Settimana Canicola Bambini – La mela mascherata
Per celebrare la settimana Canicola Bambini, la recensione de La mela mascherata, dalla mano e dalla mente di Martoz, una bella fiaba per bambini e adulti.
Dimensione Fumetto in collaborazione con Canicola presenta la Settimana Canicola Bambini: un vasto approfondimento sugli ideatori, gli autori e le opere della collana intitolata a Dino Buzzati che l’editore bolognese dedica ai suoi giovani lettori.
Dopo aver parlato del progetto con le curatrici della collana e aver recensito i primo volume Hansel e Gretel, in questo terzo articolo si parla del secondo titolo edito: La mela mascherata di Martoz.
Nel regno di Cotignork si sta svolgendo un dramma: il fiume Senio è stato avvelenato e ora emana un odore fetido e nauseabondo, e si dice che sia stato proprio il conte Muzio a contaminarlo! Ora il destituito signore è chiuso nelle prigioni del suo stesso palazzo e sulla sua poltrona siede… il perfido Passatore!
Questo è l’inizio coloratissimo de La mela mascherata, uno dei tre volumi di esordio della collana Dino Buzzati dedicata ai bambini dell’associazione culturale Canicola, a opera dell’eclettico e giovanissimo Martoz.
L’apertura del volume è dedicata a una teatrale e surreale presentazione dei personaggi: insieme al «tremendissimo» Passatore e a Muzio troviamo l’affranta fidanzatina di quest’ultimo, Lucia, erborista con l’animo da gangster, poi Zanzi e i suoi cat-boys (cioè cowboy che però cavalcano i gattoni «diffidenti e vivaci»), tra cui Zaganelli che da buon artista lavora maschere per i suoi compagni, utili quando decidono di organizzare una ribellione contro il Passatore. Il loro spirito guida, il maestro Varoli, li indirizza da Lucia, perché lei è l’unica che può preparare un antidoto contro la puzza rosa del fiume, grazie alla mela mascherata. Trovata Lucia e convinta a collaborare non rimane che trovare il mitico ingrediente, e qui inizia la loro avventura.
L’impianto della trama è solo apparentemente semplice: come l’iniziale caratteristica presentazione è un elemento che arriva dalla drammaturgia, così il teatro ritornerà, inteso proprio come rappresentazione su un palco, e avrà una parte importante per l’avanzamento della storia, con l’allestimento di un titolo, guarda caso, anch’esso collegato alla mela.
Suggestioni teatrali ritornano costantemente a interagire con la storia, basti pensare che un altro elemento molto importante è quello della maschera: i cat-boys le usano per nascondere il loro volto e per non essere riconosciuti mentre combattono per la giustizia, come i più classici supereroi, ma quella che daranno a Lucia sarà senza fessure per gli occhi (mancanza dovuta alla fretta) e proprio tale cecità, che non serve a nascondersi ma a celare le paure che sono fuori, permetterà alla ragazza di rincontrare il suo innamorato.
Fiaba e teatro si incontrano infine quando l’aiutante magico, la Fattucchiera, li farà entrare in possesso dello strumento magico: una mela, giustappunto, “mascherata”, dalla forma misteriosa e grottesca.
Martoz dunque crea con gran divertimento una trama ricca di trovate spassose e intriganti, che farà contenti i grandi tanto quanto i bambini, che forse non coglieranno le diverse sfumature di senso degli eventi ma saranno allietati dai dialoghi brillanti e dai personaggi buffi… che arrivati a fine volume riservano più di una sorpresa. Infatti il regno di Cotignork altro non è che la città di Cotignola, che si affaccia sul fiume Senio ecc. ecc. Non vogliamo rovinarvi la sorpresa di scoprire queste pagine finali che arricchiscono il valore del volume, basta sapere che a quel punto ci si rende conto che lo scopo didattico dell’opera è perfettamente raggiunto.
Martoz offre a questo scopo la sua mente vivace, capace di immaginare figure e ambientazioni oniriche ma in senso bello, non angoscioso: di quei sogni tutti colorati di rosa e giallo dove però i contorni e le definizioni diventano incerte e che quando ti svegli ti lasciano di buon umore.
Come nel suo stile classico troviamo contorni e ombre rese tutti a colpi di matita, linee non pulite, che sforano i margini e graffiano tutto l’insieme. I volti e i corpi sono resi attraverso le geometrie semplificate, nasi triangolari, cerchi imperfetti, cilindri e coni, senza troppo badare all’uniformità dei volumi e alle linee dritte.
Concede poco a quello che si penserebbe un “disegno per bambini”, solo l’uso dei colori pastello che si alternano ai neri e alle matite, e le scritte di diverse tonalità che enfatizzano i passaggi della storia e i dialoghi. Si potrebbe quasi dire che il disegno di Martoz non ha bisogno di essere per l’infanzia perché la sua vena artistica è simile a quella di un bimbo che si entusiasma e crea senza pensare alle convenzioni e alle imposizioni esterne, in totale libertà.
Perché se vuoi seguire i sogni, anche quelli che insegnano qualcosa, bisogna solo cavalcare un gattone e corrergli dietro.
Martoz
La mela mascherata
2017, Canicola Editore, Canicola Bambini, collana Dino Buzzati
cm 17×24, 64 pagg., colore, € 16
ISBN 9788899524135
[ Il progetto • Hansel e Gretel • La mela mascherata • I gioielli di Elsa • Gli autori ]