Malekith e di Agger di conquistare i dieci regni.

Aaron riesce a mescolare il dramma dell’Odinson con la perdita del braccio, la tensione della guerra che sembra ormai perduta contro Malekith e la Roxxon, l’energia e l’ironia della nuova Thor, la ricerca di chi ci sia sotto l’elmo.

Ci ha messo sei mesi a svelare chi sia la donna sotto la maschera, con una bella ricerca, sfogliando la margherita. Anche se i trascorsi storici potevano farci intuire qualcosa…

In effetti Jane Foster aveva già impugnato il martello nel 1978, nella collana What If.

A quasi quaranta anni di distanza, stavolta non è più consacrata a Thor (Thordis, appunto), ma ne prende anche il nome.

Nei numeri precedenti, di cui abbiamo parlato qui, Aaron ha di fatto “visitato” tutti i regni per ridefinirli e ricordare al lettore (o per i nuovi lettori) le rispettive caratteristiche e rapporti.

Ora, con l’aiuto de La potente Thor, gioco di parole peraltro funzionante in italiano, ma non in inglese, dove The mighty Thor è privo di connotazione sessuale, rivisita un po’ le donne che orbitano intorno al martello.

Da Asgard (Lady Freyja, Sif, la stessa versione femminile di Loki) alla terra (oltre a Jane Foster, Rosalind Solomon). Ma anche le future nipoti di Thor: Fligg, Atli, Ellisiv.

Con i disegni (per la maggior parte) di Russell Dauterman, Aaron rende le donne protagoniste della guerra dei mondi. La potente Thor, ma anche Freyja incatenata da Odino, Lady Aelsa, regina degli Elfi, sposata con l’incanto da Malekith.

Le donne sono al centro di un mondo non meno violento di quello degli uomini. Mentre Malekith, Agger e Loki provano a mettere i mondi con le spalle al muro, in modo diverso Oubliette Midas, Roz Solomon e Jane Foster combattono senza esclusione di colpi.

E non sono in nessun modo seconde. Jane Foster arriva a usare tutti i segreti di Mjolnir, utilizzandolo anche per mantenere segreta la sua doppia identità.

Incastonati nella storia de La potente Thor, le origini di Dario Agger e quelle di Mjolnir, illustrate da un ispirato Frazer Irving.

Devo dire che il lavoro di Aaron e Dauterman mi ha molto colpito.

Aaron ridisegna pezzo per pezzo l’universo di Asgard e dei regni che lo circondano, mescolando la storia (lo scontro con i giganti del ghiaccio e con il distruttore) con la definizione dei personaggi.

Dauterman, da parte sua, utilizza griglie assolutamente personali, che guidano l’occhio del lettore con dinamicità, collaborando in questa duplice opera di ridefinizione all’interno di una storia comunque avvincente.

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