La biografia di una grande giornalista: Nellie Bly di Tunué
Chi conosce Nellie Bly? Per chi ha alzato la mano e chi no, una coinvolgente biografia a fumetti, ottimamente curata, che fa conoscere una grande giornalista e alza l’asticella dei sogni che ogni fanciulla può fantasticare.
Nellie Bly è lo pseudonimo di Elisabeth Jane Cochran, nata nel 1864 in Pennsylvania, USA.
Nellie Bly è anche (da pochi) ricordata come una delle giornaliste di cronaca più brave e coraggiose della storia.
E la storia della vita di Nellie è davvero straordinaria e da ricordare, e grazie a Tunué, Luciana Cimino e Sergio Algozzino anche questa sarà una cosa più semplice da fare.
Il fumetto da poco editato sulla vita e le imprese della giornalista Nellie Bly inizia con salti temporali di decine di anni in tre pagine: dal 1887, al 1999, al 1921, spiazzando il lettore e incuriosendolo immediatamente.
La sceneggiatura creata da Luciana Cimino non annoia mai, anche chi, come me, conosceva già la biografia della giornalista.
Anche se è la stessa Nellie, nel 1921, a raccontare le sue esperienze, la narrazione è provocata da Miriam, studentessa di giornalismo alla Columbia University che decide di approfondire il lavoro dell’ormai anziana Miss Bly.
La giornalista d’inchiesta che diventa protagonista di un’inchiesta giornalistica.
Ma la narrazione non segue una sequenza cronologica, risponde alla volontà di Nellie, rispetto a quanto lei stessa vuole raccontare e quando: ad esempio l’impresa più pericolosa della sua carriera, quella come infiltrata in un manicomio per documentare il trattamento riservato ai ricoverati, non è la prima a essere ricordata, e quella più straordinaria, cioè il giro del mondo in meno di 75 giorni, sarà una delle ultime.
Perché miss Cochran, con il nome Bly, è stata la prima giornalista a infiltrarsi sotto copertura per denunciare alcune realtà scomode, come il trattamento delle operaie nelle fabbriche, o disumane, come appunto “le cure” negli ospedali psichiatrici di fine ‘800, vere e proprie anticamere dell’inferno.
E i suoi pezzi di denuncia hanno aperto gli occhi a lettori e governatori portando a miglioramenti sostanziali.
Miss Bly, ormai famosa, è stata anche tra le prime donne a buttarsi in avventure ritenute idonee solo a uomini, come appunto il verniano giro del mondo senza accompagnatore e una sola valigia.
Fino a quegli anni infatti era indecente per una donna viaggiare senza chaperon, e era considerato impossibile riuscire a muoversi per il mondo senza trascinarsi dietro almeno dieci bauli (la moda allora prevedeva il massimo disagio e la massima ampiezza nell’abbigliamento femminile). In quest’occasione Nellie creò una rivoluzione nella moda, adottando un abito resistente e pratico, ma comunque civettuolo.
Insomma, chi era Nellie Bly, e come ce la racconta Luciana Cimino?
Quello che emerge dalle pagine è l’immagine di un’ottima giornalista, che non lavora per la fama o per interesse personale, ma che ha a cuore veramente la vita e la cultura delle persone. Ma anche quella di una donna che non si è lasciata convincere dalle convenzioni, ma che ha sperimentato sulla propria pelle quanto e quanto bene una donna può fare per se stessa e per gli altri, senza lasciarsi impressionare dai limiti imposti, senza cedere alla paura del nuovo.

I disegni di Algozzino lasciano trapelare la cura e la preparazione che sono poi illustrati dallo stesso alla fine del volume. Disegno e colori sono ponderati e preparati esclusivamente per rappresentare al meglio l’agire di queste due donne, la giovane Miriam e l’anziana Nellie, che intersecano le loro strade in modo indelebile.
Abbiamo così un tratto semplice eppure espressivo, che rende in poche linee l’aspetto realistico (e vicino al ritratto) di persone e ambienti, concluso dal colore che adotta ombre pigmentate tono su tono, e zone vuote che simulano luce e volume.

Nellie Bly è una delle biografie migliori che abbia letto in versione fumetto: un volume curatissimo e ricco di approfondimenti, una realizzazione, parlando in generale di ogni aspetto, mai banale, mai pesante, che incuriosisce e informa, con un’ottima scrittura e un’altrettanto affascinante parte grafica.
La speranza è che entri in più case possibili, e finisca nelle mani di qualche fanciulla che, come ben spiega la Prefazione di David Randall, non potrebbe trovare un modello migliore da seguire, qualsiasi futuro ella sogni.