La nostra Lucca Comics & Games 2025
Le impressioni e i racconti del nostro inviato a Lucca Comics&Games 2025, Andrea Cittadini Bellini, in una Lucca dalle chiese serrate ma talmente piena di persone, cosplayers, autori, editori e star internazionali come mai visto prima…
Abbiamo sguinzagliato (in realtà si è sguinzagliato da solo) il nostro Andrea Cittadini Bellini per le strade affollatissime di Lucca Comics&Games 2025. Questo è il suo reportage, per noi e per voi.
E anche quest’anno è fatta!
Poco meno di 48 ore a Lucca. Certo non si riesce a fare tutto. Il livello è sempre più alto, quello degli ospiti, dei numeri, delle iniziative.
Visto proprio il numero enorme di eventi contemporanei, diventa impossibile andare “allo sbaraglio”, specie se si è costretti a fare intere mezzore di fila per entrare nei padiglioni (ma per fortuna questo me lo sono evitato, grazie all’accredito).
Padiglioni a volte “inattesi”, come quello delle Winx, oppure del tutto inaccessibili, come quello della Nintendo o della Bonelli, in cui la fila e la densità delle persone all’interno rendeva una vera impresa il solo ingresso.
Nonostante questo, 280.000 biglietti venduti e nel gruppo Telegram Press_LuccaCG25 siamo in 561.
Quest’anno ho provato a concentrarmi, andando (sia come Dimensione Fumetto, sia come Radio Incredibile), sulla scienza presente a Lucca Comics, in particolare dunque le iniziative del CNR (il Comics&Science Palace, quest’anno sdoppiato, con un OFF che accoglieva progetti affini) e dell’IMT per quanto riguarda i giochi.
Avevo poi qualche appuntamento con autori che ho contattato e conosciuto grazie alle recensioni su Dimensione Fumetto, in particolare Stefano Tamiazzo, presente allo stand Toshakon, e Gianluca Buttolo, alla ReNoir.

E non sono riuscito a stare lontano dalle mostre, anche se non le ho viste tutte:
- Affascinante quella di Tetsuo Hara, con le tavole originali, piene di ritagli, bianchetto, aggiunte e cancellature.
- Mastodontica quella su L’Eternauta, curata da Pier Luigi Gaspa, che ho avuto la fortuna di incrociare nel palazzo Guinigi e ha intrattenuto me e un piccolo crocicchio di avventori con la sua enciclopedica cultura fumettistica, e non solo.
- Internazionale quella con le interpretazioni texane degli autori sudamericani, in Hola, Tex!
- Sensuale quella di Grazia La Padula.
- Evocativa quella per i 50 anni della Games Workshop.
Mai come quest’anno ho visto star internazionali in giro per Lucca: oltre al maestro creatore grafico di Kenshiro, Mirage Comics aveva un quartetto d’oltreoceano composto da quattro mostri sacri come John Romita Junior, Darrick Robertson, Kevin Eastman e Simon Bisley.

Ho voluto però frequentare la Lucca “minore”, anche se un giro nei Padiglioni Napoleone e Carducci l’ho fatto. Ma ho vissuto per lo più la zona est della città, tra Via della Zecca, Via delle Chiavi d’oro e Via Elisa. Mai affollate come in centro (sabato era veramente difficile spostarsi da una location all’altra), ma piene di cose e di persone interessanti, con ritmi decisamente più umani della grande maggioranza degli stand e dei padiglioni delle majors.

Sono andato a visitare i posti più nascosti, come il microscopico stand di Cattonerd.it, nella chiesa di San Cristoforo, i giochi dell’IMT ed i visori 3D dell’Università di Camerino.
Ho girato la città quando ancora non c’era nessuno. quando gli stand erano chiusi, e gli addetti (sempre pazienti) nel loro k-way arancione, prendevano posto agli ingressi e alle uscite, e si preparavano a governare l’invasione.
Mi sono fatto quattro risate “private” con Davide La Rosa e Mattia De Masi, ho intervistato scienziati e autori, lasciando la città quando si cominciavano ad accendere le attività serali. Ho ammirato le performance dal vivo dei disegnatori, ho guardato un po’ di traverso le price list degli autori.
Ho evitato referenti degli stand che si davano più importanza di Milo Manara o di Horacio Altuna. E ho risentito, dopo anni, qualcuno parlare di fumetti porno.
Ho trovato, a Lucca la bianca, chiese chiuse e per la maggior parte dedicate ad altri scopi, anche con un certo fastidio. Ho però ritrovato Luce, la mascotte del Giubileo che si sta chiudendo e una mostra di icone con qualche interpretazione manga.
Ho affrontato la folla, cercato vie alternative, incrociato tanti cosplayer e alcuni trasformers (bella l’idea di Hera), percorso kilometri a piedi (e anche in macchina, ahimé), ma ne è valsa la pena.
Anche se Lucca è sempre più mastodontica, mascherata, multiforme, e quindi è sempre più difficile avere uno sguardo d’insieme tra fumetto, animazione, cosplay, giochi, action figures, videogiochi, eventi per bambini…
Ma proprio per questo ognuno può trovare tante cose divertenti e interessanti.
Ah, apprezzatissima la maglia in 8 bit di DF! Ancora di più se indossata sotto la nuovissima felpa di Io Divulgo Forte (Davide La Rosa docet).

